Capitolo 18

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Sono da sola in quel salotto e fisso quelle lettere sul tavolino. La calligrafia con cui è scritto il nome di Hayden sulla busta indirizzata a lui è impeccabile, mi piace.

Non resisto, devo aprire la busta anonima, la mia curiosità in questo caso ha il sopravvento e le lettere mi hanno sempre affascinato moltissimo.

Prendo la busta bianca e la esamino un'ultima volta prima di aprirla. In realtà speravo che Hayden si aprisse e mi parlasse ma vedo che non è ancora il momento quindi intanto leggerò questa lettera.

"Carissima,

se stai leggendo queste righe vuol dire che hai a cuore mio fratello Hayden come lui ha a cuore te. Non so cosa ti abbia raccontato di me, è sempre stato un ragazzo introverso ma è anche la persona più onesta e protettiva che io conosca. Io ora ti scrivo perché quello che sto per fare non sarà facile da accettare per mio fratello, ma non vedo davvero via d'uscita. Ti chiedo solo di stargli vicino, se davvero lo ami come credo, allora penso che tu sappia come fare per non fargli perdere la testa quando leggerà la sua lettera.

So che potrei chiamarlo anche ora e lui correrebbe da me, ma questo posto sembra una prigione e non è giusto che si debba preoccupare sempre per me. È anche per questo che ho preso la mia decisione.

Non devi sentirti in obbligo per quanto riguarda il piccolo Nate, ci sarà Luise che se ne occuperà. Io voglio soltanto che tu renda mio fratello felice quanto merita e ti assicuro che non c'è persona che se lo merita più di lui. Anche se non è una persona facile, ne vale la pena te lo assicuro.

Conoscendo Hayden sono sicura che lui abbia visto qualcosa di speciale in te e se stai leggendo allora vuol dire che Luise è convinta che tu sia la persona giusta per lui. Puoi contare su Luise, non ho trovato un'amica migliore di lei.

Credo che saremmo andate d'accordo.

Ti prego, abbi cura di Hayden nei momenti buoni e soprattutto in quelli difficili.

Grazie.

Danielle"

Danielle mi ha scritto per pregarmi di avere cura di Hayden, sembra una lettera di addio questa.

Ha scritto di aver preso la sua decisione forse era malata. Com'è possibile che Hayden stia affrontando la perdita di sua sorella da solo, non è giusto. Mi vengono quasi le lacrime agli occhi al pensarlo in questa casa sempre da solo. Rimetto la lettera nella busta e la appoggio accuratamente sul tavolino. Mi alzo e mi dirigo verso la camera da letto di Hayden ma lui non c'è, probabilmente è ancora sotto la doccia.

Ascolto dalla porta del bagno e sento ancora il rumore dell'acqua che scorre. Mi appoggio di schiena alla porta. Non so cosa fare, vorrei tanto entrare solo per poterlo abbracciare.

Fa pure quello che vuoi.

Le parole di Hayden mi convincono ad entrare nel bagno piano piano.

È girato di spalle e probabilmente non ha nemmeno sentito che sono entrata.

Tiene le mani appoggiate al muro per sostenersi mentre l'acqua gli corre lungo la schiena e i capelli bagnati gocciolano sul suo viso. Sembra così vulnerabile nonostante la sua stazza e i suoi muscoli scolpiti. Il vapore della doccia rende tutto un po' più confuso e comincio a sudare.

Senza pensarci troppo apro la porta a vetri della doccia ed entro, non gli lascio il tempo di voltarsi e lo abbraccio da dietro appoggiandomi alla sua schiena e finendo così sotto il getto d'acqua, ma non mi importa.

"Che succede?" chiede lui spaesato dal mio abbraccio.

"Niente" dico semplicemente ad occhi chiusi e con la guancia appoggiata alla sua schiena "Tu mi hai detto di fare quello che volevo. E io volevo abbracciarti" dico stringendolo più forte anche se la mia forza non è paragonabile alla sua.

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