Capitolo 16

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CLARY'S POV:
-Sul serio vuoi allenarti adesso?- chiesi a mia sorella mentre ci dirigevamo verso la sala d'addestramento.
-Allenarsi è importante...dobbiamo essere pronte per affrontare nostro padre- rispose lei prendendo un bastone che mi lanciò.
Con molta sicurezza ne prese un altro e venne verso di me. Io ero immobile fino a quando lei non mi colpì con il bastone ma riuscii a parare il colpo.
Cominciò una vera e propria lotta.
Con la sua stessa sicurezza la colpii di nuovo ma questa volta mi fece cadere a terra facendomi lo sgambetto.
-Lavora più sulle gambe- mi disse porgendomi la mano per rialzarmi. Ricominciammo ad allenarci e devo dire che me la cavavo, più o meno.
-Brava sorella, devi solo allenarti di più- disse rivolgendomi un sorriso -va a cambiarti- e io seguii il suo consiglio.

JADE'S POV:
Finalmente era finito l'allenamento e Isabelle corse verso di me con una faccia preoccupata.
-Jade corri di là...Jace è stato rapito- disse preoccupata.
-Che cosa!?- chiesi stupita una volta arrivata nella sala.
-Già...vampiri- disse Alec abbassando lo sguardo.
-Maledetti!- esclamai.
-Lo useranno come riscatto se Clary non rivela dove si trova la Coppa...- continuò il moro puntando lo sguardo su mia sorella.
-Alec posso aiutare- disse lei.
-No! Se lui è in pericolo è solo per colpa tua!- urlò lui rivolto alla rossa.
-Alec calmati...- cercò di placarlo la sorella.
-Tu qui sei entrata per caso e non dovresti nemmeno esserci! Fai finta di sapere dove non si trova la Coppa invece lo sia benissimo...vuoi solo ingannarci io lo sapevo!- sbottò.
-LEI NON HA COLPE! È MIA SORELLA ED È IMPORTANTE TANTO QUANTO NOI!- ribattei cominciando ad infuriarmi.
-Ti ricordo che lei è una mondana ed è cresciuta come una di essi! Lei non è niente!- urlò l'hai ancora più arrabbiato.
-ALEC BASTA!- lo placò la sorella e lui innervosito se ne andò.
-Ci parlo io- disse Isabelle raggiungendolo.

In fretta mi misi di fronte a mia sorella con le mani sulle sue spalle.
-Clary non lo ascoltare...non sa quello che dice è soltanto stressato- cercai di calmarla.
-No...lui ha ragione...io sono una mondana. Non sono una di voi! Non ho addestramento, non ho rune, no ho niente!- esclamò lei piangendo.
-Non dire così! Lo potrai diventare. Tu sei più forte di quello che pensi...- insistetti -Hai dovuto affrontare tanto è questo ti rende forte e ti da orgoglio- lei sembrò calmarsi...
-Quello che ha detto Alec non lo pensa nessuno di noi, ne io, me Isabelle, ne Jace e nemmeno lui. Guardami negli occhi- dissi e i suoi incrociarono i miei. Le presi le mani e gliele strinsi...i suoi occhi verdi diventarono rossi, segno che eravamo uguali e si calmò sorridendo.
-Grazie Jade- disse abbracciandomi.
Dopo la morte di Grace lei e Isabelle erano le uniche sorelle che mi rimanevano...non avevo nessun altro a parte loro.

FIGLIA DEL NEMICO: L'inizio // Alec Lightwood Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora