Capitolo 4

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Passiamo una ventina di minuti in auto. Aveva ragione per quanto riguarda la musica ci siamo trovati d'accordo e abbiamo ascoltato da subito gli Imagine Dragons. Ha buoni gusti in fatto di musica, lo devo ammettere. Ogni tanto mi fornisce qualche indicazione riguardante la strada.

"Ecco, svolta qui" dice indicando un viale alberato a destra "Sono convinto che tu e Leyla andrete d'accordo" sorride. Quel sorriso furbo che ti lascia intendere ci sia qualcosa dietro, qualcosa che ancora non ha rivelato.

Arriviamo davanti a un'enorme cancello.

"Wow" esclamo con un certo stupore.

Lui prende un telecomando dalla tasca ed apre il cancello.

"Tu vivi qui?" dico indicando il cancello che si sta aprendo.

"Io no, anche se a volte mi ci fermo a dormire" risponde.

"Allora questa è la casa di Leyla" ribatto.

Cerca di trattenere una risata che noto nonostante i suoi sforzi.

"No, Leyla vive con me"

Sbarro gli occhi d'istinto e per poco non mi va di traverso la saliva mentre guido oltre il cancello, dopo che Hayden ha fatto un cenno alla guardia appostata appena dentro.

La villa che si presenta alla fine del vialetto è a dir poco enorme. Non ho mai visto una casa così grande con tanto di guardia al cancello. Ha delle rifiniture splendide, è un giusto incontro tra stile classico e moderno.

Classiche colonne all'ingresso bianche e sassi facciavista color antracite su ogni muretto. Ampie vetrate ed un enorme giardino illuminato da luci a led. Led addirittura sui tre scalini d'ingresso. Ora, ho seguito Hayden fino al portoncino d'entrata nero con tanto di batacchio per bussare, ma credo proprio di essere fuori posto qui.

"Ok, è ufficiale. Io non centro niente qui. Ti aspetto in auto" dico mentre lui suona il campanello.

"Oh no! Dove credi di andare?" mi prende per mano e mi piazza affianco a lui proprio davanti all'entrata "Devi conoscerla. Pronta?" chiede senza aspettarsi una risposta.

"Se ti dicessi di no, mi lasceresti and..." non faccio a tempo a finire la frase che la porta si apre.

Rimango spiazzata alla vista di quello che c'è oltre.

La cameriera che ha aperto la porta si fa da parte mentre un grande cane, per la precisione un grande pastore tedesco, si precipita fuori dalla casa.

Il cane si ferma subito vedendomi alla porta, ma dopo aver annusato l'aria si avvicina per farmi le feste e mi salta addosso. D'istinto alzo le mani.

Hayden affianco a me scoppia a ridere.

"Non serve che alzi le mani, non hai una pistola puntata" ride ancora.

Poi chiama il cane che svelto va a fare le feste a lui e lui contraccambia con un sacco di carezze.

"Mi piacciono i cani, ma di solito non mi saltano addosso al primo incontro, mi ha preso alla sprovvista" dico io.

"Comunque le sei piaciuta." dice e poi riportando l'attenzione al cane "Leyla questa e Amy, Amy questa è Leyla".

"Leyla è il cane?" chiedo conferma.

"Certo, cosa pensavi?" sorride.

Il cane si avvicina ancora a me e cerca altre carezze. Mi abbasso per evitare che mi salti ancora addosso e inizio ad accarezzare quel bel pelo liscio e morbido.

"Sei proprio un bravo cane, vero Leyla?" dico parlando direttamente con l'animale.

"Ve la intendete bene, ne ero certo" dice Hayden accovacciandosi accanto a me. Proprio in quel momento Leyla ne approfitta per leccarmi il viso.

La cosa mi prende di sorpresa che quasi finisco con il culo per terra. L'unica cosa ad impedirmelo è la mano di Hayden sulla mia schiena. Mi ha sostenuto mentre perdevo l'equilibrio impedendomi così di fare una gran figuraccia.

"Ma è sempre così affettuosa?" chiedo visto il comportamento del cane.

"No, anzi è molto diffidente con chi non è di famiglia"

"Ma io non lo sono. Anzi noi due ci siamo incontrati solo poco fa" dico cercando una spiegazione mentre lui ha nuovamente addosso tutte le attenzioni dell'amica a quattro zampe.

Lui si avvicina al mio orecchio e mi sussurra "Ma tu hai il mio odore addosso"

Subito mi ritorna in mente il suo profumo, quel profumo che ho respirato tanto profondamente mentre ero al sicuro tra le sue braccia.

"Ecco spiegato perché sapevi che saremmo andate d'accordo" mi sorride e io contraccambio.

"Oh, Hayden, sei tu" dice una donna arrivata alla porta mentre lui mi aiuta ad alzarmi nuovamente in piedi "Non pensavamo passassi, non a quest'ora. Nate sta già dormendo, ormai da un po'" dice guardando l'orario dal suo piccolo orologio che porta al polso.

"Ciao Luise, so che è tardi, ho avuto un impegno imprevisto. Lascialo pure dormire, torno domani a prendere Leyla così lo saluto"

"D'accordo, come preferisci. Buonanotte" riprende il cane dal collare e lo riporta all'interno della casa, dopo esserci congedati con dei brevi saluti, ed infine richiude la porta dietro di sé.

"Vieni Amy. Mi dai uno strappo a casa?" dice dirigendosi già verso la mia auto.

Lo raggiungo correndo.

Quando saliamo in auto non resisto più, abbasso un po' la musica e gli chiedo "Che è successo prima?"

"Niente, semplicemente sono arrivato tardi"

Non sembrava solo questo.

Accosto l'auto come da sue indicazioni davanti ad un condominio, un bel palazzo moderno, non come quello dove abitiamo io e Vicky. Questo è un palazzo che sembra essere fatto apposta per un ricco uomo d'affari. E ancora mi sembra di essere fuori posto.

"Grazie per il passaggio" dice lui voltandosi verso di me. E scrutandomi con quello sguardo come se potesse davvero leggermi nell'anima.

"No, sono io che devo ringraziare te. Hai fatto tanto per me stasera." ammetto.

"Non hai motivo per ringraziarmi tranquilla. A proposito" dice prendendo il mio cellulare dal vano portaoggetti accanto al cambio, mi prende la mano destra e mi porta il pollice sopra il sensore. Il mio cellulare si sblocca riconoscendo la mia impronta e lui comincia a scrivere qualcosa solo per qualche istante poi mi restituisce il telefono dicendo "Chiamami, per qualsiasi cosa. In qualsiasi momento"

Il suo sorriso mi scioglie e la cosa mi spiazza.

"Ora vado. Ci sentiamo presto" dice scendendo dall'auto mentre io gli faccio un cenno di assenso con la testa.

Lo guardo mentre entra nel palazzo. Quelle spalle larghe, le braccia forti avvolte dalla giacca in pelle, ancora non ci credo di essere stata stretta nel suo abbraccio. Ora che lui è sparito all'interno dell'edificio sono rimasta sola in quest'auto.

Che posso fare ora? Sicuramente se torno a casa mia e Vicky dovesse essere ancora sveglia, avrebbe un sacco di domande a cui non voglio rispondere e lo stesso se andassi a casa di mio fratello. Non ho sonno, ormai quello è passato da un po', ma probabilmente crollerò prima di mattina. Potrei andare a casa ed entrare come una ladra senza svegliare Vicky che spero ormai si sia addormentata e andare dritta nella mia stanza.

Mi accorgo che sto ancora fissando il numero di Hayden salvato nel mio cellulare.

Alla fine decido di alzare la musica e dirigermi a casa, dove fortunatamente riesco a non svegliare Vicky. Quando mi sdraio sul letto rimango a fissare il soffitto per un tempo indefinito prima di addormentarmi.

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