Capitolo 33

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-Ho un dubbio che mi attanaglia da giorni- disse d'un tratto Clary e i nostri sguardi si posarono su di lei. -Se i miei genitori non sono i tuoi, allora i miei chi sono?- concluse. Noi ci guardammo confusi.
-Non hai foto che mostrano loro?- le chiese Isabelle.
-Beh, mia madre ehm...tua madre ha bruciato tutto- rispose rivolgendosi a me.
-Forse Magnus sa qualcosa, oppure la regina Seelie- ipotizzò Izzy.
-No!- Alec si alzò di scatto senza nessun apparente motivo. -Non andrete dalla regina o da Magnus...ci andrò io- disse nervoso. Clary si alzò anche lei.
-Perché? Riguarda me non te- ribatté dura.
-Ho già detto che vado io, non si discute- concluse lui uscendo dalla sala.
-Ci parlo io- ci rassicurò Jace seguendolo.
Era strano...Alec non si era mai comportato così...deve esserci qualcosa sotto...
Una fitta alla testa mi attraversò, talmente tanto dolorosa da farmi piegare in due. Non era la prima volta che capitava, ma era più forte...vuol dire che era vicinissimo...
Urlavo dal dolore come se la testa mi stesse esplodendo e vedevo la runa parabatai illuminarsi.
-Jade!- urlò Isabelle in preda al panico venendo verso di me. Estrasse il suo stilo e lo passò sulla mia runa di guarigione. Il dolore si alleviò ma non passò subito.
-Isabel, lui sta cercando di controllarmi...vuole prendere possesso di me...- spiegai alzandomi lentamente.
-Il tuo marchio...- commentò esaminandolo. -È rosso fuoco-
-Già...non è buon segno...stiamo in allerta, non possiamo sapere cosa accadrà- conclusi.

JACE'S POV:
-Alec che cavolo ti è preso!?- gli chiesi seguendolo e gli bloccai il braccio facendolo girare verso di me. Ciò che vidi mi fece raggelare...mi avvinghiò il collo con la mano e mi sbatté al muro.
-Sei debole Jace, non pensavo fossi così- ghignò guardandomi dritto negli occhi.
-Lascia andare Alec!- gli urlai.
-mmm, no il corpo di questo Shadowhunter è sicuro e forte...ha delle abilità incredibili- disse compiacendosi. Mi buttò a terra e lui sopra di me.
-Tutte quelle volte in cui ti sei sentito forte e possente...in realtà non lo eri...ti abbiamo preso con noi solo perché ci faceva pena vederti in quelle condizioni, ma la verità è che non ti abbiamo mai voluto!- urlò e mi diede un pugno sulla guancia. Quando stava per darmene un altro, io bloccai la sua mossa.
-Sarai pur un demone superiore, ma conosco i punti deboli di Alec- dissi e lo colpì dritto alla pancia. Ma non fu una grande mossa...mi prese di nuovo la maglia e mi sbatté con violenza al muro.
-Ora se mi vuoi scusare, ho una figlia da resuscitare- disse. -Non impedirò che voi Shadowhunters mi fermiate di nuovo...- mormorò prima di andarsene. Avevo la vista offuscata e la sua figura si faceva sempre più sfocata man mano che si allontanava...poi il buio.

FIGLIA DEL NEMICO: L'inizio // Alec Lightwood Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora