Durmstrang

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- Quanto credete che saranno grandi i cavalli di Durmstrang? - chiese Seamus Finnigan a Harry e Ron sporgendosi di fianco a Lavanda e Calì.

- Be', se sono più grandi di questi, anche Hagrid non riuscirà a controllarli -disse Harry. - Sempre che non sia stato aggredito dai suoi Schiopodi. Chissà che cosa sta succedendo».

- Forse sono fuggiti - disse Ron speranzoso.

- Oh, non dirlo - intervenne Hermione con un brivido.

- Prova a immaginarteli liberi per il parco... -

- Comunque conoscendo Karkaròff non useranno dei élégonti sce... pardòn... cavalli come Beauxbatons - disse Georgette agganciandosi al discorso iniziale.

Quasi tutti guardavano il cielo in attesa. Per qualche minuto,
il silenzio fu rotto solo dagli sbuffi e dallo scalpitio dei grossi cavalli di Madame Maxime. Ma poi...

- Sentite qualcosa? -  disse Ron all'improvviso.

Un suono forte e misterioso avanzava verso di loro dall'oscurità. Un rombo e un risucchio soffocato, come se un immenso aspirapolvere avanzasse lungo il letto di un fiume...

- Il lago! - urlò Lee Jordan, indicandolo. - Guardate il lago! -

Dalla loro postazione in cima ai prati che sovrastavano il parco, potevano vedere chiaramente la liscia superficie nera dell'acqua, solo che all'im-
provviso non fu più affatto liscia. Al centro, in profondità, c'era una strana
turbolenza; grandi bolle si formavano in superficie, ondate si abbattevano sulle rive fangose... e poi, proprio al centro del lago, apparve un vortice, come se un tappo gigante fosse appena stato tirato via dal fondo...
Una cosa che sembrava un lungo palo nero prese ad affiorare lentamente
dal cuore del vortice...

- È un albero maestro! -disse Harry a Ron e Hermione.

- Io lo avevo detto - disse Georgette con un sorriso fiero.

Lenta e maestosa, la nave sorse dalle acque, splendente nella luce lunare.
Aveva un'aria stranamente scheletrica, come se fosse la vittima risuscitata di un naufragio, e le fioche luci nebulose che scintillavano dai boccaporti sembravano occhi spettrali. Alla fine, con un gran sciabordio, la nave emerse del tutto, galleggiando sull'acqua agitata, e prese a scivolare verso la riva. Qualche istante dopo, udirono il tonfo di un'ancora gettata in un fondale basso, e il tonfo di una passerella che veniva abbassata sulla riva.
I passeggeri sbarcarono; i ragazzi videro le sagome passare davanti alle luci dei boccaporti.

- Almeno loro sono stati più intelliscenti coprendosi comme çi - constatò Georgette riferendosi ai pesanti mantelli di pelliccia ispida che indossivano.

L'uomo che li guidava portava una pelliccia di un altro tipo: liscia e argentea, come i
suoi capelli.

- Silente! - gridò con calore, mentre risaliva la collina. -Come stai, mio caro amico, come stai? -

- Benissimo, grazie, professor Karkaroff - rispose Silente.

Karkaroff aveva una voce leziosa, untuosa; quando entrò nel fascio di luce che dilagava dal portone del castello, videro che era alto e sottile come Silente, ma i suoi capelli bianchi erano corti, e il pizzetto (che finiva con un piccolo ricciolo) non riusciva a nascondere del tutto il mento debole. Quando raggiunse Silente, gli strinse la mano tra le sue.

- Cara vecchia Hogwarts - disse, guardando in su verso il castello e sorridendo;

- Non ha un sorriso - come si disce? - fiable... o mi sbaglio? - fece notare Georgette.

- Fiable? - chiese Harry confuso.

- Affidabile - tradusse Hlin - e non ti sbagli, non so perché Silente continui a fidarsi di certa gente, e Karkaroff di sicuro non è buono come cerca di far credere -.

Harry Potter e La quinta MalandrinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora