Capitolo 25

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«Neville?» chiese Harry felice di vedere un'amico. Il ragazzo annuì e andò ad abbracciare Harry. Poi si voltò e disse: «Non potete sapere che cosa è successo...» «Vieni Neville, acccomidati. Preparo il tè» disse Ginny per poi scomparire in cucina.
Neville da tanto non era così felice e vederlo lì con un sorriso mozzafiato che gli faceva brillare gli occhi rendeva Harry davvero felice.
Ginny, dopo un paio di minuti, in cui regnava il silenzio tornò e con lei il tè per tutti. Lasciò che ogni tazza andasse al suo proprietario prima di sedersi sopra le gambe di Harry che la cinse per la vita e tuffò il naso nei bellissimi capelli fuoco e per annusare il profumo floreale che la caratterizza.

Poi due figure si fecero largo. Lily subito si alzò pronta per correre da una delle sue migliori amiche quando venne fermata da Remus alzatosi con la bacchetta in mano.
«Alice!» esclamò felice Lily e la ragazza richiamata ignorando i gesti di suo marito le corse in contro e l'abbracciò stretta.
«Nev, com'è possibile?» chiese un ragazzo del tutto identico a James. « Non lo so. So solo che stavo andando al San Mungo sono arrivato e li ho visti conversare normalmente ma il punto è che sono tornati ventunenni e vedo che anche i tuoi genitori, Remus, Tonks, Regulus, e...Sirius sono tornati. Sono felice per te te lo meriti » disse contento . «probabilmente tornando ventenni la maledizione cruciatus si è tipo rotta, facendo ritornare i tuoi genitori dal limbo e con la morte di Bellatrix il processo si è semplificato. Ho letto qualcosa del genere in un libro poco tempo fa» disse velocemente Hermione prima di abbracciare Neville contenta. «Comunque cos'è questa storia?» chiese curioso osservando sorpreso l'entrata di Silente che parlava con Moody che con l'occhio stava vagando per la stanza e si fermò sui coniugi Paciock e velocemente tirò fuori la bacchetta « Fermo, Alastor. Sono loro ci hanno già pensato i Medimaghi » disse Harry alzandosi di scatto da una sedia in cui precedentemente si era seduto. « Ricordate» esclamò «Vigilanza costante» mormorarono alcuni annoiati. «verrete sottoposti al Veritaserum » disse Silente cordiale e così, dopo aver appellato la boccetta con dentro il famoso siero della verità e aver fatto il solito interrogatorio, concordarono che erano veramente i coniugi Paciock. Se li regnava la felicità in un posto tutt'altro pulito e felice alcune persone incappuciate stavano discutendo animamente, prima di fare dei ghigni malvagi. La lotta contro l'Oscurità non è ancora terminata per Harry Potter,il Salvatore del Mondo Magico.

«Harry scappa!» urlava James Potter, cercando di correre via dalla furia di Sirius. Casualmente tutte le care spazzole erano sparite e lui, incazzato nero, aveva spostato lo sguardo su Harry e James che cercando di fare le facce più innocenti possibili lo sguardo colpevole era venuto a galla. Come la loro tomba se non scappavano subito.

Insomma a casa Potter, c'erano due sosia che correvano impazziti, seguiti da un cane nero che ringhiava e abbaiava e una rossa con un matterello in mano « Black! Puoi fare qualsiasi cosa a mio marito ma se tocchi mio figlio sei un uomo morto! » urlava impazzita. « E poi dobbiamo guardare i ricordi» ed è quello che fece smettere quel " corri o sennò muori."

In meno di cinque secondi erano dentro al pensatoio pronti per vedere i ricordi.

Si vedeva un'aula un po' strana, ma era niente in confronto alla donna che doveva essere l'insegnante.
«Sibilla Cooman. Ha fatto solo una profezia decente. Quella della nostra dipartita e quella che ha segnato l'esistenza di Harry» disse James vacuo.
Ascoltarono distrattamente la professoressa fin troppo svitata per poi sobbalzare quando arrivò a Harry e Ron e a una Hermione praticamente saltata fuori dal nulla. In quel momento Lily aveva assotigliato gli occhi e videro a distanza le sue rotelle girare per trovare una spiegazione plausibile.

James e Sirius si fissarono il promemoria di andare a fare i complimenti a Ron appena lo videro dormire tranquillo, come se la lezione non potesse fregargli di meno e forse era anche così.

Ron si svegliò di colpo e ancora mezzo rintontito, non che fosse una novità, seguendo le istruzioni della Cooman prese la tazzina vuota di Harry e la fissò dubbioso.

«Vedo una croce storta che significa... Travagli e sofferenze...»

E Harry, quello più grande non poté che annuire.

« e forse un sole... Felicità. Allora...soffrirai ma poi ne sarai felice, vedrai» diceva esitante come a chiedersi chi lo avesse costretto a dirlo e magari anche farlo.

Harry ringraziò mentalmente Ron perché aveva ragione. Aveva sofferto, eccome. Alla sus infanzia, alla morte si Cedric, il ritorno di Voldemort, e tutte le altri morti. Quella di Silente, Moody, Tonks e Remus. Ma quella che lo aveva reso apatico e freddo, quella che lo aveva spezzato a metà, era la morte di Sirius.

Un ricordo inciso a fuoco nella sua memoria.

Videro la Cooman annuire distrattamente per poi prendere la tazzina. La fissò e in un nano secondo la riapoggiò alla velocità della luce con un urletto fin troppo poco virile sia per una donna abbastanza grande.

«il gramo!» esclamò con voce strozzata e in meno di un nano secondo ecco i soliti bisbigli alla sua schiena.

I ricordi proseguirono fino alla prima lezione di Creature Magiche insieme a Hagrid. Lo videro portare dei collari con attaccati, bestie che ora lo amano.

«succederà un disastro» mormorò ancora pallida Lily

«Chi vuole provare?» stava chiedendo burbero Hagrid e tutti gli studenti fecero un passo indietro spaventati. L'unico che non si era spostato era Harry che fu costretto a volare sul Ippogrifo.

Videro, con il sottofondo delle risate dei "Malandrini più maturi" Draco insultare la creatura che essendo orgogliosa lo ferí al braccio, facendo impallidire Hagrid che già pensava a un licenziamento da parte di un Lucius indignato e malefico.

Videro anche qualche altra lezione, non propiamente utile ma nessuno si annoiava mai, fino a una sera.

Il quadro della signora Grassa era strappato come se qualcosa con dei artigli lo avesse preso in pieno.

Lily osservò furiosa Sirius, avendo già capito tutto.

«Furia no. Volevo entrare mentre Harry dormiva così potevo guardarlo, accarezzarlo senza che lui mi guardasse male o che cercasse di uccidermi.

I ragazzi per protezione furono costretti a dormire in Sala Grande dentro a dei sacco a pelo viola, ovviamente di Silente, sotto custodia dei vari prefetti mentre i professori cercavano di scovare il pluriomicida Sirius Black.


The Return of Lily Evans And the Marauders Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora