Lift Me

Capitolo 34

"Spassarmela con Giorgio per fargliela pagare? Cosa ti passa nel cervello?" rimprovero Aurora, la quale non fa che pensare alle vendette da mettere in atto contro Leonardo e Gabriel.

"Perché no? Giorgio è un bel bocconcino ed è l'arma migliore contro Gabriel, il quale, cara amica mia, è ancora stracotto di te"

"Certo, talmente stracotto da assumere come vice direttore il mio ex marito"

"Molto meglio. Almeno quel cretino di Leonardo si renderà conto di quello che ha perso. Dai, non lasciarti sfuggire questa occasione d'oro"

"Non posso farlo" ammetto, scuotendo la testa come per scacciare il pensiero "Giorgio è un brav'uomo e non posso approfittarmi di lui per i miei sporchi giochetti"

Aurora rivolge gli occhi al cielo esasperata e poggia la sua mano sulla mia spalla a mo' di incoraggiamento.
Facile per lei parlare, è sulla via del matrimonio con il suo amato infermiere.

"Oh, andiamo! Preferisci forse che Gabriel e Leonardo ti trattino al pari di una schiava? Insomma... Stiamo parlando del tuo ex marito che ti ha tradito con la vicina e del tuo capo che ha pagato uno stalker per..."

"Ho afferrato il concetto, grazie" tronco in fretta.

"Credo che tu abbia incassato troppi colpi. Hai bisogno di passare all'attacco o affonderai, sul serio." mi consiglia.

Aurora non ha tutti i torti.
Negli ultimi mesi, non ho fatto altro che farmi trattare come una soletta delle scarpe.
Come se tutto ciò che ricevo come punizione fosse colpa mia.
Ok, forse Giorgio non c'entra nulla in questa situazione e sicuramente non si merita un trattamento del genere.
Però, potrei frequentarlo per davvero e vedere come vanno avanti le cose.
Magari riuscirà a togliermi Gabriel dalla testa.

"Chiamo Giorgio" reagisco decisa.

Aurora sgrana gli occhi, l'ho spiazzata e lo noto dalla sua espressione.

"Cosa? Finalmente segui i miei consigli!" esclama, saltellando allegra.

"Non proprio" ammetto "Voglio frequentarlo sul serio. Conoscerlo nel profondo e poi decidere cosa fare. Non posso né snobbarlo e nemmeno fingere di provare qualcosa per lui"

"Quindi, uscirai con lui?"

"Sì"

"E ci farai...?" osa chiedere.

Le lancio un cuscino addosso e lei lo schiva con estrema maestria.
Deve essersi abituata ormai.

"Non lo so. Ma sai che non tutto gira intorno al sesso?"

"Sicura? Ok, l'amore vero è proprio batte il sesso. Però, quest'ultimo è un afrodisiaco... Devi ammetterlo"

Compongo il numero di Giorgio sulla schermata, attendo che mi risponda e lo invito a pranzo per il giorno dopo.
In realtà, dalla sua voce, ho percepito quanto fosse sorpreso.
Il giorno prima non gli avevo dato molto retta, anzi.
Mi era comportata da persona maleducata, mostrando il broncio e rivolgendo i miei pensieri a tutt'altro.
Ecco perché lo avevo colto impreparato.
Forse pensava che avrebbe dovuto fare lui un ulteriore passo in avanti.

"Allora?" domanda la mia coinquilina "Ha accettato?"

"Sì"

"Così si fa. Lascia che Gabriel e Leonardo rimpiangano quello che hanno fatto per il resto della loro vita" dichiara con la sua solita volontà di vendetta.

Di Leonardo non m'importa più di tanto.
È stato il mio ex marito, l'ho amato per parecchio tempo ma per lui provo solo rancore.
Non posso dire la stessa cosa di Gabriel: il mio perenne tormento, la mia ferita aperta, il mio tallone d'Achille.
Nonostante non voglia ammetterlo, l'unico con cui desidero farci l'amore è ancora lui.