Mikhail Theodore Ivanov, Villa Ivanov, New York.
Quella sera, dopo mangiato, decisi di schiarirmi le idee passeggiando lungo il perimetro della piscina. La tempesta con Ariel era passata, a dire il vero sembrava che la seduta con sua sorella l'avesse aiutata molto, ma ero più che sicuro che il problema non si sarebbe potuto risolvere nel giro di poco tempo: Ariel aveva bisogno di supporto, così come sua sorella, se non di più.
Mi stropicciai il volto con enfasi, prima di appoggiare i gomiti sulle ginocchia e fissare con insistenza la superficie d'acqua immota della piscina.
"Mik, cosa ci fai qui?"
Inclinai la testa di lato e osservai la flessuosa silhouette di Ariel avvicinarsi, così le sorrisi e con un gesto della mano la invitai ad avvicinarsi. Si accovacciò per terra tra le mie gambe ed appoggiai il mento sul suo capo rosso fuoco.
"Stavo pensando."
Guardai la luna e le stelle, indeciso se rivelarle la conclusione a cui fossi giunto.
"E cosa hai dedotto?" Con gentilezza intrecciò la mano alla mia e iniziò a giocherellare con l'anello di fidanzamento. "Se posso sapere."
"Puoi sapere qualunque cosa, Elle." Le reclinai il capo verso destra, per incontrare i suoi occhi nonostante l'oscurità e decisi di cancellare quella piccola linea che avevo posto tra noi due. L'ultima linea. "Non ci riesco," le rivelai. "Finché si tratta di sopportare il mio di dolore, qualsiasi esso sia, fisico o mentale, non mi interessa, ma se a provare dolore sei tu, non lo sopporto, Elle." Le presi il viso a coppa tra le mani e lei ci appoggiò sopra le proprie. "Non sono così coraggioso da affrontare la tua sofferenza." Deglutii e per la prima volta fui consapevole che la mia rivelazione fosse più di un ti amo, più di un ti voglio e più di un ti desidero. "Sei mia moglie, Elle, mi sei penetrata sotto la pelle dalla prima volta che ho incrociato il tuo sguardo quella maledetta mattina che sei entrata in casa e, blyad!, sei più di una semplice moglie." Mi avvicinai un pochino e le sfiorai le labbra. "Tu sei stata la mia benedizione." Ed Elle sorrise con così tanto amore, che credetti di non poter sostenere il suo sguardo. "Tu non conosci la mia storia, non hai mai chiesto, ma non per cattiveria, lo so. Hai sofferto tanto e sai cosa si prova quando decidono di estrapolarti con violenza dettagli che volevi rimanessero privati, ma è giunto il momento che tu sappia tutto di me, Elle. Così che io possa diventare per te tutto ciò che tu sei per me, moy tselitel."
E le raccontai ogni dettaglio dei miei diciotto anni, senza timore e senza vergogna: le raccontai di come la mafia governava i sentimenti, di come la mafia decideva il destino delle persone che vi facevano parte, di come mia madre aveva dovuto sposare il grande Ivanov senior per garantire un'alleanza.
Mi soffermai sulla depressione e i gesti estremi che non avrebbe mai dovuto provare sui propri figli e alla brutalità di mio padre; a come, vergognatosi del suo stato mentale, l'avesse incarcerata all'interno di quel maledetto posto di marmo e di come Dimitri avesse fatto da genitore, fratello e maestro. Le parlai anche dell'alleanza con i Tagliagole e di Maria Maddalena; parlai così tanto che per poco non mi si seccò la lingua.
Le narrai di tutti i battibecchi, di Polina e di come Maria avesse deciso coraggiosamente di consegnarsi nelle mani del proprio carnefice per salvarmi. Per salvare me, lo stupido bastardo che a stento le avevo rivolto la parola. Ma poi fu il turno del piano strepitoso di Maria, della villa italiana che era saltata in aria in un sol colpo, della libertà del figlio di mio fratello.
La feci anche ridere, nel momento in cui le descrissi accuratamente lo stupore che dipinse il volto di Dimitri in aeroporto, quando sua moglie le annunciò dell'esistenza di quel batuffolino. Con spensieratezza passai in rassegna i vari ricordi, fino all'epilogo di Andrej al Rosemary.
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Malizia |THE NY RUSSIAN MAFIA #3
Romance[COMPLETAMENTE REVISIONATA✨] * si consiglia la lettura del primo e del secondo libro* Ariel Audrey Rose. Diciotto anni. Un segreto. Una vita sofferente ed una sorella da riscoprire.