Capitolo 30

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Quella vasca da bagno era più potente di qualsiasi runa di guarigione e solo lei poteva regalarmi quelle sensazioni.
Uscì dalla vasca dopo essermi rilassata completamente e lavato via tutta la sporcizia. Finalmente dopo un sacco di tempo mi sentivo pulita.
Andai in camera mia per prendere i vestiti e mi misi un semplice completo composto da jeans neri e un top rosso, con ai piedi un paio di stivaletti con un po' di tacco.
-Ehy Jade sei pronta?- mi chiese Isabelle entrando in camera.
-Si sono pronta- risposi avvicinandomi a lei.
Ero nervosa e non sapevo nemmeno io perché, ma insieme uscimmo dalla stanza per incontrare gli altri.
-Strano che Alec abbia voluto organizzare un'uscita, lui non è il tipo da queste cose- esordii guardando la mia parabatai.
-Già, ma da quando ha saputo che saresti tornata è andato fuori di testa in senso positivo- spiegò lei sorridendo - è pazzo di te-
-L'avevo capito haha- la schernii sorridendo.
-Non è mai stato cosi affiatato da una ragazza da quando si è lasciato con Magnus-
-Stava con Magnus!?- esclamai stupita.
-Si, ma non ha voluto parlarne perché gli fa un po' male tornare a pensare a quella relazione-
-Capisco...come mai si sono lasciati?-
-Non ne ho idea, problemi di coppia. Ma tranquilla, ora è tutto tuo- concluse lei dandomi una leggera gomitata sul fianco sorridendo.
Era strano pensare che Alec fosse stato con Magnus, non me ne avevano mai parlato.

Mentre parlavamo non mi ero nemmeno resa conto di aver raggiunto gli altri. 
-Secondo voi con vostra madre che mi tiene sott'occhio potrò uscire?- chiesi rivolgendomi ai tre Lightwood.
-Credo di si, sa che sei con noi- mi rassicurò Jace e le sue parole mi confettarono un po'.
-Bene, prendete le vostre armi e andiamo. Non sappiamo cosa possiamo trovarci di fronte- disse il moro prendendo il suo arco.
Io presi i miei pugnali che nascosi negli stivali e la mia amata spada.
-Allora, dove si va?- chiese Clary emozionata.
-Nel locale dove siete state Voi quella sera dell'attacco. Sembra interessante- annunciò Jace sorridendo e io e le altre ragazze ci guardammo compiaciute.

Il locale era strapieno come al solito. Ci dividemmo e non so per quale motivo mi trovai con Jace.
-Perché ci siamo divisi?- chiesi.
-Non lo so, questo locale è stata pieno ed impossibile non perdersi- rispose.
-Bene, allora facciamo attenzione- dissi io.
Con Jace c'era una strana tensione e non so perché con lui non mi sentivo a mio agio.
Sembrava che lui fosse vagamente interessato a me, ma forse era solo una mia impressione...
La conferma delle mie teorie la ottenni quando lui mi pres e i fianchi e avvicinò i nostri visi.
-Jace che cosa stai facendo?- gli chiesi stupita e lo allontanai da me spintonandolo -Alec è il tuo parabatai e non puoi tradirlo così-
-Oh non mi interessa...sei tu la ragazza che voglio- disse ghignando malizioso.
Non era Jace, non era lui.
-Beh, mi dispiace ma io con te non voglio avere nulla a che fare!- esclamai allontanandomi ma la sua presa intorno al mio polso mi bloccò.
-Guardami negli occhi. So che mi vuoi- insistette lui.
-Jace lasciami o farai una brutta fine. Se questo è uno  scherzo sappi che non è divertente- risposi io.
-Sai, so qualcosa che potrebbe spezzarti il cuore riguardo Alec- disse lui avvicinandosi.
-Senti Jace, non ho la minima intenzione di aggiungere altre rogne a quelle che abbiamo già quindi evita, grazie- ribattei io continuando a ballare.
-L'hai voluto tu- sentii pronunciare queste parole con un tono arrabbiato. Mi rigirai e vidi che aveva gli occhi neri, come quelli di un demone.
-Sei molto furba figlia di Asmodeo- disse Jace, o meglio, quello che si trovava nel suo corpo. Tirai fuori dallo stivale un pugnale e lo preparai nelle mie mani.
-Jade Anderson, figlia di Asmodeo...-
-Chi sei!?- urlai tenendo salda la presa sul pugnale.
-sono Azazel-

FIGLIA DEL NEMICO: L'inizio // Alec Lightwood Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora