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Qualcuno suona alla porta e senza pensarci vado ad aprire. Davanti a me c'è una donna molto magra e mal ridotta. Rimango immobile a fissarla, non so che fare.
"Gemma quante volte ti ho detto di non aprire la porta" mi rimprovera Philip mentre mi raggiunge
"E lei chi è?" chiede avvicinandosi a me con fare protettivo
"Sono sua madre" dice indicandomi
"Cc-ome?" dico incredula
"Signora lo può dimostrare?" chiede Philip in modo professionale
"Devi darmi i soldi ok stronza?" dice stringendomi il polso.
"Mi fai male" dico strattonando il braccio per liberarmi.
"Se ne vada via altrimenti chiamo la polizia" dice Philip uscendo e chiudendo la porta. La scorta fuori dal cancello e lo chiude mentre io rimango a fissare la porta chiusa. E se fosse davvero mia madre? Non che voglia avere niente a che fare con lei. Mi ha abbandonata ma è bello sapere di non essere sola al mondo. Certo Philip è la mia famiglia ma avrei sempre voluto avere una mamma. Non mi accorgo neanche che è rientrato.
"Gemma?"
"Gemma guardami perfavore" alzo lo sguardo
"Ci sarà mai pace per noi?" chiedo andandomi a sedere sul divano.
"Ma certo. Non credo che quella fosse tua madre. Avrà visto la bella casa e ci ha provato. Avrà finito la droga". Rimango scossa da questa visita. Mi chiedo se possa essere vero. Come ha fatto a trovarmi?
"Gemma mi stai ascoltando?"
"Cosa?" dico alzando lo sguardo
"Vieni qui amore mio. Non ci pensare ok?"
"Scusami Daddy ma non faccio altro da stamattina"
"Lo so lo capisco ma vedrai che non era nessuno di importante. E anche se lo fosse ti proteggerò"
"Non voglio averci niente a che fare" dico determinata
"Mi ha abbandonata. Qualsiasi sia stata la motivazione non mi interessa"
"Va bene principessa. Faremo come vuoi" dice rassicurandomi
"Ma ora togli questo musino imbronciato" lo guardo e  mi sforzo di fare un sorriso

POV PHILIP
Sono sicuro che quella sia sua madre. Ma come faccio a dirlo a Gemma? Devo prima assicurarmi che sia lei. Farò delle ricerche e poi vedrò come comportarmi. Quando l'ho vista alla porta mi è preso un colpo.
"Gemma?"
"Si daddy?"
"Quante volte ti ho detto che non devi aprire la porta?" chiede in tono serio
"Tt-ante, scusami Daddy. Ero solo curiosa"
" Forza vieni sulle mie ginocchia"
"Non mi punire ti prego, non lo faccio più"
"Oh sono sicuro che sarà così". La sistemo sulle mie ginocchia e la punisco a mano libera. Sono più arrabbiato per la paura che qualcuno possa farle ancora del male piuttosto che per la disobbedienza.
"Basta lacrime, sei stata brava" dico baciandola. Si accoccola a me e rimaniamo un po' così. È cscossa dalla situazione e ha bisogno di sentirsi al sicuro.
Spero di dormire stanotte. Domani devo lavorare e lei deve andare a scuola. Ma non va proprio così, passiamo la notte svegli a parlare. Io muoio di sonno ma Gemma non ne vuole sapere di dormire.
"Ma se fosse mia madre?" è la decima volta che mi fa questa domanda
"Non lo so tesoro. Non so che pensare. Ti prego adesso dormiamo" riesco a convincerla e per almeno 3 ore riusciamo a riposare.

"Sveglia principessa, è tardi"
"Sonno daddy lasciami dormire"
"Niente capricci signorina. Ti avevo detto di dormire. Adesso ci prepariamo e ti porto da Jason" si alza contro voglia e fa anche colazione senza fare molti capricci. Ha lo sguardo un po' assente ma decido di non dirle niente.
"Buongiorno bambolina entra pure"
"Ciao Jason" la saluto con un bacio e la guardo mentre va a lezione.
"Che cosa succede?" anche Jason ha notato l'umore di Gemma
"Ieri è venuta una donna a casa e ha affermato di essere la madre di Gemma" dico stringendo i pugni
"E tu adesso la stai andando a cercare?" Jason mi conosce molto bene
"È una tossica e non voglio che Gemma soffra. Ha chiesto subito dei soldi, capisci? Non vede la figlia da tanti anni e l'unica cosa che vuole sono dei fottuti soldi" dico alzando la voce
"Sssh Philip potrebbe sentirti"
"Facciamo così. Gemma oggi rimane qui. Stare con Lia la farà distrarre. Tu fai tutte le ricerche e soprattutto assicurati che questa non si presenti più a casa tua" mi suggerisce
"Grazie, faccio il prima possibile" lo saluto e vado via. Non ci vuole molto a trovarla. I tossici stanno tutti nello stesso posto in città
"Sei la madre di Gemma?" le chiedo di getto. Sembra abbastanza lucida
"Si"
"E che cosa vorresti da lei adesso? Hai capito che i soldi non mancano vero?"
"Di lei non me ne frega niente. Non l'ho mai voluta e mai sarà così. Non so nemmeno chi sia il padre" disse sorridendo, come se fosse divertente
"Senti stronza devi starle lontano. Se ti presenti ancora a casa nostra, se vengo a sapere che la cerchi e che parli con lei ti faccio sbattere in carcere, hai capito?" la minaccio. Non so se servirà a qualche cosa ma spero di sì.

Non ho ascoltato nemmeno mezza parola di quello che ha detto il professore. Non faccio altro che pensare a quella donna e al suo stato. Sono sicura che sia mia madre. Le assomiglio molto. Ma perché farmi questo? Perché adesso? Mi tormenta questo pensiero.
"Ehi Gemma che hai? Sei stata assente tutta la mattina" forse posso sfogarmi con Lia
"Ieri ho conosciuto mia madre"
"Come?" mi chiede incredula
"È una tossica" dico tristemente
"Oh, ne sei sicura?"
"Si, basta guardarla"
"Ma cosa vi siete dette?"
"Voleva dei soldi e Philip l'ha cacciata" dico iniziando a piangere. Lia mi abbraccia e poi arriva Jason
"Ehi Gemma che succede?" chiede accarezzandomi i capelli
"Dov'è Philip?"
"A lavoro" ma so che non è così. Mi avrebbe avvertito.
Sono un po' arrabbiata con lui. Volevo che mi portasse insieme a lui. Ma come al solito tende a proteggermi troppo e forse un po' gliene sono grata. Il campanello suona improvvisamente e so già  che è lui.
"Ehi Philip, come è andata a lavoro?" gli chiede Jason per sostenere la sua teoria
"Ehm si tutto bene" prova a darmi un bacio ma mi scanso. Lui e Jason si scambiano un' occhiata e poi andiamo via. Quando arriviamo a casa mi rivolse la parola.
"Che succede principessa?" ha anche il coraggio di chiedermelo?
"Che succede? Sei andato da mia madre senza di me. Lei è mia madre, avresti almeno dovuto avvertirmi" gli urlo contro.
"Inanzitutto non ti permettere di urlarmi contro" dice incazzato
"Hai visto in che stato era quando è venuta? A lei non frega niente di te Gemma" appena dice queste parole si ferma di colpo. Lo guardo e poi me ne vado
"No aspetta non volevo" lo sento dire ma sono già andata via. Non c'è bisogno che me lo dica ma fa comunque male sapere che a tua madre, colei che dovrebbe volerti bene, non frega niente di te. Mi chiudo in camera e inizio a tirare tutto quello che trovo. Rompo pure uno specchio e mi taglio. La stanza è un disastro. Mi accascio a terra e inizio a singhiozzare. Philip entra e rimane un po' sconcertato ma si riprende subito. Prende uno straccio e ci avvolge la mia mano
"Sssh Gemma adesso chiamo Jason" mi prende in braccio e mi adagia sul divano
"Mm-i dd-ispiace per la-a ss-tanza" dico tra i singhiozzi
"Non importa. Scusami non volevo dirti quelle parole o almeno non dovevo dirtele così. Ma Gemma tu mi hai chiesto di dirti la verità e questo è quanto. Tua madre si droga e vuole solo i soldi. Purtroppo vorrei tanto che tu avessi la madre che tanto sogni ma purtroppo non è così. Le ho detto di starti lontano, non voglio che lei ti ferisca" lo amo così tanto. Mi proteggerà a qualunque costo.
"Oo-k. È che volevo tanto avere una mamma tutta mia" dico singhiozzando
"Sssh lo so Gemma lo so" l'adrenalina inizia a scemare e la mano mi fa terribilmente male
"Daddy mi fa male la mano" sembra tornare in sé e chiama Jason
"Pronto?"
" Jason Gemma si è tagliata e ho bisogno che tu venga a vedere"
"Arrivo" dopo 10 minuti il campanello suona.
"Buongiorno bambolina"
"Cc-iao Jason"
"Forza vediamo cosa è successo" ma non sono d'accordo, non voglio sentire dolore e nascondo la mano
"Dai amore lo so che ti fa male ma Jason è bravo e farà in fretta" prova a convincermi ma non voglio
"Ma non mi fa male, basta un cerotto" provo a convincerli
"Intanto fammi vedere la mano, poi decidiamo" decido di assecondarli. La guarda a lungo e poi parla
"Allora il taglio non è profondo. Posso metterti i cerotti per sutura e poi te la fascio e cambi la medicazione prima di andare a dormire. Vedrai che guarirà presto" è di parola e non sento molto. La giornata è stata pesante e inizio a sbadigliare
"Porto Gemma a riposare. Puoi rimanere qui?" Chiede a Jason
"Certo, ciao piccola Gemma" lo saluto e mi accoccolai
"Mi dispiace tanto daddy, metterò tutto in ordine"
"Va bene amore mio, stai tranquilla adesso riposati" mi da un bacio e poi mi addormento.

POV PHILIP
Non pensavo che reagisse così ma forse dovevo aspettarmelo. Reagirei anche io così. Chissà quante idee si è fatta su quella donna. Quando ho visto la sua faccia mi sono sentito morire dentro. Avrei voluto poterla proteggere da questa delusione ma non ho potuto. Sono felice che si sia sfogata. Spesso tende a tenersi tutto dentro ma questa volta è stato meglio così.
"Come si è fatta quel taglio?" chiede Jason mentre beve il caffè.
"Si è arrabbiata perché le ho detto che a sua madre non importa niente di lei. Ammetto di non aver usato le parole adatte e il giusto tono ma volevo solo proteggerla da quella donna" gli dico con tono stanco
"Lo so Philip. È un bene che si sia sfogata. Ma questo è un dolore che si porterà per molto tempo. Speriamo solo che non si ripresenti"
"Ho cercato di essere il più convincente possibile ma non so se ha funzionato"
"Tranquillo, Gemma è forte. Però stalle vicino" saluto Jason e poi la vado a controllare. Voglio che riposi il più possibile.

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