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Quando andiamo a cena sono talmente stanca che quasi mi addormento sulla sedia. Non c'è un seggiolone e questo mi rende molto felice. Quel coso di plastica è scomodo e le cinghie tirano, come se potessi alzarmi da sola da quel coso. Una volta ci ho provato e sono finita in terra. Risultato? Un bernoccolo enorme che mi ha fatto male per una settimana e ovviamente una punizione difficile da dimenticare, ovvero 30 sculacciate con una bacchetta dolorosissima che daddy ha "gentilmente" raccolto dal giardino. Inutile dire che non l'ho più fatto.
"Forza scimmietta andiamo a cambiarci e poi nanna". All'inizio odiavo questo momento. Mi vergognavo tantissimo soprattutto quando facevo la cacca. Philip però è furbo e trova sempre qualche modo per distrarmi. Adesso le cose vanno un po' meglio, mi dedica un sacco di attenzioni e mi fa molti complimenti ma non posso dire comunque di amare questo momento.
"Daddy ciuccio" non è la mia casa e ogni volta che dormo fuori ho bisogno del ciuccio che mi da sicurezza
"Certo amore ma non ti agitare. È una casa nuova lo so ma sono qui e non può succederti niente" dice per rassicurarmi. Annuisco strusciandomi l'occhio con la mano e inizio ad addormentarmi. Daddy spenge la luce e chiudo gli occhi.

POV PHILIP
Jason e Lia arrivano mentre Gemma ancora dorme. Lia sta piangendo e Jason neanche la guarda
" Ciao Jason. Piccolo terremoto perché piangi?" le chiedo accarezzandole la testa"
"Non ha il permesso di parlare fino a che non imparerà a non dire le parolacce" Lia abbassa lo sguardo e non risponde.
"Iniziamo bene" dico ridendo. Gemma dorme, abbiamo avuto la solita nottata turbolenta"
"Nuova casa vero?"
"Già, si è svegliata 4 volte in lacrime perché non riconosceva la camera"
"Due piccoli terremoti" scoppiamo a ridere. La radiolina fa rumore e vado a prenderla.
"Buongiorno bambina"
"Sonno daddy tanto sonno" dice imbronciandosi
"Ma se dormi non puoi vedere la sorpresa che ti aspetta in soggiorno". Scatta in piedi
"Quale sorpresa? Dimmelo ti prego" la prendo in collo e scendiamo. Appena vede Lia le corre incontro e si abbracciano. Gemma le fa qualche domanda ma lei non risponde
"Lia non ha il permesso di parlare" le dice Jason guardando duramente la sua little
"Ma dai e come facciamo a raccontarci tutte le cose?" mi avvicino e le do uno sculaccione
"Non ti permettere più di discutere le punizioni di un altro daddy, hai capito bene?"
"Ss-i" dice abbassando la testa.
"Forza bamboline a fare colazione" dice Jason per stemperare il clima che si è creato. Lia non parla per il resto della mattinata ma Gemma le racconta comunque tutto quello che le è successo. Le lasciamo da sole mentre noi andiamo a fare la spesa
"Allora? Come va con Lia?"
"insomma, dopo la pagella disastrosa l'ho punita molto duramente e forse ho esagerato" dice preoccupato
"cosa le hai fatto?"
"il giorno della pagella le ho dato 50 frustate sul sedere. Poi le ho legato le mani dietro la schiena e l'ho lasciata nuda in un angolo per tutto il giorno"
"Jason, tutto il giorno?"
"non è finita. Tutti i giorni la punisco con 20 sculacciate"
"Lo so che la scuola è importante ma penso che tu la debba smettere. Lia è sicuramente più forte ma quando darà di matto sarà brutto, fidati"
"È già successo. È per questo che non può parlare. Ha iniziato a lanciarmi contro un sacco di cose e a dire molte parolacce. Ma abbiamo chiarito finalmente e da oggi niente più sculacciate. Ma non potevo lasciare impunito il suo gesto. Mi ha quasi preso qualche volta" dice ridendo
"Invece con Gemma, come ve la cavate?"
"L'ho punita per il 6 in matematica. Tutte le mattine la lasciavo a studiare un argomento e il pomeriggio doveva fare un esame. Se non era sufficiente la punivo"
"L'hai mai punita?"
"No è stata molto brava. Ma dopo un mese che studiava senza poter uscire o avere contatti con qualcun altro è crollata e per questo ho deciso di portarla qui"
"Tu la punisci troppo poco" mi dice ridendo
"Forse è vero ma Gemma non è Lia e dopo una punizione poi devo convincerla che è tutto finito. È fragile, lo sai"
"Siamo un disastro ma ce la caviamo". Facciamo in fretta la spesa e torniamo dalle nostre babygirl.

Finalmente sono usciti. Non vedo Lia da quasi due mesi. Mi è mancata moltissimo. Jason le ha dato il permesso di parlare per fortuna
"Come va?" diciamo insieme ridendo.
"Prima te"
"Sono stati mesi difficili. La mia pagella fa schifo e Jason ci tiene alla scuola"
"Ti ha punita molto severamente?" le chiedo prendendole la mano
"Tutti i giorni fino a ieri, poi ho fatto una scenata e ha deciso che fosse abbastanza ma per le brutte parole che gli ho detto mi ha impedito di parlare e ho dovuto obbedire" so che Jason ci va giù pesante e sono consapevole che il mio daddy non faccialo stesso per colpa dei miei traumi
"Anche Philip mi ha punita. Una delle regole è quella di non prendere voti sotto al 7. Dopo un mese di continui esami dove lui a malapena mi degnava di qualche attenzione ho fatto una sfuriata e mi ha chiesto scusa"
"Almeno la tua pagella è bella, la mia fa schifo" dice ridendo.
La porta si apre e Philip e Jason fanno il loro ingresso pieni di buste. Lia abbassa lo sguardo e smette di parlare. Jason lascia le borse per terra e la raggiunge
"Basta punizioni per oggi, voglio sentire la tua meravigliosa voce" Lia le salta in braccio e si baciano.
Pranziamo e poi ci addormentiamo.
"Buongiorno principessa mia"
"Buongiorno daddy, andiamo al mare?" chiedo speranzosa
"Se fai la brava e mangi tutta la merenda si"
"Sisi ho taaaaanta fame" dico ridendo. Mi prendr in braccio e mi accoccolo sul suo petto
"Ti amo daddy"
"Anche io amore mio"
Lia è già sveglia e sta mangiando uno yogurt. Philip mi fa sedere su una sedia e mi da lo stesso yogurt. Mi inizia a fare male la pancia ma faccio finta di niente. Se lo avessi detto a Philip sicuramente non mi avrebbe portata al mare e io voglio andarci.
Ci aiutano a mettere i costumi e poi andiamo in spiaggia. Mi viene da vomitare ma non ci faccio caso.
"Gemma stai bene?" mi chiede Jason guardandomi
"Sisi" rispondo in fretta ma un crampo allo stomaco mi fa sussultare. Dopo poco vomito in spiaggia davanti a tutti. Philip corre a tenermi i capelli
"Come ti senti?" mi chiede preoccupato
"Adesso meglio" i crampi sono spariti
"Andiamo a casa cosi ti visito" dice Jason e mi irrigidisco
"Ma sto meglio" protesto
" Niente capricci principessa è solo un controllo stai tranquilla" non sono convinta ma prendo le mie cose e mi incammino verso casa. Mi metto seduta sul divano e aspetto che Jason tiri fuori la sua valigetta, non viaggia mai senza. Mi fa visitare senza opporre troppa resistenza e deduco che lo yogurt sia la causa. Adoro lo yogurt ai cereali e ho paura che daddy non me lo faccia più mangiare.
"Adesso ci andiamo a lavare tutti e poi usciamo a cena quindi vestiti eleganti" sono emozionatissima. Mi faccio lavare i capelli e mettere le mutandine assorbenti
"Come stai amore mio?"
"Meglio daddy non preoccuparti"
"Va bene, ma stasera stai leggera eh niente dolci o schifezze varie"
"Uffa però" sbuffo mettendo il broncio
"Lo faccio per il tuo bene lo sai, metti via quell'adorabile broncio su"
Quando entro in camera trovo un abito lungo nero bellissimo con delle décolleté abbinate. Lo indosso e rimango stupita, mi sta benissimo
"Sei bellissima" anche lui non è per niente male nel suo smoking nero
"Anche tu" rispondo dandogli un bacio.
Arriviamo in questo ristorante molto lussuoso e ci sediamo ad un tavolo che ha una vista bellissima. Rimango incantata a guardare fuori
"Ti piace?" mi sussurra nell'orecchio
"Tantissimo, non riesco a smettere di guardare"
Quando arriva il cameriere tutti ordinano cose buonissime ma io non posso quindi prendo un'insalata.
"Quando starai meglio ti cucino i pancake" mi dice daddy per tirarmi su di morale. La serata pass allegramente. Il mio stomaco non fa capricci e ci divertiamo molto.

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora