"Daddy?"
"Dimmi principessa"
"Posso chiamare Lia?"
"Certo" mi lascia da sola con il suo cellulare e va a farsi una doccia
"Pronto Philip"
"Ehm no sono Gemma"
"Oh ciao bambolina, vuoi parlare con Lia?"
"Si grazie"
"Ehi piccola fuggitiva"
"Ciao anche a te" ridiamo insieme
"come stai?"
"eh insomma, sono ancora in punizione" dice in tono triste
" Jason non mi fa più dormire con lui e visto che qualche volta ho scavalcato la culla mi lega le mani alle sbarre" confessa.
"Oddio. Tu stai bene?"
"Si, so di meritarlo ma vorrei che mi perdonasse"
"Quando siamo tornate mi ha sculacciata molto forte e mi ha legata ad una sedia per tutta la notte. Le ore più lunghe della mia vita. Quando mi ha slegata ero in lacrime e tutta indolenzita."
"Mi dispiace tanto. A me è andata un po' meglio ma forse solo perché sono con Philip da poco tempo, credo"
"Buon per te" dice ridendo
" Poi abbiamo parlato e ci siamo chiariti. Jason fa così prima mi punisce e poi mi chiede perché"
"L'importante è che non sia più arrabbiato"
"Non credo, ma non fa mai sconti di pena. Se mi da una punizione quella rimane fino alla fine"
"Anche Philip fa così e invece vorrei riuscire ad intenerirlo. Mi ha promesso che se mi comporto bene potremo uscire da sole qualche volta, dovresti chiederlo anche a Jason"
"Certo, lo farò". Ci salutiamo e vado in camera mia, devo metterla in ordine e non voglio che Philip si arrabbi.
"Gemma?"
"Sono in camera" dico urlando per farmi sentire. Sono mezza nuda, devo fare la doccia ma non mi va. Quando alzo lo sguardo lo vedo osservarmi dalla porta. Viene verso di me e mi bacia prima lentamente e poi in modo sempre più rude. Mi metto a cavalcioni su di lui, mi porta in camera e mi stende delicatamente sul letto. Inizia a toccarmi come non ha mai fatto prima. Stringe il mio seno e stuzzica i miei capezzoli.
"Philip" mi lascio sfuggire ma non sembra dargli fastidio
"Che c'è?"
"Vedi io non ho mai fatto queste cose" dico abbassando lo sguardo
"Tranquilla non voglio fare niente di affrettato ma fidati questa cosa ti piacerà. Fidati di me"
"Vv-a bb-ene" Mi stendo di nuovo e lo lascio fare. Quando le sue mani arrivano verso la mia... Insomma avete capito, sussulto per la sorpresa. Inizia a stimolare il clitoride e a fare dei cerchi strani con le dita fino a che non inizio a sentire un formicolio nel basso ventre
"Philip io non"
"Vieni per me piccola, da brava". Dopo qualche minuto mi riprendo, è stata una sensazione molto intensa.
"Ma che"
"Ben tornata" dice sorridendo
"hai avuto il tuo primo orgasmo" conferma leccandosi le dita
"Oh" sono sorpresa, nessuno mi ha mai toccato così. Restiamo un po'abbracciati mentre mi riprendo del tutto
"Daddy ii-o voglio rr-ipagarti ma nn-on so cc-ome ss-i fa" dico abbassando lo sguardo
"stai tranquilla, ti insegnerò io ma non adesso. Questo momento è tutto per te" dice baciandomi il naso.
"Come sta Lia?" mi chiede mentre mi accarezza i capelli
"Bene ma è ancora in punizione"
"Lo so ho parlato con Jason"
"Credo che sia esagerato legarla alla culla"
" Io no. Farò lo stesso con te se non mi ascolti"
"No grazie. Fortuna che sono bravissima io" dico facendogli la linguaccia
"Devo ammettere che per adesso non ho avuto motivo di legarti ma mai dire mai" dice facendomi l'occhiolino.
"E comunque non si contestano le punizioni degli altri Daddy, spero tu non lo abbia detto a Lia" dice indurendo il tono
"No, me lo sono tenuto per me"
"Brava. Lia ogni tanto ha bisogno di essere punita per tornare ad essere una brava bambina e spesso non bastano delle semplici sculacciate"
"Ok, ma tu non farlo con me"
"Se fai la brava non vedo perché dovrei punirti in modo simile. Ma se decidi di disobbedire potrebbe capitare"
"Ma io sono sempre brava" dico dandogli un piccolo bacio sulle labbra
Ci facciamo qualche altra coccola e poi mi porta in bagno
"Non voglio fare la doccia" dico mettendo il muso
"E perché mai?"
"Non mi va" dico scappando dal bagno
"Gemma vieni qua, sei tutta nuda e fa freddo. Se ti ammali ti sculaccio". Torno sui miei passi, non voglio essere punita ma mi da comunque due sculaccioni forti
"Ahia Ahia"
"Non fare la bambina cattiva" dice dandomi un altro sculaccione
"Basta daddy scusa"
"Forza a farti la doccia, ora" dice indicandomi la doccia
"Mi aiuti a lavarmi i capelli?" Chiedo per addolcirlo un po'
"Certo principessa, vieni qua". Mi scioglie la coda e mi pettina i capelli. Mi rilassa molto questo gesto e lui lo sa
"Niente nanna scimmietta" dice dandomi un bacio.Il pomeriggio lo passiamo in casa, io a studiare e lui a lavorare
"Domani vi scuserete anche con il professore"
"Ma no daddy che cosa imbarazzante"
"Ti sembra rispettoso quello che avete fatto?"
"No ma non voglio farlo lo stesso"
"Vi scuserete e lo farete anche bene e io e Jason saremo lì con voi. Se non ci piacerà quello che direte non potrete più studiare insieme"
"Ma non è giusto non so che dire e voglio continuare a studiare insieme a Lia"
"Inizia a pensare ad un discorso"
"Posso chiamare Lia e parlarne con lei?"
"Assolutamente no non potete influenzarvi"
"Va bene" dico scoraggiata
"Forza continua a studiare e pensa al discorso"
La notte non chiudo occhio. Ho paura di non riuscire a spiegarmi bene.
"Non riesci a dormire?"
"No daddy sono agitata per domani"
"È perché mai?"
"Ho paura di non riuscire a spiegarmi bene"
"Sono sicuro che dirai la cosa giusta ma è necessario che capiate cosa significhi il rispetto, ok principessa?"
"Si daddy. Ma rimarrò comunque la tua bambina?"
"Ma certo tesoro, stai tranquilla. Io credo in te" Mi avvicina al suo corpo e inizia a cullarmi e dopo poco finalmente mi addormento.
Quando arriviamo da Jason sono molto agitata. Il professore è già arrivato.
"Allora ragazze avete qualche cosa da dire al professore? "
"Si, ci dispiace averle mancato di rispetto" dice Lia
"Non volevamo sminuire il suo lavoro. Abbiamo fatto una bravata che non ricapiterà più" aggiungo io
"La prego di perdonarci"
"Va bene ragazze, scuse accettate. Oggi farete un tema su questa vostra brillante idea e vediamo cosa esce" dice il professore
"Allora noi andiamo"
Svolgiamo il compito e il professore fu soddisfatto. Consegna i temi hai nostri Daddy ma non voglio che Philip lo legga quindi mentre mi lega al seggiolino gliene parlo
"Daddy puoi non leggerlo?"
"Perché non dovrei?"
"Perché mi vergogno" confesso
"L'ho già letto mi dispiace. Ma hai scritto delle parole bellissime e non devi vergognartene. Sono molto fiero di te"
"Quindi posso continuare a studiare con Lia"
"Si, te lo sei meritato" dice sorridendomi
"Grazie daddy"
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Fidati di me
Short StoryGemma è una ragazza fragile. I suoi genitori l'hanno abbandonata quando era molto piccola. Da allora cerca disperatamente qualcuno che le voglia bene. All'età di 16 anni incontrerà Philip e con lui inizierà una nuova vita. Ps: Ci tengo particolarm...