Capitolo 31

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AMY

Mi chiedo come sia potuta scoppiare una rissa davanti ai miei occhi ed io non ho saputo nemmeno reagire. Avrei dovuto fare qualcosa per impedire ad Hayden di picchiare Darrell, anche se ne capisco le ragioni, non riesco a scusare completamente il suo comportamento. Tutta la rabbia che ha dentro non fa altro che renderlo aggressivo e questo non fa bene a nessuno tanto meno a lui.

Mi concentro sul paesaggio che scorre fuori dal finestrino mentre vorrei tanto sapere che cosa passa per la mente di Hayden. I pensieri mi riempiono la testa tanto che a malapena mi accorgo che siamo arrivati a casa sua. Scendiamo dall'auto sempre in silenzio, sembra la quiete prima della tempesta.

Dopo qualche istante una macchina scura si parcheggia accanto a quella di Hayden e scende il tipo che prima lo ha trattenuto con non poca fatica.

Saliamo in ascensore insieme ai nostri silenzi, non so chi si prenderà la responsabilità di rompere la quiete per scatenare l'uragano.

Hayden apre la porta di casa ed entra, accende le luci mentre io lo seguo all'interno e il terzo chiude la porta.

Il nuovo arrivato credo si chiami Jack o almeno così lo ha chiamato Hayden prima. Avrà più o meno l'età di Hayden e come corporatura sono simili, anche quest'uomo ha una certa dose di muscoli capelli tagliati molto corti, tipico taglio che ti aspetteresti da un militare.

In effetti, osservandolo meglio ha qualcosa che ricorda un soldato, forse il portamento oltre ai capelli. Per il resto sembra una persona comune.

Ci ritroviamo in cucina, io mi sono seduta su uno sgabello della penisola e lo sconosciuto si è fermato in piedi a braccia conserte poco distante, mentre Hayden ha i palmi appoggiati sul piano della cucina, gli occhi chiusi e sembra stia per scoppiare. 

Dovrò reggere l'onda d'urto.

“Che ti ha detto? Che voleva da te?” chiede Hayden in tono poco cortese e so che quelle domande sono per me.

“Non lo so” mi limito a dire in tono poco convinto.

“Non lo sai?!” dice girandosi verso di me e vedo quanta rabbia ci sia ancora dentro di lui “Che vuol dire che non lo sai! Voglio sapere ogni parola che vi siete detti!” esclama avvicinandosi a me mentre il suo tono di voce aumenta in modo inversamente proporzionale alla distanza che si accorcia tra di noi.

“Calmati amico, lei non c'entra” dice Jack posando una mano sulla spalla di Hayden che blocca la sua avanzata.

“Come faccio a calmarmi, l'hai sentito?!” si rivolge al suo amico “Lei c'entra e lo sai bene anche tu” 

Probabilmente io in questo discorso sono l'unica che non ci ha capito nulla ed essere all'oscuro mi innervosisce.

“Certo che oggi sei proprio fuori!” dico attirando così l'attenzione di entrambi gli uomini, ma proseguo “Prima picchi e poi ti fermi a fare le domande e pretendi delle risposte soddisfacenti!” lascio uscire le parole come un fiume e con molta probabilità nessuno dei due se lo sarebbe aspettato. E a dirla tutta nemmeno io me lo aspettavo.

Hayden mi scocca un'occhiata che cerco di sostenere anche se il coraggio delle mie precedenti affermazioni ha già abbandonato la nave ed io spero solo di non affondare sotto quegli occhi marroni che non mi lasciano via di scampo. Mi sono già pentita per come ho lasciato uscire il fiume di parole di poco fa, ma cerco di non darlo a vedere anche se mi costa una certa fatica.

Alla fine Hayden distoglie lo sguardo da me e si avvia verso il salotto che sono sicura non sia la sua meta finale.

“Parlaci tu perchè io oggi sono proprio fuori” dice mentre passa affianco all'amico pronunciando l'ultima parola in modo da fare un evidente riferimento alle mie affermazioni.

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