La mattina passo presto, Harry giocò a Quiddich con i suoi amici e la sua bellissima ragazza e gli adulti la passarono a chiacchierare dei tempi passati a Hogwarts e ad alternare lo sguardo fuori preoccupati per la lunga partita che andava avanti da più di quattro ore.
«Ma quanto dura? Mi avete detto che Harry è abbastanza bravo e che ci mette poco. Io voglio vedere il suo terzo anno» mugolo impaziente James
«È strano» rispose appunto Sirius «di solito con Harry in campo, il boccino viene preso entro o meno di un minuto» continuò
«UN MINUTO?!» scattò James incredulo per poi affacciarsi alla finestra giusto per vedere la spettacolare picchiata di Harry fino a quasi un metro da terra e di quanto fosse brava la sua ragazza.
«io non p-pensavo c-che fo-fosse così bravo» balbettò James. Lily si sbattè la mano in faccia, ne bastava uno, non sarebbe resistita con due maniaci del Quiddich.Poi ci fu un rumore assordante e un gruppo di ragazzi entrò lamentandosi
«30 secondi...»
«ma come fa?»
«È più bravo di Viktor»Remus si alzò.
«Cosa succede?» chiese
«Harry.» disse Ginny con un sorriso a renderla perfetta.
«Cos'è successo a Harry?» chiese Sirius scattando in piedi preoccupato.
«oh, niente. A me non è successo niente» disse Harry facendo notare la sua presenza, con in una mano la sua fidata Firebolt e l'altra che andava a scompigliarli i capelli sparati e corvini.
«E allora perché vi lamentate?» chiese dolcemente Lily abbracciando ciascuno di loro.
«Perché è maledettamente bravo» disse Mione ricambiando l'abbraccio della madre di Harry.
Sirius ghigno e corse ad abbracciare il suo figlioccio che lo accolse tra le sue calde braccia sobbalzando dallo spavento quando vide quella furia che ha cognato il nome di Sirius andargli addosso.
«È riuscito a prendere il boccino in trenta secondi. Neanche un minuto, trenta secondi» disse Ron con un sorriso mentre si abbuffava di biscotti al cioccolato.
«Ma bravo il mio campione!» disse James andando incontro ad un Harry con le guance arrossate che teneva tra le braccia Sirius per abbracciarlo
«su venite» disse Harry facendo un cenno.
Tutti si diressero e si abbracciarono e Harry sentì il cuore esplodergli nel petto. Sir se ne accorse perché si allontanò leggermente per guardarlo negli occhi verdi che brillavano di mille emozioni.Ron e Hermione dopo che si staccarono si buttarono completamente sull'amico che consideravano un fratello che non riuscì a prenderli e così caddero sul pavimento ridendo come ebeti per poi davvero, abbracciarlo felici di avere un'amico così speciale al loro fianco.
«Caspita Harry, ti vedo meglio del quinto anno in cui eri preoccupato ventiquattrore su ventiquattro per colpa del Signore Oscuro» disse Sirius lentamente.
«Harry, non glielo hai ancora detto?» chiese Hermione
«non ne ho il coraggio...» rispose il moro.
«di dire cosa?» chiese la madre di Harry
«nulla. Nulla. Davvero» scattò Harry con occhi lucidi, i suoi amici sentendo il cambio d'umore dell'amico gli strinsero le mani mettendosi a cerchio come per proteggersi.Lily di nascosto scattò un'altra foto.
«Sono felice di avervi affianco» mormorò commosso il Bambino Che È Sopravissuto.
«Al contrario amico. Noi siamo fieri di essere amici tuoi» rispose Ron.
«Ci troviamo davvero bene affianco a te Harry, sei davvero, il miglior amico e ragazzo di sempre. I tuoi genitori, Sir e Remus e forse anche Severus dovrebbero essere fieri di avere te nella loro vita. Hai combattuto così tanto, hai sacrificato tutto, hai dovuto guardarti le spalle per tutti i tuoi anni a Hogwarts e ora che ti meriti quella felicità e gioia che non ti è stata concessa quando eri piccolo. Ora il destino ti ha ripagato. Hai riavuto indietro i tuoi genitori, Remus, Sirius e con nostra sorpresa, si vede che volevi anche lui al tuo fianco, non volevi che una persona come lui venisse sprecata ora che sapevi, che non volevi dimenticare e che ormai volevi bene, Severus.» disse Hermione indicando con la mano aperta i presenti che la guardavano con gli occhi sgranati.«Li hai tutti qui. Sono con te. Sempre...» continuò Ginny.
«Ora, vuoi dire ciò che hai affrontato o vuoi aspettare?» chiese Ginny.
Harry tentennava.
«Harry, meritano di sapere quello che hai affrontato, che hai dovuto sopportare per vendicarli, per non far si che le loro morti siano state vane» sussurrò Ginny mettendo una mano sulla mano del suo fidanzato che tremava visibilmente.«non lo so... Dovrebbero saperlo, io non c'è la faccio. Come faccio semplicemente a guardarli negli occhi Mione, se li guardo ci vedo soltanto il mio fallimento?...» dichiarò alla fine.
«fallimento?!» strillò Hermione «non hai fallito per quanto so che possa essere stato difficile ma non hai perso, hai salvato tutti, hai permesso un futuro... Harry era la nostra unica speranza, la nostra forza e anche la nostra debolezza. Abbiami combattuto con te perché ti meritavi qualcuno affianco. Non potevi fare tutto da solo, anche se eri stato abituato così fin dalla più tenera età.» continuò.«si, ma Her...» cominciò Harry quando l'amica lo interruppe.
«ok, se non lo vuoi dire te lo diremo noi. Giusto?»
«giusto.» risposero in coro.«ok, ok. Lo dirò io» disse Harry sconfitto.
Sapeva che doveva dire tutta la verità, doveva essere sincero. Sapeva quanto fossero orribili le bugie perché lui stesso non le sopportava, perciò avrebbe detto tutto. Avrebbe svelato la verità.
«Allora, non si parla più di Voldemort né nei giornali né noi perché sono riuscito nel mio intento» svelai.
«cioè?» chiese James.
«Ero stato segnato quando mi fece quella cicatrice. Eravamo destinati a combattere. Ed è ciò che successe.» continuai.
«si all'Ufficio Misteri» disse Sirius annuendo
«no, al mio settimo anno» cercai di dire ma Hermione mi precedette.
«Harry ha affrontato una guerra da solo con il Signore Oscuro. È stato il protagonista della Seconda Guerra Magica. Ne è uscito vincitore e con la completa disintegrazione di Voldemort.»
Quella affermazione venne accolta da un silenzio tombale. Nessuno sapeva cosa dire, ne che cosa fare.
«porco Salazar, Godric, Priscilla e Helena» iniziò a parlare James per poi iniziare ad attraversare la stanza a grandi passi, come rinchiuso in gabbia.
Lily stava rimettendo la tazza di te, lentamente, molto lentamente sul tavolo guardandola come se sperasse che venisse distrutta, mio padre, beh... Si è fatto riconoscere semplicemente cadendo sorpreso da quella rivelazione troppo pesante, mia madre era bianca quasi quanto me e stava cercando di assimilare e Sirius malediceva Voldemort in aramaico.
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The Return of Lily Evans And the Marauders
Fanfiction[ COMPLETA ] Se Lily Evans, James Potter, Sirius Black e Remus Lupin dopo che Harry Potter ha sconfitto Lord Voldemort (e non non ho paura di nominarlo) ritornassero in vita? Come reagirebbe Harry alla vista del suo amato padrino? E i suoi genitori...