Capitolo 11

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-La coppa non c'è...- ripetei.
In effetti mi sembrava troppo facile.
Ad un certo punto sentimmo qualcosa passare tra i cespugli. Preparai i pugnali pronta ad attaccare. Qualunque cosa fosse, sarebbe stata fatta fuori.
Quel qualcosa si faceva strana tra i cespugli,venendo sempre di più verso di noi fino a quando la figura non si materializzò davanti a noi. Era una ragazza, magra con i capelli rossi e mossi che le contornavano il viso. I suoi occhi verdi guizzavano da una parte all'altra osservandoci ad uno ad uno.
-Chi sei?- le chiese Alec puntandole una freccia contro.
-Tranquilli ragazzi sono solo venuta a controllare che fosse tutto apposto. Ho sentito dei rumori e siccome abito qua affianco sono venuta a vedere. Mi chiamo Clary Fray- si presentò la ragazza sicura di se. Il moro non aveva smesso di puntarle la freccia.
-Alec metti giù la freccia- gli disse Jace facendogli segno con la mano e lui obbedì.
-Come fai a vederci?- le chiese il biondo avvicinandosi a lei.
-Perché non dovrei vedervi? Siete ragazzi comuni al di fuori di tutti i tatuaggi e le armi che avete. Giusto?- rispose lei un po' confusa. Io e gli altri ci guardammo complici. Spezzai il silenzio avvicinandomi alla ragazza.
-Tu hai la vista- le dissi. Clary sembrava ancora più confusa.
-Tu saresti?- mi chiese squadrandomi dall'alto verso il basso.
-Sono Jade Anderson, Cacciatrice di demoni, piacere- risposi io accennando un sorriso e porgendole la mano e la rossa con riluttanza la strinse.
-Ok ora dobbiamo capire come fa a vederci e soprattutto chi è- disse Alec.
-Bene vieni con noi- le disse Isabelle facendole segno di seguirci.
-Izzy sei pazza? Un'altra mondana all'Istituto? Dopo questo ci cacceranno- la rimproverò il fratello.
-Alec sta calmo, lei può vederci ed è un segno- gli e rispose la mora.
-Ok allora voi tu porti Clary all'istituto mentre io Jace e Jade continuiamo a cercare- ordinò Alec e la sorella annuii prendendo la mano di Clary.
-Izzy, per favore controlla Michelle e Kaycee, assicurati che stiano bene- le chiesi io e la ragazza annuì di nuovo voltandosi insieme alla rossa.

-Quella ragazza è sospetta, se fosse un'alleata del demone?- disse Jace camminando a passo svelto affianco al suo parabatai.
-Non dire sciocchezze, hai visto come ha reagito quando ci ha visti?- gli risposi dal canto mio.
-Si ma resta sospetta. È comunque una mondana- Alec sembrava essersi innervosito.
-Perché non sopporti i mondani? Sono persone come noi!- lo rimbeccai provocandolo. Lui nervoso si girò verso di me e ci trovammo viso contro viso.
-Perché i mondani non hanno l'autorizzazione per entrare nell'Istituto e se le tue amichette vengono scoperte allora saremo nei guai- rispose lui ricominciando a camminare.

CLARY'S POV
-ok, tu in questo momento tu non devi fare assolutamente nulla, stai qui e non fare niente. Se mi vedono con te sarò nei guai fino al collo- mi disse quella strana ragazza affianco a me.
-Ehi aspetta. Prima di impartirmi ordini dimmi almeno i tuo nome- le dissi io fermandomi di scatto e la ragazza si girò sorridendomi.
-Mi chiamo Isabelle Lightwood, Cacciatrice, parabatai di Jade- si presentò porgendomi la mano. Era parecchio bizzarra.
-Lasciamelo dire ma sei parecchio strana- le dissi riprendendo a camminare al suo fianco.
-Nah non ti preoccupare, me lo dicono in molti. Perfino Jade me lo ha detto la prima volta che mi ha vista- mi rispose con nonchalance.
-A proposito di Jade, che cosa siete voi due? Hai detto una strana parola, una che iniziava con la p- le chiesi confusa.
-parabatai, si. È un legame che ci lega da Shadowhunters, più forte dell'amicizia e dell'amore. Siamo destinate a combattere insieme fino alla nostra morte, siamo legate per tutta la vita, proprio come Alec e Jace- mi spiegò come se fosse una cosa normalissima. In fondo per lei lo era, ma io ero affascinata da quello che mi aveva detto. Mi piacerebbe avere un'amica che restasse al mio fianco per sempre.
-Wow, fantastico- le risposi io incantata.
-Già, la cerimonia parabatai è unica nel suo genere. Lei o lui è unico nel suo genere- disse sorridendomi. Mentre camminavamo, senza neanche accorgermene, eravamo arrivate davanti alla chiesa abbandonata di Los Angeles, solo che era...diversa. Un'immenso portone si trovava davanti a noi, ma non entrammo da lì, piuttosto fa una porta sul retro.
-Ok, entriamo da qui e non farti vedere. Devo fare alcune ricerche. Mi dici il nome di tua madre?- mi chiese la mora.
-Oh ehm...si chiama Jocelyn, Jocelyn Fairchild- risposi e vidi l'espressione sulla sua faccia stupita.
-Cosa c'è?- le chiesi.
-Ho già sentito questo nome...tua madre era una Cacciatrice-

FIGLIA DEL NEMICO: L'inizio // Alec Lightwood Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora