Capitolo 26

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Il ricordo cambiò videro Harry prepararsi per una partita che si sarebbe conclusa male solo guardando il tempo.

Lily, nonostante sapesse a sua spese di non sottovalutare un Potter era preoccupata, non ricordandosi o non volendo ricordare, che Harry era proprio al suo fianco e che le teneva la mano rassicurandola con il verde brillante dei suoi occhi.

Il vento come del resto la pioggia, soffiava e bagnava tutto, ma come sempre tutti gli studenti erano pronti per vedere la partita. Quelli che sembravano insicuri erano proprio i giocatori che fissavano dubbiosi le nuvole.

Guocarono normalmente, finché Harry, incapace di vedere bene per colpa degli occhiali bagnati, fece scendere tutti per qualche minuto di pausa in cui arrivò Hermione facendo un incantesimo agli occhiali.

«Che sia benedetta quella ragazza» esclamò James e la Granger, presente alla visione dei ricordi, arrossì imbarazzata.

Tornarono in pista e il Cercatore meno infallibile dell'ultimo secolo avvistò il Boccino e volò tra le nuvole, venendo inseguito da dei Dissenatori che come al solito lo fecero svenire facendolo cadere dalla scopa.
I ragazzi dagli spalti iniziarono ad urlare e Silente con un semplice incantesimo salvò Harry prima che toccasse terra.

Lily era pallida in volto e fissava furente Harry che deglutí a vuoto. James aveva il respiro affannoso e si appoggiò pesantemente a Sirius che glielo concesse non facendo trasparire comunque la paura che anche lui aveva provato. Dopotutto c'era stato a quella partita.

Guardarono come Harry si risvegliò nell'infermeria di Hogwarts, la sua reazione alla completa rottura della sua fidata amica di partita.

«Ma come hai fatto a rimanere così calmo?! Io se qualcuno tocca la mia scopa può repuntarsi morto» disse James. Remus ridacchiò e si avvicinò a Harry e gli bisbiglio «Tuo padre aveva chiamato la sua scopa come tua madre, Lily» che fece ridere Harry e nessuno, apparte il lupacchiotto capí il motivo.

Fissarono le lezioni di Difesa Contro le Arti Oscure, facendo sentire felice e fiero Remus per il loro inaspettato interesse. Guardarono leggermente divertiti le lezioni di Divinazione in cui la Cooman fissava Harry con pena e continuava a prevedere la sua morte in modi sempre diversi e anche, in un certo modo, divertenti.

«Niente Harry, sei immortale» disse Sir divertito.

Videro le lezioni extra con Lupin per inparare l'Expetro Patronus che fece sorridere orgogliosa Lily. Nonostante l'aspetto assomigliasse a James, Harry era tutto sua madre. Tra studio e il fatto di non arrendersi mai e, detto tra parentesi, l'orgoglio Grifondoro.

Videro la lezione disastrosa di Cura delle Creature magiche, gestita da Hagrid, del volo con Fierobecco e l'ennesima prova che Malfoy fosse semplicemente sordo, avendo istigato la grande bestia che per difesa e forse anche per orgoglio, lo artigliò al braccio.

«Me la pagherai stupido pollo» disse tra i gemiti di dolore Malfoy, facendo ridere James e Sirius come non facevano da tempo a questa parte.

Videro tutto. Il cane nero arrivare alle loro spalle e puntare al tipo, nonché il traditore: Peter Minus, videro come Harry cercasse di controllarsi davanti all'assasino dei suoi genitori. Videro Hermione mettersi davanti a Harry per proteggerlo e qui non mancarono i sussurri pettegoli di zio Felpato e del nonno James, e per farli smettere, Harry era stato costretto da sua madre in via di una crisi di nervi, a lanciare un'incantesimo silenziante su du loro, sorridendo soddisfatto del suo lavoro.

Videro come Harry fosse stato "gentile" con Codaliscia, sentirono la sua bontà nonostante per le persone che non se la meritavano. Videro il pronto intervento di Severus e come Harry lo avesse schiantato con fin troppa enfasi

«Se andassi ancora a scuola non sai quanti punti ti avrei tolto Potter» sibilò Severus e Harry sorrise innocente «tanto so che le sto simpatico» ribatté Harry e il professore scosse la testa, piegando le labbra in una strana smorfia, quasi un sorrisone. Cosa che rese Harry felice, felice che avesse fatto sorridere una persona che da troppo non lo faceva.

Guardarono la trasformazione di Remus in Lupo Mannaro e Remus non poté che pensare che fosse davvero un mostro.
Harry, come se gli avesse letto il pensiero esclamò arrabbiato «Rem non pensarci neanche! Non sei un mostro! Tutti noi ti accettiamo e sappiamo bene che se non fosse per questo, come detto da voi, piccolo problema peloso, non faresti male a una mosca!» disse e Remus commosso nonostante sentisse frasi del genere da tutta la vita lo ripagò con uno dei suoi abbracci più calorosi che Harry ricambiò senza esitazione.

Videro come Harry cercò di proteggere Sirius, che prese la mano del diciassettenne come per ringraziamento, videro il viaggio nel tempo, i dubbi di Harry che avesse visto suo padre prima di svenire.

Osservarono stupiti come fece quel potente Patronus, scacciando il centinaio di dissenatori.

«Sei fortissimo Harry» esclamò sorpresa Lily abbracciando il suo bambino.
Videro la spericolata fuga di Sirius e alla sua cavalcata su Fierobecco cosa che fece ridere anche Remus.

James saltellò emozionano quando Harry trovò sul tavolo la sua Firebolt e quando fece il suo primo giro. «Figlio mio, sei mio degno erede» concluse James tra una risata e l'altra quando arrivarono alla stazione.

Era stato bellissimo vedere la faccia impaurita di Dursley quando Harry gli disse che aveva un padrino e che per di più, era anche un criminale ricercato e uscirono dal pensatoio ancora ridendo.

Con quella prospettiva, che Harry avrebbe dato filo da torcere ai Dursley, scesero dove gli aspettava Teddy che stava imparando a fare dei passi incerti e per la gioia della mamma e del papà riuscì a camminare fino a Remus che lo prese in braccio e se lo strinse addosso come a proteggerlo da tutto.

Perché si, finché James jr. e Teddy erano tra le braccia del loro papà, niente e nessuno li avrebbe toccato. E questo tutti lo sapevano.

Anche perché sua moglie, che sembrava dolce e per carità, lo è anche ma se qualcuno avrebbe torto un solo capello ai suoi figlioletti potevi ben sperare che non ti scopra, poiché si trasforma e in confronto Voldemort sembra un bravo ragazzo che raccoglie le margherite.

Sicuramente non un bel spettacolo.

E mentre scherzavano e parlavano, felici che adesso potessero essere insieme, Severus, che con il suo ruolo da mangiamorte alle spalle, sapeva che quella era solo la calma prima della tempesta e purtroppo non era l'unico. Anche Harry purtroppo percepiva cambi di questa felicità e ogni giorno cerca di alzare le difese.

« Sarà la fine di Potter e di tutti i suoi amichetti. Ma sta volta non dobbiamo puntare a lui ma a suo...»

Eh si. Il Mondo Magico stava per sprofondare in un'altro periodo buio ma sta volta sarebbe durato poco. Nessuno poteva toccare la famiglia di Harry, perché, e fidatevi della parola di un Potter, la pagherete cara.

The Return of Lily Evans And the Marauders Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora