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POV PHILIP
Oggi è la vigilia di Natale. Sono emozionato e non vedo l'ora di dare i miei regali a Gemma. C'ho messo una vita per comprarglieli, non sapevo cosa scegliere ma alla fine mi sono deciso e poi sono curioso di vedere cosa mi ha regalato, sarà sicuramente bellissimo e so già che tratterrò a stento le lacrime. Oggi pomeriggio partiamo e andiamo da mia madre. Li troverò i miei fratelli. Tutti gli anni ci riuniamo lì per Natale. Mia madre abita lontano e non riusciamo a vederci spesso. Dormiremo lì quindi ho dovuto portare tutto il necessario per Gemma e spero di non dimenticarmi niente. Gemma è un po' preoccupata, non ha mai dormito in un'altra casa e ho paura che non si senta a suo agio. Partiamo prima così potrà cucinare il dolce e questo le ha sollevato il morale.
"Daddy sei pronto?"
"Quasi, devo solo ricontrollare tutto"
"Ancora? Uffa ma io mi annoio"
"Gemma invece di sbuffare vedi di fare la cacca altrimenti ti faccio un clistere prima di uscire" dico guardandola in modo serio
"Mmmm va bene ora la faccio" se ne va sbuffando e mi fa ridere.
Mi ha dato retta quindi la cambio e porto tutta la roba in macchina. ci sarà anche la little di mio fratello Blake quindi Gemma non sarà stata sola.
"Gemma ti ho già detto che devi stare nel seggiolino"
"Ma daddy solo per questa volta" mi chiede con le lacrime agl'occhi. Decido di accontentarla. È un po' triste in questi giorni e voglio vederla sorridere
" Va bene principessa ma solo per questa volta"
"Grazie grazie" dice saltellando e sorridendo. La lego stretta con la cintura e poi partiamo. Gemma dorme per tutto il tragitto. Come al solito la notte non dorme bene e poi il pomeriggio è stanca. Quando arriviamo la presendo delicatamente dalla macchina ed entro in casa
"Ciao amore mio" dice mia madre ad alta voce
"Sssh mamma Gemma dorme, stanotte non ha dormito molto"
"Povera piccina, portala in camera e coprila bene, non vorrei si ammalasse" mia madre adora Gemma e  vorrebbe starle più vicino ma abitiamo lontani e Gemma ancora fa un po'di fatica a relazionarsi con le persone nuove
"Va bene, scendo subito" ancora non è arrivato nessuno.
Stendo Gemma sul letto, la copro con una coperta e raggiungo mia madre che sta finendo di cucinare il pollo.
"Allora amore mio come va?" mi chiede mia madre amorevolmente
"Insomma mamma. Sono tornati gli incubi e credo sia per il Natale. Non so come li passava all'orfanotrofio e se ha mai passato un Natale con quello psicopatico" dico passandomi una mano tra i capelli
"Perché non ci parli? Potrebbe liberarsi di un peso se te lo raccontasse" Mi suggerisce
" C'ho provato ma non vuole. Forse ho sbagliato a raccontarle dei nostri natali felici e di quanto mi piaccia questa festa ma voglio che anche lei viva un Natale normale"
"So quanto le vuoi bene Philip ma forse è il caso di insistere un po'. Magari domani prima del pranzo o quando vuoi te ma falla sfogare. Dormirete meglio entrambi" dice sorridendo 
"Intanto la distraggo con la torta e vediamo come va. Magari la nostra pazza famiglia la tirerà su di morale"

Mi sveglio all'improvviso, ho fatto un altro incubo e sono in una camera sconosciuta. Esco dalla stanza e vado a cercare Philip, sento delle voci e le seguio. Arrivo in cucina e lo vedo parlare con sua madre
"Ciao Gemma" dice la madre di Philip
"Buonasera" dico educatamente
"Ben svegliata principessa"
" allora Gemma la prepari questa torta?"
"Certo, potrei fare un tronchetto di Natale almeno siamo in tema" dico timidamente
"È un ottima idea, la cucina è tua"
Passo il resto del pomeriggio a cucinare e la mia inquietudine si affievolisce un po'. Sto informando il tronchetto quando arriva il resto della famiglia. Ivy corre in cucina a salutarmi, mi abbraccia e ricambio. Ormai sono quasi abituata alla sua presenza.
"Gemma vieni a salutare gli altri" mi dice Daddy entrando in cucina. Rimango a torturarmi le mani e Ivy ci lascia soli
"Ehi, che c'è?" mi chiede alzandomi il mento
"Niente, è che sono un po' intimorita dalla situazione" confesso
"Non devi lo sai, stravedono tutti per te. È arrivata anche Clara, vedrai diventerete amiche" dice prendendomi per mano
"va bene". Quando entriamo saluto tutti cordialmente e vedo Blake con in braccio una ragazzina di 15/16 anni, è molto piccolina e magra.
"Guarda Clara è arrivata Gemma" le dice Blake per farla girare
"Ciao" dice  e poi si gira di nuovo
"Ciao" rispondo educatamente
"Allora tutti a sistemarsi che tra poco si mangia" annuncia la mamma. Vado a sfornare il tronchetto, è venuto bene.
"Gemma stasera puoi mangiare come i grandi va bene?"
"Si daddy" dico sorridendo
"Allora adesso ci andiamo a lavare e poi ti metto nel box perché devo lavarmi anche io"
"Uffa daddy ma mi annoio nel box" protesto mettendo il broncio
"Niente capricci Gemma, vedrai che ci sarà anche Clara e vi potrete conoscere". Daddy mi fa fare un bagno caldo e poi mi veste con un paio di pantaloni pesanti ed una maglia bianca. Quando arrivo nel box Clara sta colorando
"Hai visto? Clara è già qui" dice daddy sorridendole. Mi lascia là e se ne va
"Ciao Gemma, vuoi colorare con me?" chiede gentilmente. Non è così antipatica come penso
"Si grazie" Mi faccio coraggio e le faccio qualche domanda
"Da quant'è che sei stata adottata da Blake?"
"Da 4 anni ormai. Una volta è venuto a fare una visita gratuita a tutti i bambini ma io me ne sto in disparte. Era da tre giorni che non mangiavo e avevo solo 12 anni. Avevo dei crampi fortissimi e non riuscivo a reggermi in piedi. Blake se ne è accorto e ha fatto un casino. Ha chiamato la polizia e ha fatto chiudere il posto e mi ha adottata. Da quel giorno sono la bambina più felice del mondo. Lui è fantastico" dice sorridendo. Si vede che le vuole bene
" e te? Da quant'è che stai con Philip?"
"Qualche mese ma sono stati mesi difficili quindi ancora stiamo cercando un po' di normalità" le spiego
"Anche nell'orfanotrofio dove stavo io mi lasciavano senza mangiare e bere per tanto tempo. Era terribile" Ci abbracciamo per consolarci
"Sai all'inizio, quando sono arrivata, il Natale per me era una festa orribile. Durante il mio primo Natale qui ho quasi dato fuoco all'albero" dice ridendo
"Inutile dirti che Blake mi ha punita a dovere, ma questa famiglia è talmente felice tanto da coinvolgerti"
"Anche per me il Natale non è una festa felice ma non ho il coraggio di dirlo a Philip, per lui è importante questo momento" confessai
"E perché? Cosa ti è successo?"
"In orfanotrofio la sera della vigilia non mi permettevano mai di mangiare e ovviamente non c'erano regali per nessuno. All'età di 11 anni sono stata adottata da due individui, era quasi Natale e pensavo che finalmente avrei passato il mio primo Natale felice ma mi hanno torturata" dissi lasciando sfuggire qualche lacrima
"Oh Gemma mi dispiace tanto"
"Non riesco più a dormire, faccio incubi di continuo su quello che mi facevano ma non posso dirlo a Philip. Fa gia tanto per me, non posso rovinargli anche questo giorno"
"Ma devi sfogarti con lui, loro sono i nostri Daddy. Ci proteggono e ci educano. È suo compito aiutarti a superare questo momento difficile ed accollarsi le tue paure. Dammi retta parlagli" ci penso per un po' e continuiamo a colorare
"Forza bimbe è l'ora di cena" dice Blake venendoci a prendere. Prende Clara in braccio e mi chiede il permesse di prendermi per mano, acconsento e andiamo in soggiorno. La tavola è bellissima e l'albero di Natale gigante. Mi viene da ridere al pensiero di Clara che lo incendia
"Perché hai quel bel sorriso?" mi chiede Daddy
"Niente. Stavo cercando di immaginare Clara che incendia l'albero" Daddy ride di gusto e così fanno gli altri
"Si quello fu proprio un bel Natale" dice la mamma.
Posso sedermi su una sedia vera. Daddy mi taglia la carne in piccoli pezzi e mi versa l'acqua.
"Mastica piano Gemma, nessuno ti rincorre" gli do retta, non voglio soffocare. La serata passa in modo piacevole, parliamo del più e del meno e i fratelli si prendono in giro tra di loro. Sono seduta vicino a Clara che non fa altro che raccontarmi vari aneddoti di questa pazza famiglia.
"Ecco il dolce che ha fatto Gemma" dice Ivy, tutti applaudono e le mie guance diventano bordeaux. Mi fanno un sacco di complimenti
"Dovresti fare la pasticcera" suggerisce Jonas
"Quando finirò la scuola vorrei fare qualche corso" Dico timida
"È un ottima idea" dice Daddy. Menomale ho paura del suo giudizio anche perché non gliene ho mai parlato
"Forza bambine è l'ora di andare a dormire"
"Ma non abbiamo sonno" diciamo insieme io e Clara
"Niente capricci, date la buonanotte a tutti e andiamo" Salutiamo tutti e andiamo nelle nostre camere.
"Forza principessa vieni qui" mi prende in braccio e mi mette sotto le coperte. Daddy va a farsi una doccia ma non riesco ad addormentarmi. Non è il mio letto, anche se devo ammettere che è molto comodo e avevo paura di fare qualche brutto sogno.
"Non dormi ancora?" chiede Daddy mentre si infila il pigiama
"Non riesco a dormire" dico mettendo il broncio. Daddy mi va a preparare il latte e mi addormento prima di finirlo. Durante la notte sogno di nuovo la notte della vigilia di Natale, quando mi sveglio Daddy ha acceso la luce e mi sta scuotendo. Inizio a singhiozzare, sono stanca di tutto questo.
"Sssh piccolina, non è reale. È tutto finito" Mi dice prendendomi in braccio. Dopo poco arrivano anche Jonas e sua madre
"Che succede?". Mi imbarazzo molto per averli svegliati e piango ancora più forte
"Niente tranquilli, Gemma ha avuto un incubo ma ora si calma e torniamo a dormire" ma non riesco a calmarmi
"Philip se vuoi posso darle qualche cosa" suggerisce Jonas
"Si ti prego è davvero irrequieta" poco dopo mi fanno un'iniezione e mi addormento

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