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POV PHILIP
Sono giorni abbastanza frenetici. Domani s partiremo per Roma. Gemma è elettrizzata e da quando le ho consegnato il regalo non fa altro che chiedermi quanto manchi alla partenza. Ho quasi finito di fare le valigie. Non voglii dimenticarmi niente anche se possiamo comprare quello che ci serve anche in Italia.
Il viaggio sarà lungo e non so come reagirà Gemma. Io ho gia volato ma lei no. Spero che dorma per gran parte del tempo.
"Forza scimmietta andiamo a dormire, domani ci dobbiamo alzare molto presto"
"Ma io non ho sonno" Dice mettendo il broncio
" niente capricci altrimenti niente viaggio" le dico facendole la linguaccia
"Uffa e va bene andiamo a dormire ma io non dormo" dice cocciuta. Quando fa questi capricci significa che ha sonno e che si  addormenterà in poco tempo. Oggi l'ho portata al parco per farla stancare il più possibile. Le faccio indossare il pigiama e poi la copro. Tempo 5 minuti e già dorme. La mia piccola furbetta. Spengo le luci e mi addormento mentre la tengo stretta.
"Gemma svegliati dobbiamo partire" cerco di svegliarla ma ottengo solo un mugolio
"Va bene farò tutto io" dico esasperato ma anche divertito. La cambio, la vesto e finalmente inizia a svegliarsi.
"Daddy ho fame"
"Aspetta piccina, mentre carico le valigie fai colazione, ok?" annuisce assonnata
La lascio sul divano e carico il tutto. Sono già stanco. Mi sono svegliato prima per fare una doccia e controllare le ultime cose.
"Hai finito di bere?"
"Si daddy tutto tutto"
"Brava principessa, forza andiamo in macchina"
La legoal seggiolino e partiamo verso l'aeroporto. Facciamo il check in e finalmente saliamo sull'aereo. Gemma ha gli occhi spalancati per l'emozione ma capisco che sia anche un po' spaventata
"Ma se cade noi moriremo" dice preoccupata
"Non cadrà vedrai, non ti porterei mai in un posto pericoloso" le dico tranquillizzandola. È da due giorni che mi chiede se cadrà. Ha voluto che le spiegassi come fa a volare e tutte le parti che lo compongono. Ho dovuto studiare visto che non sono un esperto di aerei. L'ho tranquillizzata più volte ma ovviamente non è bastato.
"Adesso ti siedi e allacciamo la cintura, quando il pulsante si spenge possiamo sganciarla"
"Nono grazie, la tengo legata" dice scuotendo la testa. È così buffa
"Va bene"
Spero si addormenti presto almeno mi potrò riposare anche io, aveò dormito si e no quattro ore. Appena l'aereo decolla Gemma si attacca al finestrino e rimane a guardare il cielo meravigliata. È bello vederla così euforica. Dobbiamo fare uno scalo ma quando l'aereo inizia la discesa Gemma e qualche altro ragazzino si mettono ad urlare tenendosi le orecchie
"Ahiiiiii Ahiiiiii fallo smettere fallo smettere" non so che fare. Per fortuna una hostess arriva in mio soccorso e appoggia due bicchieri di plastica sulle sue orecchie. Al loro interno c'è del semplice cotone bagnato ma sembra funzionare e finalmente si calma. La stringo a me come meglio posso data la presenza della cintura
"Sssh calmati è passato il dolore. Basta piangere" Quando scendiamo per cambiare aereo si rifiuta di salire sull'altro
"Ti prego daddy fa male quando l'aereo scende" mi chiede supplicandomi. Ho chiamato Jason per chiedere consiglio e mi ha assicurato che è una cosa normale e che non capita spesso
"Lo so Gemma ma hai sentito cosa ha detto Jason. E poi useremo di nuovo i bicchierini di plastica se sarà necessario"
"Ma io" dice lacrimando
"Principessa lo sai che non ti farei mai del male ma è una cosa che capita a molti e non devi aver paura. Abbiamo il rimedio e lo useremo se necessario. Ma se vuoi andare a Roma dobbiamo sbrigarci e salire sull'altro aereo". Finalmente riesco a convincerla e il dolore non si ripresenta. Dorme per il resto del viaggio e non si accorge dell'atterraggio
"Gemma svegliati siamo arrivati" apre gli occhi e sbadiglia. Noleggio una macchina e in poco tempo arriviamo alla casa che ho affittato. Affaccia su Castel Sant'Angelo. L'ha scelta Gemma sostenendo che essendo la mia principessa si merita una vista così. Ma sospetto sia una mezza bugia. In realtà è la meno costosa. Non abbiamo problemi di soldi ma a lei non piace spendere a caso e la adoro per questo. Quando arriviamo si stende sul letto. Sono le 11 di sera e Gemma sarebbe già dovuta essere a letto
"Forza scimmietta vieni in braccio che ci cambiamo e andiamo a dormire"
"Si daddy, ma domani usciamo vero?" chiede speranzosa
"Se una certa bimba non fa i capricci e ascolta Daddy, domani potrà uscire, altrimenti rimarrà in punizione per tutto il giorno" le dico con un ghigno divertito
"Va bene sarò brava vedrai" dice convinta.
Le preparo il latte che beve tutto e poi si addormenta subito. Sono esausto, mi faccio una doccia veloce e poi cado in un sonno profondo.
Sono sempre nel mondo dei sogni, quel letto è molto comodo, quando qualche cosa mi tocca una guancia. Apro un occhio e Gemma sta lì a guardarmi sorridente
"Buongiorno Daddy, alzati forza voglio uscire voglio uscire" dice saltellando sul letto
"Oddio Gemma calmati" dico lamentandomi. È bello vederla così felice e spensierata ma sono troppo stanco.
"Ahi ahi" dice ad un certo punto. Dal troppo saltellare è caduta dal letto. Spalanco gli occhi, mi alzo velocemente e la prendo in braccio
"Quante volte ti ho detto di non saltellare sul letto?" le dico asciugando le lacrime con un dito
"Tt-ante, scusa daddy ma sono troppo felice" dice tenendosi la testa
"Fa vedere, mettiamoci un po' di ghiaccio" non fa storie e fortunatamente le passa subito. Decido di non punirla, amo vederla così felice e non voglio spegnere quel sorriso.
"Allora principessa. Oggi facciamo colazione al bar, ti va?" le si illuminano gli occhi
"Sisisisisisisisi" dice facendomi ridere
"bene allora forza andiamo a cambiarci che usciamo" le dico facendole il solletico.
Roma è bellissima. Ci sono stato per lavoro cinque anni fa e me ne sono innamorato.
"Gemma che cosa vuoi?"
"il succo di frutta e una brioche gigante" mi dice speranzosa che la accontenti. Siamo in vacanza e voglio solo vederla felice quindi acconsento e ordino. Mangia tutto di gusto, è molto golosa e poi andiamo a fare un giro. Guardavl tutto strabuzzando gli occhi e non fa altro che dirmi: "Guarda Daddy". È bellissimo vederla felice. Lei è bellissima. Domani sarà l'ultimo dell'anno e ci sarà una festa molto elegante in un castello un po' fuori Roma. So che Gemma non ha un abito adatto e decido di andare in Via Condotti per comprargliene uno
"Gemma adesso andiamo a fare shopping domani andremo ad una festa e devi avere un abito bellissimo"
"Come quello di una principessa?" mi chiede battendo le mani e saltellando
"Si proprio così" Poi però si rattrista
"Ma si vedrà il pannolino" Mi dice a bassa voce, quasi per non farsi sentire
"Niente pannolino per questa sera, stai tranquilla" la rassicuro accarezzandole i capelli. Quando vede il prezzo dell'abito strabuzza gli occhi
"Scordatelo, è troppo caro"
"Come scusa? Non essere maleducata" la rimprovero
"Sei bellissima con questo vestito quindi lo compriamo" dico con un tono che non ammette repliche
"Scusa Daddy, va bene" dice sorridendo. Si preoccupa sempre che non spenda troppo per lei ma spendereo tutto quello che ho per vederla sorridere così.

Ha speso 1500 euro per un vestito che indosserò solo una volta o poco più.  Preferirei ci facesse altro con quei soldi ma con quel tono di voce che ha usato mi sono guardata bene dal replicare ulteriormente. Sono elettrizzata per la festa, mi sento una principessa vestita così. Mentre camminiamo inizio a sbadigliare. È stato un viaggio lungo e anche questa giornata mi ha stancata molto
"Sei stanca piccolina? Mi chiede premuroso
" Un pochino, mi fanno male i piedi" gli dico facendo una smorfia
"Andiamo a fare un po' di spesa e poi ci riposiamo". Compriamo il necessario e poi finalmente torniamo a casa.
Stavo già iniziando a sbadigliare. Philip prepara un po' di pasta e mi aiuta a mangiare. Mi sto addormentando sulla sedia
"Gemma finisci il piatto e poi andiamo a dormire" avvicina la forchetta ma scuoto la testa
"Non mi va più" dissi allontando il piatto
"Finisci tutto non farmelo ripetere"
"No non mi va"
Mi fa alzare e mi da due sculaccioni abbastanza forti.  Trattengo le lacrime e abbasso la testa
"Lo sai che devi mangiare tutto, basta capricci" dice arrabbiato. Finalmente andiamo a dormire, sono stanchissima e non vedevo l'ora di andare alla festa. Il giorno dopo giriamo ancora per Roma e prendiamo anche la metro. Non ci sonoo mai salita e mi sembra un'invenzione fantastica. Pranziamo fuori e mangio la migliore carbonara della mia vita, anche se èla prima ma già so che non ne potrò mangiare di migliori. Nel pomeriggio invece torniamo a casa per prepararci. Mi infilo il vestito e mi osservo allo specchio. Non credo a quello che vedo, non posso essere io. Sono  abituata a vedermi con pigiami rosa, tutine e pannolini. Non che non mi piaccia ma anche questa versione mi soddisfa. Il vestito mi sta perfettamente. È lungo, fucsia con degli swarosky sul corpetto. Indosso i tacchi anche se avrei preferito delle scarpe basse ma non avrei potuto indossarle con questo vestito e vado in soggiorno. Daddy è già pronto e quando mi vedee rimane a fissarmi. Mi sento un po' a disagio e penso di non piacergli.
"Pp-osso cc-ambiarmi ss-e non tt-i piace" dico insicura. Mi viene in contro sorridendomi
"Sei bellissima Gemma" dice baciandomi una guancia. Quando arriviamo al castello rimango a bocca aperta, sembrava proprio quello dei cartoni. È illuminato da delle luci soffuse e c'era un sacco di gente elegante. Mangiamo moltissime cose buone e Daddy mi lascia prendere quello che volevo spiegandomi i piatti più complessi. Cinque minuti prima che scatti  la mezzanotte ci riuniamo tutti sulla terrazza. Il conto alla rovescia inizia mentre io e Daddy siamo abbracciati. Quando scocca la mezzanotte mi giro per ringraziarlo di questa bellissima serata e lui mi bacia. Rimango un attimo sorpresa e poi ricambio. Non so dire se lo volevo gia da tempo o se è stata una sorpresa ma quel bacio è bellissimo. Non ho mai dato un bacio a nessuno ma non vorrei staccarmi da quelle labbra così morbide.

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora