Padrino e Madrina

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- Non ci posso credere, fra due mesi comprai già quattordici anni, e sei alto quasi quanto me... non è giusto... mi sembra solo ieri che ti venimmo a prendere in quella catapecchia in mezzo al mare - sospirò Hlin scompigliando i capelli di Harry.

- Bleh...-

- Ron...! -

- Ragazzi uscite da lì dietro - rise Hlin girandosi verso una colonna dietro la quale sbucarono Hermione e Ron.

- Allora siamo intesi che io ti aspetto davanti casa dei tuoi zii e me li presenti -

- Intesi - sorrise Harry per poi salire sull'Hogwarts Express, seguito da Ron ed Hermione.

- Congratulazioni!! - urlò una voce dietro la strega, non appena il treno cominciò ad avviarsi.

Hlin balzò sul posto di almeno un metro, per poi portarsi all'altezza del cuore.

- Sibilla! Per tutti gli Snasi! Da quanto era lì a guardarmi? - esclamò la ragazza girandosi verso la professoressa di Divinazione.

- Ti ho seguita fin qui, cara, volevo solo congratularmi - disse la Cooman con il suo solito fare agitato.

- Congratularsi? E per cosa? - chiese Hlin confusa.

- Oh! Devo andare! -

- Sibilla aspetti! -

Il fischio del treno la fece distrarre giusto il tempo per dare il tempo alla professoressa Cooman di sparire nel nulla.
La strega rimase per qualche secondo perplessa, ma il suo stato di trance durò poco, ricordandosi di doversi incontrare con Remus da Fortebraccio, a Diagon Alley.

****

- Lo sai come è fatta Sibilla - disse Remus sorseggiando la sua cioccolata calda.

- Sì, lo so, ma sai anche che lei è solita fare predizioni negative e questa... mi ha lasciata perplessa - spiegò Hlin tamburellando le dita sul tavolino fuori dalla gelateria.

- Forse si è congratulata perché sa che Sirius è innocente e che presto sarà tale anche agli occhi del Ministero - ipotizzò Remus.

- Tu dici? -

- Certamente... sennò per che altro? -

- Mah...- borbottò Hlin dando un morso alla cialda del suo gelato.

- Felpato dove andrà ora? - domandò Remus cambiando discorso.

- Penso che rimarrà a casa mia... fin quando Grimmauld Place e le altre vie di Londra non saranno libere da orde di Auror...-

- Perciò starà da te per un bel po' di tempo -

- Sei geloso? - ironizzò la strega.

- Per niente, anzi, sarai proprio tu ad impedirgli di commettere stupidaggini -

- Remus... non abbiamo più quindici anni -

- Non si sa mai -

- Spiritoso -

****

- Ragazzo! Quel gattaccio che cosa ci fa qui?? - abbaiò zio Vernon vedendo la piccola Bengala che li fissava seduta sul muretto davanti al 4 di Privet Drive.

- Ecco... quella non è esattamente una gatta...- disse Harry grattandosi la nuca.

- Non starai diventando più stupido di prima con quella scuola...- commentò Dudley scendendo a fatica dalla macchina.

- Per niente... lasciate che vi mostri che quel che dico è vero - insisté il ragazzo.

- Vernon, quel gattaccio mi rovinerà il tappeto nuovo con le sue zampacce sporche! - gracchiò Petunia Dursley entrando in salotto e trattenendo il respiro non appena, al posto della piccola Bengala, vide una donna sui trent'anni, alta quasi come lei, i capelli azzurri che la lasciarono perplessa e indossava un abito svasato color crema lungo poco sopra il ginocchio e delle semplici t-strap ai piedi, in tinta con il vestito.

- Piacere signori Dursley, sono Hlin White, la madrina di Harry - sorrise raggiante Hlin allungando la mano verso Petunia che, nel frattempo, si era seduta sconcertata su una delle poltrone.

Hlin ritirò la mano vedendo che nessuno dei presenti voleva salutarla come si doveva.

- Spero che sia venuta a disturbarci in questo modo solo per portarsi via il ragazzo - disse zio Vernon speranzoso e al contempo infastidito da quella presenza estranea.

- No... non sono qui per portarmi via Harry, malgrado volessi fare il contrario, ma sono venuta qui solo per incontrarvi e dirvi che quella gatta che vedete ogni tanto girare per il vostro giardino sono proprio io e che, sì, ho visto come avete trattato Harty in questi anni.
Però state tranquilli, essendo stata in prigione per molto meno non intendo farvi nulla, solo chiedervi di avere più rispetto per Harry, soprattutto lei Petunia, che dovrebbe la prima a sapere quanto Lily ci tenesse che lei ed Harry andaste d'accordo.
Con ciò concludo il nostro breve incontro perché sono in ritardo... devo andare dal padrino di Harry, il quale penso ve ne abbia già parlato - concluse Hlin tutto d'un fiato, riprendendo ossigeno solo alla fine della spiegazione.

I Dursley rimasero in silenzio fino a quel momento.

- Tratteremo il ragazzo meno duramente... basta che vada fuori da questa casa! - abbaiò frettolosamente zio Vernon.

- Scorbutico... nonostante ciò non è stato del tutto spiacevole conoscervi... Harry mi raccomando comportati bene - disse Hlin, davanti alla porta d'entrata e, non senza aver fatto prima un piccolo occhiolino ad Harry, si trasfigurò nella piccola Bengala miagolando al figlioccio così che questo capì di dovergli aprire la porta per permetterle di uscire.

Yep... in ritardo di due minuti... sorry me..
I love you.
Detto ciò spero che il capitolo vi sia piaciuto.❤
Adieu nargilli miei❤




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