Capitolo 10

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Lily uscì arrabbiata e delusa dal salotto, come poteva James dire quelle cose su loro figlio, che li aveva salvati perdendo tutto?
Lei era, è vero scioccata, ma anche fiera di Harry.
Non lo aveva potuto vedere, crescere, ma lo amava incondizionatamente.
Quando posava lo sguardo su quel ragazzo che lei ha messo al mondo non lo vede come il Bambino Che È Sopravissuto o il Salvatore Del Mondo Magico ma vedeva Harry, semplicemente Harry. Un ragazzo cresciuto nell'odio, nella menzogna, nella paura.

Come poteva James dire che non lo voleva?

Lily salì le scale alla ricerca di Harry per dirgli che era pronto il pranzo, lo cercò nella sua stanza, fuori, nei bagni ma non c'era.
Grimmauld Place era del tutto vuota se non per lei, i Malandrini e Severus.

«Harry!» urlò Lily impanicata
«Cosa?» scattò su Sirius ancora un po' deluso da suo fratello, anche se non lo faceva vedere.
«Non c'e, l'ho cercato dappertutto. Non c'e!» disse mettendosi seduta.
«Hai provato a vedere alla Tana o a Hogwarts?» chiese Severus cercando di rimanere razionale e non lasciarsi prendere dal panico.
«si! Non l'hanno visto!» disse la furia rossa buttandosi tra le braccia di un James pallido come un lenzuolo.

«Vado ad avvisare Ginny, Ron, Hermione e la signora Weasley, in caso si presenti alla Tana» disse Severus smaterealizzandosi.

La Tana era stranamente silenziosa per essere abitata da una famiglia come quella dei Weasley ma comunque Severus si avvicinò e suonò al campanello, gli aprì la bellissima ragazza di Harry che facendogli un dolce sorriso lo fece entrare.
Molly entró in stanza di corsa.

«Buongiorno Severus, vuoi una tazza di tè? A cosa devo questa visita?»
«No grazie Molly. Abbiamo un problema.» disse con urgenza
«Del tipo?» chiese la ragazza
«Non troviamo più Harry» disse franco e senza tanti giri di parole

Il bicchiere che aveva preso precedentemente Ginny cadde a terra con un tonfo sordo.

«Cosa?»strillò Molly.
«Lily lo ha cercato dappertutto. È sparito.» mormorò cercando di non far vedere gli occhi colmi di disperazione. C'erano ancora molti mangiamorte che volevano vendicare il loro signore, nascosti tra i maghi buoni. 

«Oh, Santo Godric...» disse Ginny prima di sedersi mettendosi le mani nei lunghi capelli rosso come quelli di Lily.

«Dove potrebbe essere?» chiese Molly preoccupata.
«È questo il punto non lo sappiamo...» dissi.

Sentemmo un singhiozzo dietro di noi e girandomi vidi la signorina Granger in lacrime e il signor Weasley pallido.

Ad un certo punto mi venne in mente un'idea.
Mi sbattei una mano in fronte.

Tutti i presenti mi guardarono a dir poco scioccati ma ero preso ad altro.

«Ma come ho fatto a non pensarci prima? Forse ho capito perché se ne è andato. Abbiamo avuto una discussione in cui Potter Senior ha detto che Harry non sembrava suo figlio per il carattere chiuso probabilmente lo ha sentito e si è sentito deluso da se stesso e abbandonato perché quello che ha detto è stato veramente pesante» dissi io velocemente.

La signora Weasley, come tutti del resto aveva gli occhi spalancati, stavo per rassicurarli ma Molly era già dentro al camino con un mestolo in mano e con sguardo furente.

Per Salazar, quella donna faceva paura certe volte. Così mi smaterralizai.

Vidi subito le fiamme verdi e una Molly furente uscirne fuori seguita dalla signorina Weasley.

«JAMES POTTER!» urlò fuori controllo.

James come Lily Remus e Sirius corsero in salone interrogativi.

«forse sappiamo perché Harry se ne è andato» dissi con voce dura.

«perché?!» chiesero Lily e Sirius contemporaneamente.

«Perché ha sentito ciò che ha detto James, probabilmente» dissi.

Come previsto James impallidì e Molly divenne ancora più rossa.
«Come hai potuto dire queste cose?! Sai quanto Harry adesso ci sarà rimasto male?! Povero ragazzo ha vissuto con il costante senso di colpa per tutte le morti che ha portato quel pazzo e con la sensazione di delusione e tu dici che non lo consideri tuo figlio?! Oh,ma io non ho parole!»urlò

«James ha ragione. Anche io ci sono rimasta male quando lo hai detto. Pensa lui...»disse Lily delusa
«Mi dispiace fratello, ma hanno ragione. Questa volta hai esagerato. Harry è molto dolce e espansivo. Non è chiuso in se stesso semplicemente che i discorsi che abbiamo affrontato prima lo hanno fatto soffrire. »disse Sirius

«Harry si da la colpa di tutte le morti, per questo adesso si sentirà male ed essere rifiutati dal proprio padre deve averlo sconvolto.»disse Severus schierandosi contro le parole crudeli di James

«Sono stato un'idiota!» gemette frustato James mettendosi le mani tra i capelli.
«Qualcuno ha qualche idea di dove potrebbe essere?» chiese con gli occhi marroni amareggiati e lucidi,cercava di trattenersi. Nessuno doveva vederlo in quel modo. Lily sospirò e si sedette di fianco al marito.

«Amore, le lacrime non dimostrano la fragilità di una persona ma la grandezza del suo cuore» disse Lily.

Qualcosa scattò nel cuore di James perché lasciò uscire quelle lacrime sfogandosi sulla spalla di Lily.

«Secondo voi mi perdonerà?» chiese apatico
«Dagli tempo» disse Remus
«C'è tempo per tutto. Per tornare. Per perdonare. Per superare. Poi il tempo finisce. Ricordatelo» dissi
«Ora qualcuno ha qualche idea dove possa essere finito Harry o dobbiamo aspettare ancora?» conrinuai.

Hermione si fece pensierosa poi qualcosa nei suoi occhi si accese.

«Era da tempo che pensava di andare a trovare suo cugino e i suoi zii per fare pace e magari ricominciare, forse è andato a Privet Drive.» disse entusiasta.

Ora avevamo una pista. Non ci restava altro che seguirla.
Sapeca che sarebbe stato difficile convincere Harry, perché persona più testarda non esiste ma James e questo lo sapeva, come nei suoi anni a Hogwarts non si sarebbe mai arreso.

The Return of Lily Evans And the Marauders Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora