Hlin se ne stava seduta su una delle poltrone accanto al camino della sala comune dei Grifondoro, intenta a correggere gli eventuali errori nei compiti di teoria assegnati ai pochi studenti dei quali si doveva occupare.
Ogni tanto alzava lo sguardo e si perdeva tra i ricordi del suo passato da studentessa accanto ai malandrini e quando la nostalgia cominciava ad assalirla tornava a guardare i fogli che aveva posizionati accuratamente sulle gambe.- Manca anche a me questo posto -
Hlin sobbalzò sentendo la voce di Sirius, ma non capendo da dove potesse venire.
Poi guardò verso il camino e sorrise.
La testa di Sirius troneggiava nel fuoco.- Ciao - disse avvicinandosi al camino.
Sirius ricambiò il sorrise.
- Come stai? -
- Come sta una strega in dolce attesa da cinque mesi e che deve correre avanti e indietro per far sì che il suo figlioccio non venga ammazzato... perciò abbastanza bene - sospirò Hlin.
Avrebbe voluto accarezzare la guancia di Sirius, sentire i suoi capelli tra le dita, abbracciarlo e perdersi nel suo profumo, ma, chiaramente, non poteva fare nessuna di queste cose.
- Anche tu mi manchi - disse Sirius come se le avesse - vorrei commettere un'idiozia più grande di questa e venire lì ad Hogwarts, ma né tu né il caro Lunastorta sareste d'accordo -
- Stai già rischiando così... io, Harry e Lunastorta ci teniamo alla tua incolumità, lo sai -
Sirius la guardò abbozzando un timido sorriso.
- E lui? O lei? Come sta? - chiese in seguito indicando il pancione.
- Scalcia e, come la mamma, vorrebbe il suo papà - disse Hlin con sguardo malinconico.
- E il suo papà vorrebbe essere lì con lui, o lei, la sua mamma e suo fratello...- in quel momento a Sirius si accese una lampadina e si guardò intorno.
- Harry dov'è? -
- Hagrid gli ha chiesto di andare da lui a mezzanotte non sa...-
Come se li avesse sentiti Harry entrò dal buco del ritratto della signora grassa.
- Appena in tempo, caro - disse Hlin invitandolo a sedersi accanto a lei.
Harry si accoccolò vicino ad Hlin e disse: - Sirius... come stai? -Sirius era diverso da come lo ricordava Harry. Quando si erano salutati, il suo volto era magro e incavato, circondato da una gran massa di lunghi
capelli neri aggrovigliati: ma ora i capelli erano corti e puliti, il viso era florido, e Sirius sembrava molto più giovane, molto più simile alla sola fotografia che Harry aveva di lui, scattata al matrimonio di James e Lily Potter.- Non pensare a me. come stai tu? - disse Sirius serio.
- Io...- per un istante, Harry cercò di dire «bene», ma non ce la fece.
Prima di riuscire a fermarsi, si ritrovò a parlare più di quanto non avesse fatto da giorni: di come nessuno credesse che non era stato a lui a proporsi
per il Torneo, delle bugie di Rita Skeeter sulla Gazzetta del Profeta, di come non poteva fare un passo senza essere preso in giro - e di Ron, Ron
che non gli credeva, Ron che era geloso...-... e adesso Hagrid mi ha appena fatto vedere che cosa succederà nella prima prova, e si tratta di draghi, Sirius, e io sono perduto - concluse disperato.
Hlin sgranò gli occhi, Sirius, invece, lo scrutò ansiosamente, con occhi che non avevano ancora perso lo sguardo fosco e spiritato che Azkaban gli aveva impresso. Entrambi avevano lasciato parlare Harry fino allo sfinimento senza interromperlo, ma ora Sirius disse:
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Harry Potter e La quinta Malandrina
FanfictionE se qualcuno avesse cercato di aiutare Harry dopo tutti questi anni e alla fine ci fosse riuscito? E se quel qualcuno cambiasse completamente la storia di Harry Potter?