Capitolo 14

2.4K 74 0
                                    

Decisi di andare a cercare Alec per parlare del suo comportamento e lo trovai di fronte al lago a fissare l'acqua che rifletteva la luna piena in cielo.
-Alec- lo chiamai avvicinandomi a lui.
-Cosa vuoi- mi rispose brusco.
-Voglio solo parlare- risposi con freddezza.
-Di cosa vuoi parlare- chiese con le braccia incrociate e lo sguardo fisso sullo specchio d'acqua di fronte a noi. Un leggero venticello mi rinfrescava il viso.
-Perché ti sei comportato così prima?- chiesi.
-Perché era un inganno, me lo sentivo- rispose.
-Ne sei sicuro? Abbiamo visto quell'immagine- insistetti io e Alec chiuse gli occhi, lasciando che alcune lacrime gli rigassero il viso.
Non lo avevo mai visto così...così fragile. Sembrava che in quel momento si fosse tolto per un instante la mascherina dello Shadowhunter perfetto, rivelandosi. Si girò verso di me e aprì gli occhi fissando i miei. I suoi, verdi erano coperti da un leggero strato di lucido e sorrise.
-Si Jade, era un inganno- disse mettendo una mano sulla mia guancia. Non disse altro. Rimanemmo in silenzio ad osservare il lago. Era un panorama stupendo...l'acqua cristallina venata di blu rifletteva la luna e le collane intono a noi. Il cielo era sereno e le stelle si illuminavano creando costellazioni; sembrava essere in un paesaggio incantato.
La mia attenzione fu però catturata da qualcosa che si muoveva nell'acqua e mi avvicinai meglio per osservare ma non vidi nulla. Per poco non caddi in acqua ma Alec prontamente mi prese. Per un secondo mi ritrovai di nuovo persa nei suoi occhi. Sarei rimasta per sempre in quella posizione...ma una parte di me diceva che dovevo staccarmi è così fu.
-Che cosa hai visto?- mi chiese ricomponendosi.
-Non ho idea di cosa possa essere, ma non importa, forse è stata solo una mia impressione- risposi -Comunque, che cosa intendevi con inganno?- gli chiesi.
-Quello che intendevo, la regina voleva sapere chi amassimo, ma non volevo che lo scoprissero- pronunciò queste parole con un tono più dolce, come se in quel momento non fosse più lo stesso Alec di tutti i giorni, il ragazzo freddo e distaccato da tutto e tutti.
Ci fu un lungo silenzio, interrotto ad un certo punto da un rumore nell'acqua.
-Che cosa è stato?- chiese allarmato il moro mettendo una mano sull'arco.
-Non lo so- risposi io tenendo la mano sul pugnale. Una figura bianca femminile si materializzò davanti ai nostri occhi.
-Jade- disse la figura.
-Mamma?- mormorai abbassando la guardia.
-Vedo che già trovato Clary...lei è molto importante nella vostra missione, lei sa dov'è la Coppa- spiegò con due movimenti leggeri delle mani.
-Non puoi dircelo tu?- le chiesi un po' innervosita.
-No non posso- rispose affranta.
-Perché?-
-Perché non lo so. Clary è l'unica che sa dove si trova- disse prima di sparire così come era comparsa. Alec era confuso quanto me.
-Sei sicura che Clary lo sappia? Lei fino a poco fa non sapeva della nostra esistenza- disse il moro mettendomi una mano sulla spalla.
-Alec io sto impazzendo! Non riesco più a capire cosa bisogna fare! Quella ragazza è entrata nella nostra vita a caso e subito dopo scopro che è mia sorella! Non ce la faccio più!- sbottai.
Lui sembrava capirmi.
Mi mise l'altro braccio sulla spalla e mi avvicinò a sé abbracciandomi e io mi abbandonai al suo petto.
Era una strana sensazione...
Mi sentivo protetta...
era strano pensare che il ragazzo che più odiavo in vita mia mi facesse sentire così bene... 
Ci staccammo dall'abbraccio.
-Grazie Alec- fu solo quello che riuscii a dire.
Le sue labbra si contorsero in un sorriso che ricambiai prima di voltarmi di spalle per tornare indietro.

FIGLIA DEL NEMICO: L'inizio // Alec Lightwood Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora