Imperio

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- Come mai eri così nervosa pochi minuti fa? - chiese Moody dopo che anche l'ultimo studente fu uscito dall'aula.

- Lo sai benissimo... te l'avrò raccontato un milione di volte...- disse Hlin atona incrociando le braccia e lasciandosi cadere sulla sedia.

Moody scrutò il suo volto con l'occhio sano e,con quello magico osservò le mani della strega, che avevano iniziato a tremare leggermente.

- I Black...- sospirò andandosi a sedere accanto ad Hlin.

- I Black...- fece eco la strega.

- Quindi è per questo che ti sei innervosita - ipotizzò Moody guardando il punto della scrivania dov'era morto il terzo ragno qualche minuto prima.

Hlin avrebbe giurato sulla sua scopa volante preferita, però, che con l'occhio magico la stesse osservando.

- Non solo per questo... insomma... hai visto Neville ed Harry? Certo, il resto della classe ci sarà rimasto chi male e chi impressionato... ma quei due ragazzi li hai spaventati. Neville, poi, l'ho visto molto turbato quando è uscito da qui... dovresti parlargli -

- Parlargli? -

- A Neville. Insomma, chiedergli scusa - specificò Hlin alzandosi e recuperando la borsa.

- Non penso che chiedergli scusa basterà, servirebbe qualcosa che lo faccia stare meglio... qualcosa che lo faccia sentire bravo... e so che è molto portato per eebologia, ma oltre a questo non saprei cosa fare - disse Moody con uno strano tono di voce.

- Hai ragione - continuò Hlin frugando nella sua borsa senza fondo -... ma dove l'ho messo? Ah! Eccolo! - esultò tirando fuori dalla tracolla un libro di Erbologia.

- È proprio il regalo adatto a Paciock, ma è quello che ti ho regalato io qualche anno fa -

- No... è una copia - disse facendo volteggiare la bacchetta verso il libro che teneva in mano Moody e pronunciando molto chiaramente la formula "Geminio".
L'anziano Auror si ritrovò fra le mani due copie identiche dello stesso libro.

- Con anche i tuoi scarabocchi all'interno...- sospirò Moody sfogliando le pagine della copia ritrovandovi evidenziature, appunti, cancellature e disegnini di piante.

- Ehi! Quegli appunti sono molto importanti - disse Hlin con finto tono offeso - ora, io vado da Harry e se incontro Neville lo mando qui da te - concluse riprendosi il libro originale e uscendo dall'aula prima che Moody potesse proferire parola.

Ma, nonostante l'espressione allegra del suo viso dicesse tutt'altro, dentro di sé era turbata.. forse perché erano passati quasi quindici anni dall'ultima volta in cui aveva pensato a Regulus Black.

*****

- Senti fratellone: ma non ti sei ancora stancato di portare qui quella mezzosangue? Nostra madre non ne sarà affatto contenta quando lo verrà a sapere! - gridò dal piano terra Regulus, il fratello minore di Sirius Black.

- Fatti gli affari tuoi, Regulus! - tuonò il giovane Sirius chiudendo così forte la porta camera da letto che fece sobbalzare Hlin.

- Ci rovinerai la reputazione! - si sentì ancora la sua voce fastidiosa in fondo alle scale.

- Chiudi la bocca! -

- Ogni volta la stessa storia...- sbuffò il giovane Grifondoro sdraiandosi sul letto.

- Non importa Sirius, te l'ho detto: ci ho già fatto l'abitudine - lo consolò Hlin imitandolo e appoggiando la testa sul suo petto.

Harry Potter e La quinta MalandrinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora