Capitolo 21

2.4K 80 0
                                    

Consiglio: questa parte leggetela con la canzone "War of Hearts" di Ruelle che vi ho lasciato nel media. Vi scrivo anche i punti in cui dovrete attivare la canzone per aumentare l'effetto della lettura😉❤️

ALEC'S POV:
Era arrivato il giorno...il mio matrimonio. Non so se ero pronto ma in fondo è stata una mia scelta ed era impossibile sfuggire a quello che mi stava capitando.
Una volta legato a Lydia non potevo tornare indietro. Eppure sentivo che non era stata la scelta giusta...
Ero in piedi davanti all'altare con indosso il mio completo bianco elegante e aspettavo la mia sposa. L'ansia cresceva in ogni momento, ma non potevo mostrarmi insicuro..."Alec Lightwood! Ricomponiti!" gridai a me stesso nella mente. A distrarmi dai miei pensieri fu la musica nunziale, che partì non appena dal portone entrò Lydia vestita da sposa. Marciava con eleganza e sicurezza lungo la navata con il suo bouquet di fiori in mano.
La donna si posizionò accanto a me. Il fratello Silente comincio la cerimonia.
(Inizio canzone)
-È arrivato il momento in cui Alec Lightwood e Lydia Branwell si uniranno nel sacro vincolo del matrimonio...una runa sulla mano, una runa sul cuore- annunciò il fratello Silente.
Lydia prese il suo stilo e immerse la punta sulla pietra di Adamantis.
Mi prese la mano e puntò lo stilo ma sentì la mia tensione.
Una parte di me continuava a ripetere che era la cosa giusta da fare, ma l'altra diceva di no. Lydia sembrò cogliere questa mia frustrazione e mi mise una mano sulla guancia.
-Lydia io non ce la faccio, pensavo fosse la cosa giusta ma non è così-
-Ti capisco...vai. Non c'è bisogno che mi spieghi, ti meriti di essere felice- concluse mettendomi una mano sulla spalla.

Quelle parole calmarono per un po' la tempesta dentro di me. Mi voltai verso gli invitati, con lo sguardo fisso sul mio obiettivo. Scesi lentamente lo scalino cominciando a camminare a passo svelto lungo la navata.
Mia madre venne verso di me e tentò di bloccarmi prendendomi per un braccio.
-Alec cosa stai facendo?- chiese arrabbiata.
-Basta- ribattei io liberandomi dalla sua presa. Mi diressi verso Jade, la presi delicatamente per il collo del vestito e la tirai a me baciandola, lì, davanti a tutti, sotto lo sguardo incuriosito degli invitati. Lei si irrigidì.
-Alec non dovresti...- disse ma le sue parole furono bloccate. Le misi una mano dietro la nuca e l'altra sul suo fianco.
-Zitta e baciami- risposi io senza lasciarla scappare e lei si rilassò. Quel momento finì e nella sala calò il silenzio.
Fu un bacio dolcissimo, che io aspettavo fin da troppo tempo e forse pure lei...
L'avevo sentita agitarsi appena le toccai il colletto del vestito, ma si era rilassata subito dopo.

Per me era come un sogno che si era realizzato...avere lei, tra le mie braccia, il giorno in cui il mio destino sarebbe cambiato per sempre, fu qualcosa di incredibilmente magico...
(Fine canzone)
Solo i sorrisi di Clary, Jace, Isabelle e Lydia mi confortarono.
-Non smetti mai di stupirmi Alec- disse lei sorridendo.
-Già...che cosa ho fatto- dissi abbassando lo sguardo. Isabelle ci corse incontro.
-Alec sono molto orgogliosa di te- si complimentò mia sorella e io non potei fare a meno di sorridere. Anche Clary ci raggiunse.
-Oh wow ragazzi, siete come un un film che ho visto. Lui innamorato di lei ma lei non ricambiava e quindi patapoof è successo un casino e...- parlò facendoci scappare una risata.
-ok Clary abbiamo capito hahaha- la placò Jade ridendo.
Da lontano scorsi lo sguardo infuriato di mia madre che si girò e se andò.

JACE'S POV:
Mi avvicinai a Lydia per parlarle.
-Lydia, quello che hai fatto per Alec era...-
-è stata solo la scelta giusta- rispose lei.
-che cosa hai intenzione di fare?- chiesi.
-tornerò ad Idris e continuerò a lavorare- rispose lei rassegnata. Poi rivolse uno sguardo a Jade e Alec.
-dai a loro i miei più sinceri auguri- disse lei accennando un sorriso.
-Certo- risposi io sicuro e lei se ne andò.

JADE'S POV:
Ero nella sala principale dell'Istituto con Alec mentre osservavo qualcosa ad uno schermo, quando si avvicinò Maryce arrabbiata rivolgendosi al figlio. Io con la coda dell'occhio osservavo la scena.
-Si può sapere che cosa hai fatto?- sbraitò lei
-questo matrimonio è stata una tua scelta! E stasera ci hai umiliato davanti ai membri più importanti del Clave. Io non ti riconosco più. Sei cambiato-
-Sono sempre la stessa persona, solo che ora non devo più nascondere i miei sentimenti- ribatté lui con la mascella serrata e la faccia seria.

-Hai frantumato l'unica possibilità che avevamo di far recuperare onore alla nostra famiglia!
Tutto questo per la figlia di Asmodeus!- concluse e se andò via più infuriata che mai.
Sapevo di non essere ben accetta adesso dalla famiglia Lightwood e la cosa mi turbava un po'. Ma non importava. In fondo Alec aveva fatto tutto questo per me, perché mi amava. E io non potevo fare altro che ricambiare anche se ci eravamo sempre odiati.

Tornai nella mia stanza e mi cambiai, mettendomi il pigiama e struccandomi, quando sentii bussare alla porta.
-Avanti!- gridai e la porta si aprì mostrando una figura alta e dai capelli neri di fronte a me. Era Alec, tremendamente bello anche in pigiama.
-Jade volevo parlarti- disse lui serio.
-Certo dimmi- risposi andandomi a sedere sul letto.
-Riguarda mia madre...mi dispiace per come si è comportata- parlò abbassando lo sguardo.
-Non ti preoccupare, non devi scusarti. Dalle solo il tempo di elaborare la cosa- lo rassicurai io. Sospirai.
-Alec ora voglio dirti io una cosa-
-Ti ascolto- venendosi a sedere accanto a me.
-io, io ho paura. Ora che tutti sanno chi sono, chi è mio padre, ho paura di metterti in pericolo se stai con me- spiegai.
-Tu non ti devi preoccupare- rispose accarezzandomi i capelli.
-Non mi importa chi sei. Non mi importa del tuo passato e non mi importa di ciò che succederà! Io ti amo e andrò contro tutto e tutti pur di stare con te!- pronunciò queste frasi con un tono deciso e sicuro.
Sembrava convinto.
Sembrava consapevole di ciò a cui andava incontro. Sembrava consapevole del pericolo a cui lo avrei esposto. Ma in fondo era quello che voleva. E non glielo avrei negato.

FIGLIA DEL NEMICO: L'inizio // Alec Lightwood Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora