Diagon Alley

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- Benvenuto, Harry, a Diagon Alley! - esclamarono in coro Hagrid ed Hlìn.

- Ah! Aria di casa! Bleh! E puzza di Malfoy! - disse la ragazza indicando un uomo alto, dai capelli lisci e biondo platino, vestito di nero che passeggiava per la via principale di Diagon Alley con aria di superiorità.

- Chi è? - chiese Harry incuriosito.

- Ogni cosa ha il suo tempo Harry, ora ci servono: divise, pentolone, strumenti vari e... ah sì... la cosa più importante: un bacchetta! - spiegò la strega

- E con che cosa pensi di comprarli? - chiese ironico Hagrid.

- Ah già...- sorrise ebete Hlìn.

- Ma io non ho un soldo...- gli disse Harry.

- I tuoi soldi sono tutti lì, alla Gringott, la banca dei maghi, non c'è posto più sicuro, non c'è! Forse solo Hogwarts! - esclamò fiero il gigante indicando un enorme edificio bianco.

- Finché non ci porti dentro ragni o cagnolini as....-

Fu interrotta da una manata di Hagrid che le arrivò dritta in faccia e che le ruppe di netto il naso da quanto forte era stata.

- Ahia! Quante volte ancora me lo dovrai rompere questo povero naso? - esclamò stranamente divertita.

- In che senso "quante volte"? - domandò Harry.

- Nei miei anni ad Hogwarts me l'avrà rotto almeno tre volte all'anno per tutti i suoi "animaletti" che mi saltavano in braccio e rimanevano attratti dal mio naso...- spiegò - ora... Madame Black dove sta? Ah ecco! Ragazzi mi faccio aggiustare il naso e tornerò prima che voi possiate dire Dorsorugoso! - e detto ciò la ragazza sparì dentro ad una sorta di farmacia.

- Dorsorugoso? - chiese Harry confuso.

- Esemplare magnifico di drago, Harry - esclamò fiero Hagrid
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- Madame Black... è permesso? - domandò la ragazza aprendo la parto e facendo scattare un delizioso campanellino posto su di essa.

- Hlìn cara, di nuovo qui? - chiese amorevolmente una signora sui cinquant'anni, capelli castani ed occhi azzurri, qualche rughetta che si faceva spazio tra la pelle del viso.

- Sono la sua cliente preferita immagino - ironizzò la ragazza.

- Dopo Remus! - esclamò divertita lei.

- A proposito, lo avete visto? -

- Si, certo, è di là che sta osservando alcuni intrugli, che hai fatto al naso? -

- Indovini un po'...-

- Hagrid? - ipotizzò la signora.

- Esatto! -

- Vieni qua, bevi questo - disse porgendole un composto verdognolo con piccole macchie rossicce dovute alle bacche di Dragoncello.

Hlìn lo bevve e subito il suo naso tornò come nuovo.

- Un po' di tè? - chiese gentilmente Madame Black.

- Giusto un sorso - rispose la ragazza seguendola nella saletta.

- Guarda chi si vede, la mia Selvaggina! - esclamò Remus alzandosi in piedi.

- Come va Lupacchiotto? - domandò Hlìn ammiccando.

Lupin roteò gli occhi divertito e la invitò a sedersi accanto a lui.

- Allora... come sta andando con Harry? - chiese il mago.

- Benissimo! Ora lui e Hagrid sono andati alla Gringott, Hagrid mi ha poi detto che gli vuole fare un regalo, ma non so di cosa si tratti, cooomunque... io poi andrò con Harry da Madame Malkin per le divise, Ah! Non vedo l'ora di vederlo con indosso la sua toga! Poi andremo a prendere il suo primo gufo, e poi andre...mo...-

- Hlìn, stai bene? - chiese Remus notando il repentino cambiamento d'umore dell'amica.

Poi si accorse che Hlìn stava guardando verso una direzione precisa e così voltò lo sguardo verso dove stava guardando la ragazza.

- Oh...-

Appena si voltò si ritrovò davanti ad una foto che non aveva notato poco prima.
Essa ritraeva Sirius Black il giorno della sua incarcerazione.

- Hlìn... penso che Harry ed Hagrid ti staranno aspettando  - le disse Remus per distrarla.

- S...sì, hai ragione, è meglio che vada...arrivederci madame Black, ciao Remus - rispose atona, dando una bacio sulla guancia sia a Madame Black che a Remus.

Quando Hlìn uscì tornò sorridente come non mai, come se ciò che era successo poco fa non fosse mai accaduto.

Subito si apprestò ad andare da Harry e Hagrid che nel mentre si stavano gustando un buon gelato di Madame Fortebraccio.

- Andiamo? - disse con un sorriso a trentadue denti per mascherare ciò che stava provando.

Gneeeeeeeeee.
Bah... come definire questo capitolo non saprei.
Decidete voi, io intanto cerco di mandare maledizioni alla mia tazza perché mentre leggevo la Pietra Filosofale mi è caduta una goccia di latte sul libro.
Porca Umbridge, stavo per lanciare la tazza fuori dalla finestra dalla rabbia...

Cooooooomunque.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e come al solito se vi è piaciuto lasciate un commento e una stella e ci vediamo nel prossimo capitolo.
Adieu 💥

Harry Potter e La quinta MalandrinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora