Promesse

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- Dove diavolo si trova il mio figlioccio!? - sbraitò Hlin fuori di sé ripercorrendo per l'ennesima volta il perimetro dell'ufficio della professoressa McGranitt - Io non tornò ad Azkaban fin quando non avrò Harry qui davanti a me! -.

Harry si era come volatilizzato, nessuno aveva notizie di lui da ore, né di lui, né di Ron Weasley e nemmeno del professor Allock, non che di quest'ultimo le importasse qualcosa, ma era assai strano che fossero scomparsi la stessa sera del rapimento della figlia più piccola dei Weasley.
Come a farlo apposta la porta si spalancò ed entrò una Molly Weasley alquanto scossa e in preda a una crisi isterica come quella di Hlin, seguita dal marito.

- Dove sono i miei figli?? - esclamò sbattendo il pugno sulla cattedra e cominciando a piangere.

La professoressa fece appena in tempo a far sedere le due donne che la porta si aprì di nuovo annunciando l'entrata di Albus Silente.

- Professore! - Hlin si alzò in piedi, sorpresa, ma felice, di vederlo a scuola dopo il mandato del Ministero.

- Hlin, sono felice di vederti... i tuoi tre giorni di libertà vigilata? -

La strega annuì.

- Libertà vigilata? - domandò la signora Weasley.

- Lunga storia senza alcuna importanza - rispose prontamente Silente avvicinandosi al camino e facendo sedere la professoressa McGranitt che, sentendo nell'aria tutta quell'agitazione, aveva cominciato ad agitarsi anch'ella.

- State calme, i ragazzi se la caveranno -

- Lei sa dove sono?? - chiese Hlin alzandosi di getto.

- Non ne sono sicuro, ma l'importante è che adesso prendiate un bel respiro e...- non concluse la frase che la porta si spalancò nuovamente facendo gridare di gioia Hlin e Molly.

La prima si precipitò ad abbracciare Harry e la seconda, assieme al signor Weasley, corse dalla figlia.
Il ragazzo ormai si era abituato a tutto quell'affetto da parte della madrina e non poté che ricambiare felicemente.
Quando poi fu libero dall'abbraccio di Hlin ecco che la signora Weasley avvolse lui e Ron in un secondo abbraccio.

- Tu l'hai salvata! Come hai fatto?? - esclamò la donna lasciandoli andare.

- Credi che tutti noi vorremmo saperlo - disse la McGranitt alzandosi dalla sedia.

Harry si voltò verso Hlin, che inarcò un sopracciglio, e cominciò a raccontare tutto ciò che era successo dall'inizio dell'anno: di Dobby, della voce incorporea che Hermione aveva scoperto essere quella di un basilisco, di come avevano scoperto l'entrata della Camera dei segreti...

-... infrangendo almeno una dozzina di rregole della scuola...- ricordò la professoressa.

... di come avevano scoperto che Allock era un imbroglione e di come Harry aveva affrontato il basilisco grazie all'arrivo di Fanny, la fenice di Silente.

Hlin sospirò.

- Devo dire che hai quasi superato il mio record di infrazioni - sorrise per smorzare il momento troppo serio.

****

Dopo quasi un'ora il gruppo uscì dall'ufficio della professoressa e Silente chiese il permesso ad Hlin di poter scambiare qualche parola con Harry e la madrina acconsentì attendendo fuori dall'ufficio.

- Non dovresti essere ad Azkaban, mezzosangue? -

- L'erba cattiva non muore mai Lucius, ma in questo caso l'erba cattiva non sono io... è lei, sarà felice di aver ingannato una ragazzina di soli unidici anni, d'altronde non ci si può aspettare di meglio da uno come Lei -

Harry Potter e La quinta MalandrinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora