31 || 𝐒𝐎𝐅𝐅𝐈𝐓𝐓𝐀

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Era passata una settimana esatta da quel bacio, settimana in cui Harry aveva cercato in tutti i modi di farmi saltare le lezioni -senza riuscirci- ed ora era di nuovo Sabato

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Era passata una settimana esatta da quel bacio, settimana in cui Harry aveva cercato in tutti i modi di farmi saltare le lezioni -senza riuscirci- ed ora era di nuovo Sabato.
Non avevamo chiarito niente riguardo quello che successe ad Halloween, non avevamo chiarito proprio la nostra situazione, in realtà. Harry mi aveva chiesto di mettere in ordine la soffitta dopo che avevo proposto di crearci un piccolo spazio per lui. "Potresti farci un piccolo angolo con la musica" avevo dichiarato, e lui sembrò essere d'accordo sin da subito. Judie quel Sabato avrebbe fatto venire Liam in camera nostra a causa dei dolori che quel determinato periodo del mese portava, mentre Niall e Louis avrebbero portato Zayn in città per farlo divertire un po', evitando che gli potesse venire una gobba a causa del troppo studio o del troppo disegno.

«Aiutami a mantenere la porta aperta» Harry borbottò mentre cercava di spingere il grosso materasso -appena comprato- nella casa. Mi concentrai a tenere l'equilibrio per fare spazio ad Harry quando una voce mi fece sobbalzare.

«Ma che diavolo sta succedendo?!» Louis piombò all'ingresso gettando le mani al cielo. La sua espressione era sconvolta mentre osservava Harry sforzarsi per arrivare a chiudere la porta alle sue spalle.

«Abbiamo deciso di rimodernare la soffitta» dichiarai fiera sotto gli occhi scettici di Louis.

«La soffitta? Quella che tipo non apriamo mai?» alzò un sopracciglio prima di incrociare le braccia al petto. Harry sbuffò una risata.

«Questo lo dici tu» cantilenò, dopo aver aggrappato di nuovo il materasso per continuare la sua traversata verso la fine del corridoio, dove avrebbe dovuto tirare giù la scala per salire in soffitta. Guardai Louis ancora con l'espressione confusa e gli diedi una pacca sulla spalla.

«Voi due non me la contate giusta» annunciò scuotendo la testa. Louis mi lasciò andare, ma seppi bene che prima o poi avrei dovuto affrontare l'argomento 'Harry' con lui. Avrei dovuto guardare in faccia la realtà e annunciare quanto io mi stessi lentamente innamorando di lui.

Lasciai cadere la conversazione con Louis e corsi verso Harry, che intanto aveva già portato su il materasso. Salii lentamente le scale, lamentandomi di esse e del fatto che servisse urgentemente una verniciata. Fui felice di trovare tutto pulito e ordinato, al contrario dell'ultima volta. Mi guardai intorno con aria sorpresa, finalmente a quel divano erano state cambiate le fodere, l'armadio ormai non c'era più, la polvere non rischiava di farmi morire di allergia.

«Ho fatto tutto in questa settimana, mentre tu seguivi le lezioni» annunciò fiero e, ancora una volta, mi chiesi perché lui non avesse seguito le lezioni. In realtà, feci per aprire la bocca ma lui mi precedette.

«Non salivo qua sopra insieme a te da quando...» si grattò la nuca imbarazzato, facendomi inclinare di poco la testa divertita. Alzai le sopracciglia, incitandolo a continuare «da quando ci siamo baciati, sì». Solo al sentire di quelle parole qualcosa dentro di me si contorse improvvisamente. Mi morsi di poco il labbro, l'aria iniziava a farsi inevitabilmente più pesante, così decisi di passare oltre.

𝐋𝐎𝐒𝐈𝐍𝐆 𝐆𝐀𝐌𝐄 || 𝐇.𝐒.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora