Le maledizioni senza perdono

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- Potete metterli via - borbottò il professor Moody avvicinandosi alla cattedra con il suo passo zoppicante.- quei libri. Non vi serviranno -

Hlin si alzò dalla sedia per fare in modo che il mago ci si potesse sedere e, nel mentre che gli studente sistemavano i libri nelle borse, Moody osservò Hlim con il suo occhio magico.

- Sicura di voler stare in piedi? - chiese Moody facendo comparire una sedia vicino alla sua.

- Stavo bene anche in piedi, ma se insisti - disse Hlin estraendo il programma dalla borsa.

- Allora - cominciò Moody una volta finito l'appello e rigirandosi fra le mani il programma che Hlin gli aveva dato - ho ricevuto
una lettera dal professor Lupin a proposito di questa classe. Mi pare che abbiate una preparazione piuttosto solida nell'affrontare le Creature Oscure...- fece una breve pausa consultando il programma - avete fatto i Mollicci, i Berretti Rossi, i Marciotti, gli Avvincini, i Kappa e i Lupi Mannari, è esatto? -

Ci fu un mormorio di assenso.

- Ma siete indietro... molto indietro... sulle maledizioni - continuò Moody.

- Cosa? No, no! Alstor dobbiamo iniziare con l'incantesimo respingente. Le maledizioni non sono nemmeno parte del programma di quest'anno - lo interruppe Hlin prendendolo in disparte.

- Non agitarti non Vi fa bene... e poi so quel che faccio...- le rispose per poi tornare a parlare con gli studenti -... perciò sono qui per spiegarvi nel dettaglio quello che i maghi possono farsi gli uni agli altri. Ho un anno per insegnarvi come affrontare le Forze...-

- Come, non rimarrà? - chiese Ron immediato.

L'occhio magico di Moody si fissò su Rome dopo qualche secondo sul viso di Moody si formò una smorfia simile ad un sorriso.
Sia Ron che Hlin tirarlo un sospiro di sollievo, questa perché sapeva che quando Alstor sorrideva era perché si sentiva a suo agio in un determinato posto con delle determinate persone.

- Tu devi essere il figlio di Arthur Weasley, eh? - disse Moody incontro a Ron - Tuo padre mi ha tirato fuori da un bel guaio qualche giorno fa... sì, mi fermo solo quest'anno. Un favore speciale a Silente... un anno, e poi torno alla mia vita tranquilla di pensionato - cocluse facendo una risata roca.

- Allora, cominciamo subito. Le maledizioni. Assumono forze e forme diverse. Ora, secondo il Ministero della Magia dovrei insegnarvi le contromaledizioni e fermarmi lì. Non dovrei mostrarvi come sono fatti gli Anatemi Oscuri illegali prima del sesto anno. Si ritiene che non siate grandi abbastanza da affrontarli fino ad allora. Ma il professor Silente ha un'opinione più alta dei vostri nervi, pensa che possiate farcela -

Se ascoltiamo Silente avrebbero potuto affrontare dei mangiamorte anche al primo anno si disse metalmente Hlin osservando attentamente i movimenti del professore.

-... e prima sapete che cosa dovrete fronteggiare meglio è, dico! - ci fu un momento di silenzio. - Allora... chi sa dirmi quante sono le maledizioni senza perdono? -

- Tre signore...- rispose prontamente Hermione con la mano alzata ancor prima che il professore finisse la frase.

- E perché si chiamano così? - continuò Moody prendendo appunti alla lavagna.

- Perché sono imperdonabili. L'uso di una di queste...-

- ... ti procura un biglietto di sola andata per Azkaban! Esatto! Per il ministero siete troppo giovane per conoscere gli effetti... non sono d'accordo! Dovete sapere che cosa affrontate! Dovete essere preparati! Dovete trovare un altro posto per la gomma da masticare che non sia sotto il banco, signor Finnegan!- disse Moody senza smettere di scrivere alla lavagna.

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