Capitolo 35

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La Città di Alicante era splendida ma aveva un che di inquietante...il palazzo si ergeva possente davanti a noi in tutta la sua bellezza...

Imogen era nel suo ufficio, abbastanza stupita nel vederci.
-Quattro Shadowhunters è uno stregone...direi che è un piacere vedervi ma dato che siete venuti qui senza nessun preavviso deve trattarsi di qualcosa di molto importante- disse la donna facendo avanti e dietro dalla sua scrivania. I grandi orecchini dorati pendevano dai suoi lobi mentre camminava.
-Infatti lo è...Alec è stato posseduto. Dal demone superiore Asmodeus- spiegò Jace.
-Cosa!? Com'è successo?- chiese Imogen stupita.
-Non lo sappiamo- prese parola Clary.
-Sapete che cosa accade se il Clave lo venisse a sapere? C'è un mandato di condanna-
-Per questo ci siamo rivolti a te, nonna. Sappiamo per certo di poter contare su di te- disse Jace.
-Che cosa racconterò al Console Penhallow?- disse l'inquisitrice guardandoci seria.
-Nulla se non lo verrà a sapere...- concluse Clary. La donna la guardò. Nel suo sguardo c'era un misto di disapprovazione e confusione. Si vedeva che non era proprio convinta nel darvi la Configurazione, ma in fondo doveva.
-Seguitemi- disse infine spezzando il silenzio. Ci guidò verso una stanza piena di armi, stupenda in tutte le sue forme e dimensioni.
-Non me ne intendo molto di armi, ma so per certo che queste devono essere molto potenti...- commentò Magnus esaminandole ad uno ad uno le spade e gli archi appesi alla parete.
-Dici bene stregone...in questa sala sono presenti tutte le armi utilizzate anche dagli Shadowhunters più antichi- spiegò Imogen accennando un sorriso.
-La capsula in cui è contenuta la Configurazione Malacai può essere aperta solo con un'impronta del pollice- disse avvicinandosi una specie di scrigno. Quest'ultimo si aprì al suo tocco rivelando quattro spade con sopra incise il simbolo Angelico.
-Ma è meraviglioso...- commentò Clary guardando le spade.
-Prendete pure- ci autorizzò l'inquisitrice. Afferrai la spada e mi sentii stranamente potente ad averla tra le mie mani.
Uscimmo dalla sala e qualche corridoio più in là incontrammo il Console Penhallow.
-L'occhio al mirino del Clave...- commentò.
-L'Inquisitrice Herondale ci stava mostrando alcune armi...- spiegò Clary.
-Per poter migliorare le missioni a Los Angeles- concluse Isabelle con un mezzo sorriso.
-Splendida idea. Ho qualche minuto libero, posso unirmi a voi?- commentò Il Console con un'espressione seria in volto.
-In realtà, Console non c'è n'è bisogno...ho tutto sotto controllo- spiegò Imogen guadagnandosi un'occhiata confusa da parte della donna.
-Va bene- concluse Penhallow per poi voltarsi di spalle a noi.
-Grazie mille Inquisitrice Herondale- la ringraziai io e la donna fece un gesto con il capo.
-Se questo vorrà dire fermare la minaccia di Asmodeus, allora fate pure- concluse.
Ora avevamo tutto quello che ci serviva e ora non ci sarebbe più sfuggito...

ALEC'S POV:
-Mio gufo...ho un'altra missione per te...- annunciò il demone superiore -dovrai recarti ad Alicante per disseppellire il corpo di mia moglie...Jocelyn- spiegò.
Jocelyn...la madre di Jade...
-È un altro tassello importante della procedura, serve il suo sangue per riportare indietro mia figlia- disse rivolgendosi alla teca. Dentro essa di mostrava la figura di una ragazza dai capelli biondi molto simile a Jade, quasi uguale. Era inerme, immobile nella sua posizione priva di sensi. D'istinto toccai il vetro della teca e sentii come una scossa di energia attraversarmi la mano.
-Non ti conviene toccarla...è presente una forte quantità di energia demoniaca al suo interno- spiegò il demone ancora di spalle a me.
-Ora va,  hai una missione da portare a termine- concluse e io lasciai la stanza.

JACE'S POV:
Riuscivo a percepire Alec, non era molto lontano da qui.
-Di qua- dissi rivolgendomi agli altri indicando la strada per il cimitero. Sentivo il mio legame rafforzarsi e diventare più forte mentre camminavamo in quella direzione.
Il cimitero era buio, illuminatosi oli da pochissimi lampioni. Clary estrasse la sua stregaluce e illuminò quell'oscurità davanti a noi.
Sentimmo dei rumori, di scavo.
-Alec!- urlai camminando nella sua direzione.
Lui non disse nulla, ma lasciò la pala e camminò nella mia direzione. Avevo la spada stretta nella mano.
-Adesso!- urlai. Conficcammo le spade nel terreno e davanti a noi si eresse una specie di muro blu con Alec intrappolato al suo interno.
-Ha funzionato...- commentò Isabelle risollevandosi.
-Che cosa avete fatto!?-
In lontananza si sentirono dei passi.
-Magnus! Portaci nel tuo loft, ora!- gridò Clary rivolta allo stregone. Lui obbedì e un secondo dopo ci trovammo nel suo appartamento.
Almeno avevano Alec, ma sapevamo che Asmodeus sarebbe venuto a riprenderlo ma glielo avremo impedito. Almeno speravo...

FIGLIA DEL NEMICO: L'inizio // Alec Lightwood Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora