Capitolo 23

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Harry uscì velocemente dalla stanza, arrabbiato per il suo sfogo improvviso. Aver detto quelle cose alla persona che lo aveva compreso, mai giudicato e sempre sopportato aveva fatto male ma non poteva dire che non aveva torto. Gli aveva mentito anche quando Harry riponeva la massima fiducia in lui scemata con glo eventi del suo ultimo anno e la cosa lo dispiaque molto, andando a finire per il non fidarsi di nessuna persona e neanche di se stesso.

«Harry!» lo chiamò sua madre dal piano di sotto e Harry si sbrigò a scendere con tutta la calma del mondo
«Che cosa è successo?» chiese Harry appena notò tutti gli occhi dei presenti puntati sulla sua figura.
«Oh niente» si affrettò a chiarire Marlene «Loro» disse e indicó i Malandrini che se la ridevano grazie a Sirius che faceva delle smorfie che fecero spuntare un sorrisino anche a Harry, Severus che osservava tutta la scenetta con occhi scocciati e mia madre che cucinava. «vogliono continuare a vedere i ricordi del tuo terzo anno» concluse e tutti annuirono come a dire che era vero e che erano del tutto intenzionati a farlo, anche con la forza. Harry annuì, sconfitto e con tutta la combriccola salirono le scale per poi immergersi (di nuovo) nel pensatoio.

Videro Harry preparare alla rinfusa il proprio baule prima di scappare di casa, di sera.

«Un incosciente sei stato! Come cavolo te la sei cavata io non lo so! Tutto suo padre, un po' del mio buon senso non potevi prenderlo, no era troppo» commentava da circa mezz'ora Lily.

Harry continuava a rimanere seduto su un marciapiede di Magnolia Crescent, mentre in sottofondo si sentivano gli strilli di Marge che fecero scoppiare dal ridere Ramoso e Felpato.

Poi ad un certo punto si sentirono un paio di passi pesanti ma leggeri, del tutto silenziosi o quasi.

«Harry! Cos' hai combina...» iniziò Lily per poi urlare dalla paura quando un cane nero sbucò dal cespuglio.

«SIRIUS!» urlarono Lily e James. La prima con rimprovero, comense gli stesse dicendo che aveva spaventato Harry perché appunto si trovava a terra, la bacchetta sguainata e il battito furioso e il secondo con adrenalina aspettado qualcosa che non avvenne perché si intromise il Nottetempo.

«NOOOO! SPOSTATI FERRAGLIA BLU CHE CONDUCE ALL'OMICIDIO» urlò James strattonando il braccio di Remus che lo fissò a dir poco male.

«alla prossima luna piena aspettati il peggio» gli disse aparentemente calmo Remus mentre si massaggiava l'avambraccio facendo una smorfia.

Una persona in uniforme viola prese a parlare nella notte
«Mi chiamo Stan Picchietto e sono il vostro bigliettaioper questa not...» ma s'interruppe alla vista di Harry per terra.

«Sirius ti perdono ma se fai prendere un' altro colpo del genere a mio figlio puoi giurare che rimpiangere Bellatrix» esclamò minacciosa Lily «allora lo dovrai uccidere altre due volte e poi non te lo permetterei, senza offesa mamma, ma ora che vi ho ritrovati non penso proprio di lasciarvi» ribatté seccamente Harry agganciandosi al braccio del suo padrino.

«Allora... questo autobus» iniziò a chiedere Harry «hai detto che va dappertutto?»
«Ci puoi scommettere» rispose fiero Stan.

«Come se dovrebbe andare fiero di un'autobus che corre a velocità che neanche la mia scopa, pir con la mia forza di volontà non arriverebbe» disse James gonfiandosi come un passero.

Poi il ricordo cambió si vedeva il Ministro della Magia fare un monologo a Harry mentre Tom, il barista gli offriva un po' di tutto.

«Bene Harry» disse Cornelius versandosi del tè.

«Ma bene cosa?! Mio figlio è andato in giro di notte, da solo e ripeto da solo e ha anche gonfiato sua zia per non parlare del criminale che non è alla fine gli da la caccia per ucciderlo e tu dici "bene?!"» esclamò incredula Lily, con il viso rosso dallo sforzo «ti sei calmata?» chiese Severus e la furia rossa annuì.

«Allora ti farà piacere sapere che abbiamo risolto il problema del gonfiore della signora Marge Dursley»

«Se era per me, poteva benissimo rimanere così com'è» borbottò James, ricordando come la dolce e cara zietta li aveva insultati senza neanche conoscerli.

Il ricordò cambió e videro Hermione con in braccio un bel gatto rosso.

«Ma quello è...» iniziò James sconvolto
«Si, Ramoso è Barile» annuì Sirius «ha cercato di portarmi Crosta, visto che aveva capito che non fossi un vero e proprio cane. Gatto davvero intelligente, tutto il contrario di te» disse e James gli tirò un pugno al braccio «Ehi!» esclamò offeso per poi lasciarsi andare a un sorriso.
«Barile... Non è il gatto che ho quasi investito con la mia scopa giocattolo quando avevo un'anno?» chiese senza riflettere Harry.

Tutti lo osservavano sconvolti e del tutto increduli.
«Ma come fai a ricordarltelo?!» chiese Lily smarrita. Harry arrossì e con un momento aggraziato del polso cambió il ricordo, dove si vedeva un se stesso più grande, durante la ricerca degli Horcrux, camminare impassibile nei corridoi di Grimmauld Place per poi entrare in una porta, guardarsi intorno furtivo per poi inginocchiarsi davanti a un foglio di carta, prenderlo e leggerlo. I suoi occhi brillavano come se trattenesse le lacrime.

«Perché questa reazione?» chiese dolcemente Lily a suo figlio, stringendogli la mano «Beh vedi, quella è stata la prima volta che c'era una fonte del fatto che Lily Evans in Potter esistesse» disse imbarazzato.

«oh» mormorò intenerita Lily per poi abbracciarlo strettamente e baciarlo su una guancia.

Il ricordo ritornò a quello di prima, per poi cambiare. Ora si trovavano al binario 9¾. Videro Harry, Hermione e Ron entrare in un scompartimento, in cui come da tradizione si trovava Remus, solo leggermente più grande e stanco.

Harry cominciò a parlare ai suoi due migliori amici nella situazione in cui si trovava e tutti videro che Ron e Hermione erano molto più spaventati di Harry, che in verità non doveva temere nulla.

Harry fermò tutto per poi farli uscire.

«Bene, oggi cu fermiamo qua perché prima ho da spiegarvi qualcosina. Allora quell'anno per la sicurezza mia e di Hogwarts, vennero messe delle guardie agli ingressi, i Dissenatori. Dovete sapere che quando uno mi si avvicinava, sentivo la vostra morte... Se non volete vedere quella parte posso benissimo toglierla» disse Harry rivolto ai suoi genitori «no, non ti preoccupare. Puoi farli vedere» dissero e l'ex Grifondoro annuì «così, stanco di sentirmi debole e delle prese in giro Remus mi aiutò facendomi imparare l'Expetro Patronum, che assume, come avete già visto, la forma di Ramoso.» concluse Harry.

«perfetto, continueremo domani» disse Harry sbadigliando. Aveva sonno e dopo essere sceso insieme agli'altri tra baci abbracci e pacche sulle spalle tutti si diressero nelle proprie camere a dormire. Ma quella notte Harry fece un'incubo. Quello che lo aveva tormentato per molto dopo la battaglia al Ministero:la morte di Sirius. Così muovendosi e lasciando che le lacrime scendessero, svegliò James jr. che prese in braccio per poi dirigersi in cucina intento a farsi una camomilla per calmarsi e magari ritornare a dormire tranquillo.
Una persona lo aveva seguito che desiderava da un po' parlargli per rivelarli anche il suo ruolo nel cuore e nella famiglia di Harry.

Note autrice:
Allora, iniziamo col dire che mi dispiace di aver pubblicato così poco in questo periodo e prometto che d'ora in poi, essendo finito l'anno scolastico (a proposito, auguri a quelli che hanno fatto vari esami e resto) e... boh basta,non ho nient'altro da dire. Ah a proposito volevo ringraziarvi per le stelline e i commenti che mi fanno crepare dal ridere.😍😘🤣 Detto questo, by

Cri_2000 ⚯͛

The Return of Lily Evans And the Marauders Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora