"Mamma, lasciami aprire i regali!" mi prega incessantemente dalle sette di questa mattina mia figlia con la sua espressione supplicante.
Forse dovrei concederle questo piccolo desiderio, in fondo è da mesi che non trascorriamo del tempo insieme.
Tra le sfuriate improvvise di Gabriel, le dolci attenzioni di Giorgio, il lavoro, e casa sono stata presa da mille impegni e un po' rimpiango di non aver preteso almeno una giornata da passare con Arianna.
Pazienza, questo weekend cercherò di rimediare."Dopo il pranzo li apriremo tutti. Adesso la mamma ha preparato le lasagne e si raffredderanno se non le mangiamo subito" le comunica Aurora, prendendole la piccola mano e conducendola al suo posto in tavola.
"Ma zia Aurora... Tu li ha aperti!" si lamenta.
"Sì, perché io sono un'adulta" le risponde Aurora con una linguaccia "Ti serve una mano?" domanda poi.
Aurora, come sempre, è stata la mia ancora di salvezza durante questi periodi difficili.
Da quando ha saputo della rottura con Gabriel, non ha fatto che occuparsi di mia figlia senza fiatare e senza rinfacciarmelo.
Ha sempre trovato il modo per farmi sentire meglio, per far sì che la rabbia nei confronti del mio capo non turbasse mia figlia.
È stata ed è tuttora un'amica nel vero senso del termine.
Non ho potuto resistere: ho deciso di comprarle più regali del dovuto.
Se lo merita e pretendo di premiarla perché svolge di più di quello che le è dovuto."No, è tutto perfetto. Accomodati pure, io vado a spegnere il forno" mi avvio verso la cucina.
"Tesoro, sei sicura? Non hai bisogno di nulla?" interviene mia madre, la quale indossa lo splendido maglioncino rosso che le ho regalato.
"No, davvero. Arrivo subito" la rassicuro.
Questo Natale ho deciso di passarlo insieme ai miei genitori, mia figlia, Aurora e naturalmente Giorgio.
Quando gliene ho parlato, si è mostrato entusiasta all'idea.
Anche se credo si aspettasse più una cena intima tra noi due.
È da mesi che ci frequentiamo e, oltre a qualche bacio e abbraccio, non c'è stato nulla.
Quando lui inzia a toccarmi più del dovuto, io lo fermo quasi presa da una scossa elettrica.
Come se il contatto con la sua pelle fosse lava incandescente.
Non riesco ad andare oltre con lui.
Tuttavia, allo stesso tempo, provo qualcosina che non me ne separa.
Sarà semplice affetto?"Giorgio quando arriva?" chiede Aurora che ripiomba in cucina.
Come se qualcuno le avesse letto nel pensiero, il campanello suona e lei si dirige verso la porta per aprire."Aurora, prendi il cappotto di Giorgio e fallo sistemare in salotto. Arrivo in un attimo" le dico, tagliando le porzioni di formaggio e salumi da sistemare sul tagliere.
"ok" replica ubbidiente lei.
"Ciao, amore" urla Giorgio dal salotto.
Prendo il tagliere, sistemo tutti gli insaccati e mi reco in salotto verso la nostra tavola imbandita.
Guardo Giorgio ed esclamo un "wow" per la sua presentazione.
Gli concedo un bacio a stampo, che si prolunga più del previsto."Buon Natale a tutti" esclama, circondandomi in seguito con un tenero abbraccio.
"Anche a te. Siediti"
Prende posto proprio di fronte ai miei genitori che lo guardano sbigottiti.
Lo fissano quasi per consumarlo solo con i loro sguardi.
Ossevano ogni suo impercettibile movimento e Giorgio è chiaramente a disagio."Ho portato dei regali per tutti. Li scartiamo dopo?" annaspa in seguito, intimidito dalle due spie che ha di fronte.
"Certo. Ma non dovevi..." mi siedo al suo fianco, accarezzandogli l'avanbraccio.
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Lift Me
Romance𝙎𝙚𝙜𝙪𝙞 𝙡'𝙖𝙘𝙘𝙤𝙪𝙣𝙩 𝙪𝙛𝙛𝙞𝙘𝙞𝙖𝙡𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙨𝙪 𝙄𝙣𝙨𝙩𝙖𝙜𝙧𝙖𝙢 @hannamargowt Una vita sacrificata a fare ciò che gli altri desiderano, una bella batosta in amore, una figlia da accudire, una strana datrice di lavoro...