Capitolo 35

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Che Tonks fosse molto attiva lo sapevano tutti. Perciò non batterono ciglio quando la ragazza, eccitata persino più dei bambini, spiegò la sua idea. Sembrava così banale e invece li aveva entusiasmati tutti. Mancava poco a Natale eppure quella casa sembrava così spoglia in quel momento. Perfetta si, ma senza sembrare... Loro. Mancava qualcosa e quel qualcosa lo aveva trovato Tonks con la sua mente sia da ragazza che da donna.
Presto il grande soggiorno si trovò pieno di scatole, scatoloni, borse e vari sacchi. «James! Dove hai messo le palline?!» strillò Lily cercando nelle varie borse che occupavano tutto il salotto. Urlare era diventato obbligatorio dato che con tutte quelle urla e il rumore di scatoloni, decorazioni varie nessuno e nemmeno lei stessa avrebbe sentito. « Pensavo le avessi tu, Lily!» disse James mentre cercava di tirare fuori dal sacchetto, una ghirlanda. « E a cosa servirebbe?» chiese perplesso quando vide Sirius mettersela in testa. Harry si avvicinò ridendo «Non è così che si mette Sir! Devi metterla alla porta!» disse tra le risate e con un colpo di bachetta la ghirlanda finí appesa alla porta. James se la tolse velocemente, causando altre risate molto più isteriche e alte di quelle prima.  E James si beccò un'occhiataccia dalla sua dolcissima, da notare l'ironia persistente in lui, Lily. «Non si mangia quella, tesoro» disse dolcemente a Iris, la bellissima bambina già quasi di un anno. Aveva i capelli rossi chiaro e due penetranti occhi marroni-verdi. Il carattere era tutto e per tutto simile a quello del padre quindi non c'era da sorprendersi che era stata già nominata come futura malandrina della prossima generazione. Prima però veniva la generazione dei figli Potter e Weasley e perché no, anche Malfoy.

La casa, invasa di nuova allegria, continuava a essere invasa da urla e risate. «No, James... No, non va messa lì! Lascia fare a me» esclamò Sirius mettendo ancora più storto il rametto di vischio. Amava quella pianta perché gli aveva permesso di baciare Marlene per la prima volta. Da lì, dopo vari problemi si erano messi insieme per poi essere separati dalla questione Voldemort.

In cucina intanto Harry stava cucinando sotto i gorgogli contenti di Albus. Fino a cinque minuti prima c'era anche James Sirius ma li aveva lasciati soli, seguendo Teddy che lo aveva preso per mano aiutandolo. Aveva quasi tre anni e appoggiandosi fra loro si aiutavano a camminare.
Harry stava cucinando i biscotti che poi avrebbero decorato tutti i bambini della casa, e diverse torte alla zucca. Aveva suscitato ancora molte domande del perché cucinasse in maniera babbana dai nuovi arrivati ma aveva stroncato tutti i perché semplicemente dicendo che ci era abituato a cucinare così. Erano state comprate diverse bottiglie di burrobirra, succo di zucca acqua e molti dolci. Ma tanti dolci. 

Improvvisamente entró correndo James, impigliato nelle mille luci che in teoria dovevano essere attacate all'albero ancora spoglio se non per qualche pallina dorata in qualche ramo. Erano stati persino appesi i famosi pupazzi del cervo, cane e lupo. Harry sorrise alla fine che aveva fatto quello del topo. «Cos'hai combinato papà?» ridacchiò Harry « le luci vanno appese all'albero non sui capelli» e con un colpo di bacchetta lo liberò « Grazie figliolo. Comunque per precisare, sapevo dove vanno appese ma a quanto pare Sirius credeva che fosse più divertente metterle su di me e trasformarmi in un albero vivente tutto luminoso» poi si trasformò in cervo e ciò fece ridere come matti anche Lily, Sirius, Remus e Marlene. Ora le luci erano impigliate tra le maestose corna e la scena era buffa dal fatto che gli occhi rimanevano grandi e pieni di gentilezza mentre cercava di essere arrabbiato puntando alla carica su Sirius che, smettendo di ridere, si trasformò in cane e corse su per le scale abbaiando allegro.

Harry scosse dolcemente la testa e prese in braccio Albus. Sembrava quasi una necessità tenerlo in braccio o semplicemente guardarlo. Era una specie di trauma o ricordo il loro, ma erano sollevati che Albus, come si credeva, non avrebbe ricordato quel momento.

« Gin? Prendi tu Albus? Non lo voglio vicino al fuoco »  sorrise, solleticando la piccola pancia del bambino che gorgogliò felice. « Si certo, amore. Fai pure» si avvicinò la donna dai capelli rossi « Andiamo a decorare l'albero? Si, andiamo» disse facendo la solita vocina dolce. Insomma, tutto il contrario del tono che utilizzava quando era arrabbiata.

«Dovrebbe arrivare anche Draco, Astoria e Scorp!» urlò Harry per ricordare la moglie che annuì, risbucando dalla porta. Albus si mosse velocemente sentendo il nome del compagno di giochi. Scorpius era diventata una compagnia costante dato che veniva quasi ogni giorno a casa loro per giocare con i bambini dato che entrambi i genitori lavoravano e quindi rischiava di rimanere solo per tutto il giorno.

Dopo qualche secondo, per l'appunto, il camino, in salotto  iniziò a fare fiamme e presto la famiglia Malfoy uscì dal camino. «Draco!» salutò  Harry andando ad abbracciare il suo nuovo amico. «Harry! Che succede qui?» chiese dubbioso fissando il casino e il strabiliante albero mezzo decorato e ancora più perplesso il cervo con ancora le luci impigliate tra le corna. Lily si avvicinò al cervo e con stizza e velocità tolse le luci che con un colpo di bacchetta mise sull'albero perfettamente. «È Natale. Ecco... Una festa Babbana. Ti basta sapere che si magia e si scambiano regali.» disse velocemente Harry « Un riassunto piuttosto breve ma conciso» ridacchiò  Hermione appendendo una pallina nella parte più alta, finemente decorata.

«Troppi colori Grifondoro» disse Draco e cambió delle palline in delle argento con dei ricami verdi scuro, circondate da un bellissimo serpente argento che mise con cura su un ramo. Sentendosi fissato si girò, alzando un sopracciglio: « Sono anche io un ragazzo e questa tradizione Babbana mi piace» disse ironico. Poi mise alcune candele con una finta fiamma creando un ambiente morbido e confortevole.

Astoria ridacchiando si avvicinò alle sue amiche, mettendo Scorpius sul tappeto venendo raggiunto da Albus e presero a giocare con i pezzi di Lego, perché si i Lego piacciono a tutti, e alcuni pupazzi. Iris si era addormentata sul divano, coperta da una copertina in cui è ricamato il simbolo di Hogwarts.

James lo voleva con il stemma Grifondoro ma Lily, zittendolo disse: « Chi l'ha detto che finisce per forza in Grifondoro? Magari va in Corvonero o Tassorosso o perché no, in Serpeverde» concluse incrociando le braccia al petto, con finta aria minacciosa. James velocemente prese quella con tutti i simboli e ridacchiò nervoso davanti ai due occhi verdi.

Trasportandosi anche dalla musica, messa dalla radio, altro oggetto babbano che aveva spiegato Hermione sotto lo sguardo curioso di Ron e Draco, in serata finirono di decorare l'albero che maestoso risplendeva in un lato della stanza, con il suo trionfo di colori che cambiavano dal rosso, all'argento, al blu, verde, viola e molti alti.

Si misero tutti a mangiare, il cibo che aveva cucinato Harry e concordarono che si sarebbero visti per la vigilia e che avrebbero dormito a casa Potter per poter scartare insieme, la mattina seguente, i regali.

« Quella di Tonks è stata una bellissima idea» ridacchiò Harry baciando la guancia di sua moglie.

Angolo Autrice

Sarò breve, anche perché dubito molti leggano. Mi dispiace essere sparita per così tanto ma avevo anche i miei problemi e mi sono capitate cose che non mi aspettavo. Perciò scusatemi, per chi ancora segue questa storia, davvero. Volevo anche avvisare che mancano cinque capitoli che cercherò di scrivere in queste settimane di DAD in modo che abbia dopo tutto il tempo per concentrarmi sugli esami di terza. Ho avuto anche un blocco poiché effettivamente non avevo più la voglia di aggiornare e perché non sapevo cosa scrivere perciò perdonatemi. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e non dimenticatevi di mettere una stellina. A proposito, come va? Come state? In DAD o in presenza?
Baci,

Cri_2000 ❤️

The Return of Lily Evans And the Marauders Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora