Capitolo 17

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ISABELLE'S POV:
-Alec ma si può sapere che cosa ti è preso!?- gridai raggiungendolo.
-Isabelle lo sia anche tu che è solo un ostacolo...LEI NON È UNA DI NOI!- urlò di nuovo lui.
-Alec stai degenerando...capisco che sei preoccupato per Jace ma prendertela con Clary non ha senso!- dissi.
-È la figlia di Asmodeus...-
-ANCHE JADE LO È! Perché non te la sei presa con lei?- gli chiesi confusa e rimase in silenzio. Serrò la mascella e mi guardò malissimo, fulminandolo con lo sguardo. Quegli occhi dicevano tutto.
-Capisco...ti sei innamorato di lei...ecco perché- dissi con un sorriso misto a malinconia.
-No Isabelle non è vero...io la odio e lei mi odia- rispose lui...in fondo era mio fratello...gli volevo bene anche se a volte commetteva qualche cazzata.
Gli diedi una pacca sulla spalla.
-Alec io ti capisco...ma ora credo ti convenga andare a parlare con tutte e due oppure non ti aiuteranno a cercare Jace- dissi.
-Grazie Isabelle- lui sorrise e si allontanò.

JADE'S POV:
Dannazione! Dopo questo lo odiavo ancora di più.
Al suo pensiero e a quello che aveva fatto la rabbia mi ribolliva nelle vene.
Ero nella mia stanza insieme a Clary che osservava curiosa i miei disegni sulla scrivania.
-Ti piace disegnare?- mi chiese sorridendomi.
-Si, lo faccio da quando ero piccola e mi è servito come valvola di sfogo- spiegai avvicinandomi a lei. Aveva in mano un disegno di due bambine abbracciate fatto da me.
-Lei è Grace...nostra sorella- dissi con le lacrime agli occhi.
-Eri molto legata a lei?- mi chiese Clary mettendomi una mano sulla spalla.
-Si...ci siamo sempre spalleggiate, proprio come due parabatai- spiegai.
-Come è morta?- le lacrime scendevano a fiotti sulle guance.
-Io....io....è stata colpa mia....l'ho uccisa...- dissi piangendo.
-Come l'hai uccisa!?- disse lei allarmandosi.
-È- è stato un incidente...non sapevo delle mie capacità...non riesco ancora a perdonarmelo...- ormai le lacrime avevano inondato il mio volto e non riuscivo più a smettere.
La porta bussò e Clary andò ad aprire.
-Cosa ci fai tu qui?- chiese a qualcuno sull'uscio irritata.
-Devo parlare con tutte e due. Fammi entrare- rispose la voce dura di Alec alle mie spalle.
-Che caso devi dirci? Sei venuto di nuovo per umiliarci? Perché se è per questo puoi anche andartene- sbottai io con gli occhi lucidi.
-Se solo mi lasciassi spiegare...- intervenne lui e io rimasi in silenzio per farlo parlare.
-Non sono bravo con le parole ma volevo scusarmi per quello che ho detto a te- disse rivolto a Clary.
-Wow, davvero non immaginavo di ricevere scuse da Alec Lightwood...in fondo com'è che dici? "I sentimenti offuscano il giudizio" giusto- lo stuzzicai ridendo.
-Bene, se non volete accettare le mie scuse allora ho sprecato solo tempo- rispose lui stizzito e uscì dalla porta senza neanche lasciarci il tempo di parlare.
-Dovremmo accettarle?- mi chiese Clary.
-Lo perdonerò quando saprà farsi perdonare- risposi -adesso andiamo...abbiamo uno Shadowhunter da salvare- dissi uscendo di fretta dalla porta seguita da mia sorella.

-Hotel Dumort...il covo dei Vampiri- annunciò Isabelle.
-Capito- annuimmo verso l'uscita dell'Istituto.
-Non così in fretta- ci disse Maryce davanti a noi. -dove credete di andare?-
-A cercare Jace...è stato rapito dai Vampiri- rispose brusco il moro.
-Voi non andrete da nessuna parte...avete già causato troppi danni soprattutto voi due, figlie di Asmodeus- sputò acida la donna.
Come aveva a sapere chi è da nostro padre?
-Credete che io non lo sappia? Credete che non lo sappia nessuno qui dentro chi siete? Povere illuse...le notizie circolano molto velocemente- disse ammiccando -Alec, Isabelle con me- ordinò ai suoi due figli e loro la seguirono lasciandoci li.

ISABELLE'S POV:
-Cosa succede madre?- chiesi entrando nel suo ufficio.
-Da quanto tempo sapevate di Jade?- chiese brusca.
-Da un po'- rispose mio fratello -sono stato il primo a saperlo- concluse.
-Bene...dovete stare lontani da loro due...- disse con tono freddo.
-non puoi chiederci una cosa del genere! Jade è la mia parabatai e tu sai quanto è importante per me-
-Devi scordarti di lei- ribatté impassibile lei.
-NON PUOI FARMI QUESTO! Il giuramento parabatai vale per tutta la vita...a me non importa chi è lei- urlai quasi piangendo.
-Voi non vi rendete conto della gravità della situazione...siete a contatto con le figlie di Asmodeus ed è per colpa loro se Jace è stato rapito...-
-Loro non sono come lui! Si sarebbero schierate dalla sua parte- urlai ancora più forte.
Alec era accanto a me ma non proferiva parola...ascoltò tutto in silenzio spostando lo sguardo da me e a mia madre.
-Non mi importa chi sono loro...lei è la mia parabatai e non la lascerò sola in questa battaglia- dissi decisa e mia madre non rispose, piuttosto si limitò ad uscire dalla stanza impettita.
-Le aiuteremo vero?- chiesi rivolto ad Alec. Lui sospirò e rilassò la schiena.
-Si, le aiuteremo-

FIGLIA DEL NEMICO: L'inizio // Alec Lightwood Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora