Capitolo 18

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"Stavo ballando con Erik e lui si è avvicinato. Ha iniziato a dire un paio di cose e io..." racconto riversando la mia confusione sulla gigante coppa gelato che ho sulle gambe.

Di questo passo metteremo su un paio di chili.

"Che tipo di cose? Voglio sapere tutti i dettagli" dice Aurora che non vede l'ora di scoprire l'esito della serata.

È la solita impicciona, eppure non riuscirei a vivere senza di lei.

"Ringrazia che Arianna sia andata a letto. Primo, ha detto che ero bellissima ma non è stato questo a mandarmi fuori di testa" rivelo, ingurgitando un cucchiaio dopo l'altro.

"E cosa? Dai, vuoi sbrigarti o no?" mi ammonisce, colpendomi con un cuscino.

Sono ore che siamo sedute a vedere "Pretty Woman" con sempre più abbondanti porzioni di cibo.

Ci illudiamo con un film che svela una storia irreale e troppo smielata.
Pensiamo che al mondo ci siano tanti Edward Lewis, pronti a farci sentire delle regine.
Continuiamo a farci del male credendo che l'amore possa trionfare su tutto.
È davvero così?

"....e che sarebbe morto di gelosia se fossi andata a letto con Erik e poi mi ha fatto comprendere che gli sarebbe piaciuto andarci con me"

Aurora, dopo aver ascoltato le mie parole, lancia un urlo di eccitazione.
Si alza sul divano e scalcia i piedi.

"Ahhhhh! Lo sapevo! Adesso cosa hai intenzione di fare?"

"Non so. Probabilmente sarebbe meglio se facessi finta di niente"

"Tu sei pazza. Ti rendi conto?Gabriel Riva ha detto una cosa del genere a te, semplice segretaria"

"Ah, grazie" rispondo sarcastica per il complimento.

"Non volevo sminuirti ma pensaci. Non siamo mai state notate da uomini così importanti. Al massimo, solo sfigati che ci hanno spezzato il cuore. Questa è la dimostrazione che il fato ha qualcosa di buono in serbo per noi!" 

"Per noi?" chiedo divertita.

"Sì, se ti sposerai quel fusto, non dovremmo più vivere in questo appartamento da quattro soldi!" afferma estasiata all'idea di viver in una villa da super ricconi snob.

Le lancio un'occhiataccia e annuncio di voler andare a dormire, anche se che sarà un notte insonne.

"Dove stai andando?Dobbiamo architettare un piano per domani!" insiste lei.

"Ti ho già detto che farò finta di niente. D'altronde, potrebbe averlo detto per provocarmi, per vedere che reazione avrei avuto" sbadiglio.

"Quindi se un uomo ti dice che vuole fare sesso con te, per te sta bluffando?"

"Non un uomo qualunque, Gabriel Riva" ribadisco.

Questa è la mia battuta d'uscita.

Entro nella stanza di mia figlia e, cercando di non svegliarla, mi accosto a lei.
Nonostante le mie aspettative, dopo pochi minuti riesco ad addormentarmi.

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"Tutto bene?"chiede Olivia passando una mano davanti alla mia faccia per richiamare la mia attenzione.

"Sì, scusa. Di cosa stavi parlando?"

"Non ha importanza. Adesso mi dici cos'hai" assicura stringendo le mie mane alle sue.

Sono tentata di rivelarle il mio problema ma ancora non mi fido del tutto di Olivia.
Dall'altro canto, ho bisogno di qualcuno con cui sfogarmi che non sia Aurora.

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