Quando mi sveglio mi rendo conto che non ho nemmeno sentito rientrare Vicky. Guardo l'ora e sono le due di notte.
Il dolore alla testa si è placato ma ho la gola secca e la bottiglietta d'acqua che tengo abitualmente sul comodino è vuota. Con poca voglia sono costretta ad alzarmi e a dirigermi in cucina per prendermi un bicchiere d'acqua.
Proprio quando arrivo in cucina, mi accorgo che c'è qualcuno seduto sul divano e anche se non vedo il suo viso, riconosco i capelli castani tendenzialmente riccioli di Hayden.
Bevo il mio bicchiere d'acqua tenendo lo sguardo puntato sul salotto dove lui sembra essersi addormentato.
Appoggio il bicchiere usato nel lavandino prestando attenzione a non fare rumore e poi mi dirigo verso il divano.
Hayden sta dormendo anche se non credo che quella posizione sia molto comoda. In realtà, nessuna posizione è molto comoda per dormire su questo divano, lo so perché ne ho provate io stessa molte quando mi addormentavo guardando la tv.
Appoggio la mano sulla sua spalla e lo scuoto leggermente.
"Hayden, Hayden" dico piano avvicinandomi leggermente al suo viso.
Non vorrei svegliarlo all'improvviso.
Fortunatamente lui socchiude piano gli occhi, si ferma qualche istante per capire dove si trova e poi si raddrizza leggermente sistemandosi i cuscini che ha dietro la schiena.
"Che succede? Come stai?" chiede Hayden guardandomi.
"Meglio" dico rivolgendogli un sorriso "Credo che la tua schiena sarà a pezzi se dormirai ancora su questo divano" dico sottovoce indicando con un cenno della testa i cuscini che ha dietro la sua schiena.
"Effettivamente non sono riuscito a trovare una posizione comoda" ammette lui.
"Perchè su questo divano non c'è. Lo so per esperienza" ribatto io "Ma tu non dovevi andartene a casa quando fosse arrivata Vicky?" chiedo.
"Volevo accertarmi che stessi meglio, ma non volevo svegliarti. La tua amica mi ha detto che mi sarei potuto accomodare sul divano" poi sorridendo aggiunge "Probabilmente sa anche lei che questo divano non è affatto comodo per passarci la notte" e si stiracchia fingendo di avere mal di schiena.
"Sicuramente lo sa" dico ridendo piano "Dai, vieni"
Mi alzo e con un cenno del capo lo invito a fare lo stesso e a seguirmi.
Lo precedo ed entro in camera mia. La stanza ha tutto il necessario per essere considerata accogliente, almeno per i miei gusti. Il letto matrimoniale è la cosa che attira maggiormente l'attenzione, la testiera scura è appoggiata alla parete di fondo color lilla. C'è un armadio, non molto grande, ma per me è abbastanza capiente, una scrivania sommersa di scartoffie e una piccola libreria stracolma di libri. Certo, non era paragonabile alla camera di Hayden, ma io mi ci sono sempre sentita a casa. È la mia stanza.
Mi volto verso di lui, mentre Hayden è impegnato a scrutarsi intorno. So che ad un osservatore attento come lui non sfugge nessun particolare.
"Qui starai sicuramente più comodo" dico chiudendo la porta della stanza in modo che le nostre voci non sveglino Vicky.
"È camera tua?" chiede, ma entrambi sappiamo la risposta così mi limito ad annuire. "Pensi che farmi dormire sul pavimento della tua camera sia più comodo del divano nel salotto?" chiede dopo qualche istante.
Io sorrido. "Veramente pensavo di condividere il letto. Essendo matrimoniale c'è abbastanza spazio per entrambi" e dopo qualche secondo aggiungo "Mi sentirei in colpa se domani mattina tu ti svegliassi con la schiena a pezzi solo perché hai dormito sul quel divano" ammetto sorridendo.

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Fiducia a prima vista
Romance"Basta un istante, un incrocio di sguardi per legare per sempre tra loro due anime complementari" Amelia Grant, una giovane donna forte e indipendente, scoprirà la sua fragilità e scoprirà quanto, in un istante, uno sguardo possa cambiarle la vita. ...