Ore ed ore ad attendere che arrivasse.
Il famoso letto matrimoniale ha accolto solo me questa sera.
Vi era spazio abbondante per due, eppure lui ha deciso di non tornare.
Mi sento in colpa per tutto quello che gli ho detto, per non aver considerato i suoi sentimenti e per aver taciuto ciò che provavo per lui.Non lo biasimo se ha passato la notte con un'altra donna.
Prendo i primi vestiti che mi capitano nelle mani e, una volta indossati, prendo il cellulare e la borsa ed esco.
Mi dirigo alla reception per chiedere se ci sono eventuali messaggi da parte di Gabriel ma l'addetto non mi comprende.Io non capisco perché i francesi siano così patriottici anche negli hotel dove accolgono gli stranieri.
"Il.Signor.Riva? Ha.lasciato. qualcosa.per.me?" scandisco parola per parola nella speranza che interagisca.
Lui continua a scuotere la testa confuso e io emetto diversi sospiri.
"Signorina, ha bisogno d'aiuto?" mi chiede un cliente vestito con un completo verde smeraldo e dai non più dei cinquanta anni di età.
"Oh sì! Lei è italiano?"
"Sì, sì. Mi dica come posso aiutarla" risponde educatamente.
"Può chiedere se c'è un messaggio per me, cortesemente?" lo supplico con espressione spazientita.
"Certo, un attimo" mi sorride e traduce ciò che gli ho chiesto in francese.
Attendo la risposta e me ne sto zitta fino a quando il mio salvatore non mi parla.
"Dunque, il suo fidanzato non ha lasciato niente. Ieri sera ha fatto prenotare un taxi e non è ancora arrivato in hotel stamattina" mi comunica, sfoggiandomi tutto il suo fascino da uomo garbato.
"Non è il mio fidanzato" replico, senza pensare.
"Non lo è?" continua quell'uomo.
"In realtà, sì. Cioè non ancora. È una faccenda complicata!" rivelo, cogliendo un accento di divertimento nel suo sguardo.
"Spero tutta la situazione si semplifichi. In ogni caso, le lascio il mio biglietto da visita. Mi farebbe piacere tradurre ancora una volta per lei. Buona giornata!" mi saluta.
Noto il foglietto che mi ha appena consegnato e c'è scritto che è un uomo d'affari, proprio come Gabriel.
-Giorgio Milani- è il suo nome.
La sua classe e la sua professionalità mi ricordano molto Gabriel.
Forse gli uomini d'affari li confezionano tutti uguali, chissà.Prendo il telefono e scorro nei contatti della rubrica per cercare il numero del mio capo.
Mi sistemo nella hall e schiaccio l'icona della chiamata.
Non so cosa gli dirò e non so nemmeno se ne avrò il coraggio però so che devo.In seguito ad una marea di squilli, sento la voce indistinguibile di Gabriel.
"Pronto?" dice lui.
Devo parlare, adesso o me ne pentirò.
"Ciao, Gabriel" inizio.
"Buongiorno! Hai dormito bene?" ribatte pimpante, come se non fosse successo nulla.
Cosa gli prende? Perché è così raggiante?
"Sì"
"Mi fa piac..."
"No, non è vero. Ho dormito peggio di quando Arianna mi risvegliata con i suoi pianti isterici perché aveva fame. Sono distrutta e non ho chiuso occhio"
Lui rimane in religioso silenzio fino a quando non demolisco la quiete, proseguendo con il mio monologo.
"Ieri sera ho detto cose che non pensavo. Tu hai ragione. Ragione su tutto. Ti ho sempre considerato come una persona priva di sentimenti però ho compreso i miei errori.
Ti ho mancato di rispetto e voglio domandarti scusa!"
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Lift Me
Romance𝙎𝙚𝙜𝙪𝙞 𝙡'𝙖𝙘𝙘𝙤𝙪𝙣𝙩 𝙪𝙛𝙛𝙞𝙘𝙞𝙖𝙡𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙨𝙪 𝙄𝙣𝙨𝙩𝙖𝙜𝙧𝙖𝙢 @hannamargowt Una vita sacrificata a fare ciò che gli altri desiderano, una bella batosta in amore, una figlia da accudire, una strana datrice di lavoro...