Capitolo 2

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Dopo quella serata trascorsa in quel locale pieno di gente e anche un po' brille, io e Isabelle tornammo all'Istituto.
-Izzy è stata una bella serata ma ora ho bisogno di una lunga dormita per smaltire l'alcool- dissi io sbandando un po'.
-Ti capisco. Ci vediamo domani mattina- rispose lei accennando un sorriso.
Tornai nella mia stanza e ad aspettarmi c'era il mio amato letto. Mi ci fiondai sopra, ma il pensiero di dovermi struccare e cambiare mi fece alzare da quel paradiso, così andai in bagno e mi appoggiai con le braccia al bordo del lavandino. Le mie iridi erano un po' rosse per via della stanchezza così sciacquai la faccia e potei dormire. Finalmente.

Due bambine di quattro anni,
scioccate davanti al corpo della madre steso in una pozza di sangue.
Lei, insieme a sua sorella, con il suo peluche in mano, osservava la donna inerme ai suoi occhi. Davanti al corpo, in piedi c'era loro padre, con un coltello in mano sporco di sangue...non poteva credere. L'uomo di diresse verso di loro con gli occhi rossi ma due braccia possenti la presero, portandola via con loro non si sa dove.
Loro, dei piccoli esseri indifesi, si dimenavano tra quelle mani urlando e piangendo, sicure che qualcuno potesse sentirle ma nulla.
Erano state strappate via dalla loro famiglia, o almeno quello che restava di essa, erano state portate via da tutto quello che prima consideravano casa loro.
Erano cresciute con un uomo, che le aveva insegnato tutto quello che riguardava gli Shadowhunters ma non rivelò loro una cosa molto importante...
Per tutto questo tempo aveva vissuto con un blocco nella sua mente che pian piano sembra lasciarla...
Jade sentì delle voci nella sua testa, che la stavano facendo impazzire...ricordandole il suo passato, della morte di sua sorella, ciò che aveva vissuto e che non aveva mai avuto il coraggio di raccontare...Che cosa stava succedendo?? Chi era lei? Non lo sapeva, ma era intenta a scoprirlo...

Il giorno dopo al risveglio mi girava ancora un po' la testa, a causa dell'ultimo effetto dell'alcool.
-Buongiorno amica mia!- esclamò Izzy entrando in camera mia abbastanza allegra.
-Izzy sto ancora dormendo! L'alcool non è svanito del tutto- le spiegai io barcollando.
Mi preparai in fretta mettendomi la mia divisa da Shadowhunters e io e Isabelle scendemmo nella sala principale. Appena arrivammo, Jace e Alec vennero verso di noi con una faccia non molto felice.
-Dove siete state ieri sera?- chiese duro Alec.
-Buongiorno anche a te- lo stuzzicai io.
-Non essere ridicola, ieri sera c'è stato un altro attacco demone e voi due eravate chissà dove!- esclamò il moro roteando gli occhi.
-Calmati fratellone, abbiamo fatto un'uscita tra ragazze. Volevo distrarci un po' dal lavoro- rispose Izzy guardandolo negli occhi e lui ricambiò lo sguardo, duro e severo come sempre.
-Le distrazioni sono pericolose per il nostro lavoro e questo voi dovreste saperlo- appuntò lui senza distogliere lo sguardo dalla sorella.
-Beh Alec, se non sai divertirti non è colpa nostra- disse Isabelle sorridendo e accentuando la freddezza con cui lo guardava. Il moro aprì la bocca come per dire qualcosa ma venne subito interrotto.
-Ascoltate ragazzi, basta litigare e concentriamoci sul demone- disse Jace placando i due fratelli e dopo due secondi tornò tutto alla normalità.
-Avete notizie dell'attacco? Del demone?- chiesi io.
-sappiamo solo che si tratta di un demone superiore, non sappiamo altro- rispose Alec.
A sentire quella frase mi irrigidii. Mi ricordai di tutto per un instante, di mio padre con gli occhi rossi e di mia madre. Isabelle sembrò accorgersene.
-Jade tutto bene?- chiese mettendomi una mano sulla spalla.
-Si si tutto bene- risposi sollevando lo sguardo sulla mora -è ora di indagare-

FIGLIA DEL NEMICO: L'inizio // Alec Lightwood Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora