La mattina era stata normale, diciamo, come quelle di tutti i giorni. Ginny si era alzata velocemente facendo prendere un colpo a Harry che, dopo aver capito la situazione, l'aveva seguita, tenendogli i capelli mossi rossi fuoco, più lunghi di un tempo, e non poteva che pensare che era sua e solo sua.
Erano scesi, con in braccio un James Sirius di quasi due anni che rideva e gorgogliava felice alla vista del suo compagno di giochi. Il padre aveva salutato tutti, sapendo che più tardi si sarebbe scatenata la fine del mondo, oltre che quella di Harry dal suo stesso padrino.
Tutto iniziò dopo la colazione. Lily e Harry sparecchiavano sapendo che era uno dei pochi giorni che Harry potesse rimanere a casa fino a tardi, per godersi la sua famiglia, essendo un capo Auror era indaffarato quasi il triplo dei Malandrini.
«Come va a lavoro? » chiese Lily mentre metteva le tazze pulite negli appositi scaffali. « Bene...» stava dicendo Harry, prima che un gufo entrasse dalla finestra e si appoggiasse sulla sua spalla. «Tutto bene campione? » chiese preoccupato James appena vide il pallore mortale di Harry quando ebbe finito la lettera.
Harry sospirò pesantemente come a darsi una calmata ma quello era troppo persino per lui. I bicchieri, recentemente riposti ordinamente sul davanzale esplosero facendo scoppiare a piangere James jr. per il forte botto. Harry in colpa, lo prese tra le sue braccia e lo cullò tenendolo stretto a sé, come a proteggerlo.
«Harry, mi stai facendo preoccupare... che cosa è successo?!» chiese Sirius cercando di leggere la lettera frettolosa mandata dal Ministro.
Harry lo fissò, i suoi occhi erano scuri come se stesse combattendo una battaglia interiore e brillavano di paura ma anche di rabbia. Rabbia che non si faceva sentire da molto.
Doveva chiamare Severus e lo sapeva bene. La sua famiglia era in pericolo e non riusciva a capacitarsene.
«Emh...Non è niente... uh, abbiamo deciso il nome per il maschietto! » disse la prima cosa che gli venne in mente. In una piccola parte era anche vero, semplicemente non ne aveva il coraggio. Il primo era stato in onore a suo padre e a Sirius ma quello che pensavano lui e Ginny era davvero speciale.
«Vi siete decisi! » esclamò felice Lily e Molly sapendo che sarebbero divenute nonne, Lily per la seconda volta e Molly per la centesima probabilmente. Dopotutto la sera prima,anche Hermione aveva annunciato il suo matrimonio e la sua gravidanza con un Ron rosso come un peperone.
«Allora qual'è?! Però poi basta! Sono troppo giovane per diventare nonno insieme a James » disse ironico Sirius «E da quando tu saresti nonno?!» esclamò Lily «Oh flower, dovresti saperlo bene. Io e James siamo un pacchetto unico » «NON CHIAMARMI FLOWER» urlò rossa Lily mentre tutti ridevano. Intanto, richiamato da Harry, Severus era arrivato.
«Che succede?» disse con la solita voce strascicata da professore «Niente Severus » esclamò Lily e il professore alzò il soppraciglio ma non pose domande e di quello la furia rossa ne fu grata.
«Sev?» lo chiamò timidamente Harry, il pozionista si voltò «Hm?» «dovrei parlarti » disse. Per un attimo il silenzio cadde nella cucina, rotto dal ticchettio dell'orologio oro legato al polso del Prescelto. «In privato » aggiunse. Un coro di "giusto" "si si" "ok caro " partirono con il rumore delle sedie che si spostavano. Poi quando rimasero da soli, Harry senza pensare alle conseguenze abbracciò Piton e singhiozzò sulla sua spalla.
Il professore sobbalzò non essendo pronto ma nonostante tutto lo strinse contro di se. Sapeva perché lo aveva richiamato e anche lui era stato parecchio in pensiero.«Sev, sono tornati. Devo proteggerli, devo difendere tutti » mormorò. Aveva paura ma non si sarebbero tirato in dietro se questo avrebbe significato di proteggere la famiglia che aveva creato con sforzo, la famiglia che aveva ritrovato e la famiglia che lo aveva fatto maturare e crescere.
Era da solo. Non avrebbe permesso a Ron e Hermione di combattere, nemmeno a suo padre, al suo padrino a Remus, a Lily, a Ginny, a Tonks, a Marlene...a tutti.
«Calmati Harry. Comunque sono evasi da Azkaban parecchi Mangiamorte, ma Lucius per fortuna è ancora dentro. Il marchio ha ripreso colore e a bruciare. »mormorò l'uomo. « Dobbiamo trovarli e ributtarli ad Azkaban e se muoiono è anche meglio » sibilò staccandosi Harry. Poi alzò la manica nera, scoprendo il braccio sinistro di nuovo deturbato da quel marchio ingiusto e pronunciò un vecchio incantesimo trovato nei vecchi libri di Silente che aveva studiato. Il marchio venne avvolto da un sottile strato di magia che sembrava debole a prima vista, ma era tutto il contrario. Quella barriera era intrisa di pura magia della Luce e nessun incantesimo oscuro avrebbe potuto oltrepassarla o distruggerla.
«Grazie Harry » disse fiero Severus «Comunque ho qualche sorpresa. Se sei libero ora dovremmo dire il nome del bambino e vorrei che tu rimarresti qui.» disse sorridendo imbarazzato e il Pozionista sorrise leggermente.
Piano piano rientrarono tutti, apparte Molly che era andata alla Tana per preparare il pranzo. «Tutto bene tesoro?» chiese Ginny e Harry se la tirò contro come a godersi quei momenti ancora con la donna della sua vita. Le accarezzò i capelli e gli diede un bacio sulla fronte bianca. Ginny lo fissò interrogativa ma non domandò nulla, sapendo che quando Harry faceva determinate cose era per il meglio di tutti e si strinse più a lui.
« Allora? Come si chiamerà il pargolo? » disse divertita Tonks facendo ridacchiare i presenti. Ginny e Harry si fissarono e la rossa capì che Harry, pur avendo coraggio da vendere, non sarebbe riuscito a proferire parole e quando succedeva era perché c'era un pericolo od era particolarmente emozionato, come quando era stato nominato padrino di Teddy.
«Beh, Albus Severus Potter » disse Ginny sicura. Vide tutti i tipi di reazione: James e Sirius, che come due idioti, svennero sul pavimento, Lily e Remus erano semplicemente felici di quella scelta particolare quanto speciale e Severus, anche se cercava di nasconderlo, era parecchio commosso.
« Li sveglierò dopo, perché sennò iniziano ad urlare » disse Lily disinteressata di suo marito, che scavalcò, per andare da suo figlio che tra una risata e l'altra spupazzò.
Harry, se fosse stato un ragazzo normale si sarebbe anche tolto a quel attacco d'amore ma essendo lui e anche perché forse sarebbe stata una delle ultime volte, essendoci delle persone che richiamavano vendetta e si strinse più a lei. Poi puntò lo sguardo verde sull'ex Serpeverde e tornò serio. Anche James e Sirius, da poco di nuovo svegli, smisero di lamentarsi della scelta del nome. Si avvicinò per non far sentire a nessuno della conversazione e si strinse a lui mentre mormorava « L'ho fatto apposta a scegliere quel nome. Anche se di nascosto sei stato la mia famiglia per tanti anni e lo sei tutt'ora.» poi si staccò e annunciò «Avrei anche una richiesta da fare » pronunciò «Severus vorresti e io lo spero, essere il padrino di Albus Severus Potter? » chiese e Severus, con gli occhi che risplendevano, annuì sconvolto così tanto da non riuscire a parlare. Harry sorrise felice ma lo aveva fatto per un'altro motivo ben nascosto.«E per questa bellissima notizia stasera, cena alla Tana! » esclamò Molly comparendo nel camino facendo sobbalzare tutti. E tra risate, cibo e chiacchere anche quella sera era passata.
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The Return of Lily Evans And the Marauders
Fanfiction[ COMPLETA ] Se Lily Evans, James Potter, Sirius Black e Remus Lupin dopo che Harry Potter ha sconfitto Lord Voldemort (e non non ho paura di nominarlo) ritornassero in vita? Come reagirebbe Harry alla vista del suo amato padrino? E i suoi genitori...