Nostalgia

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La luna si issò alta nel cielo bianca come il latte.
Remus ringhiò mettendosi le mani fra i capelli, così a quel Hlin si trasfigurò e si sedette sul divano.
Chissà quanto doveva essere doloroso per quel povero uomo quel trattamento una volta ogni mese.
Questa volta era più pronta della volta precedente, per qualsiasi evenienza, qualche ora prima, il mago aveva fatto apparire una gattaiola così che Hlin potesse scappare quando fosse stato necessario.
Ma la strega confidava in lui, se lo sentiva che non le avrebbe mai più fatto del male.
La micia cominciò a comunicare con lui.

- Hlin... non voglio farti del male...- continuava a guaire il lupo mannaro.

- Remus guardami... stai calmo... è ciò che facciamo ogni mese no? -

- È orribile reprimere l'istinto di azzannare un animale nonostante la pozione lo debba tenere a bada -

La Bengala scese dal divano e andò accanto al lupo mannaro, che nel frattempo s'era accucciato in un angolo della stanza.
L'animale la guardò, una parte che desiderava azzannarla e farne la sua cena mentre l'altra che tratteneva la prima sapendo bene di chi si trattasse.
La gattina nel frattempo si raggomitolò accanto al lupo mannaro cominciando a fare le fusa riuscendo, così, a calmare l'animale al suo fianco facendolo addirittura addormentare.
Ma decise comunque di rimanere vigile e non addormentarsi e per fare ciò si immerse nei ricordi riguardanti lei e i Malandrini.

- E voi come vi chiamate? -

- Peter Minus - rispose il ragazzo cicciotto.

- James Potter - lo seguì quello con gli occhiali.

- Sirius Black -

La ragazza si mise a ridere.

- Visto? Ve l'ho detto che il mio cognome fa schifo! - esclamò offeso il giovane mago.

- No non fa schifo è che... Io mi chiamo Hlin... White -

- Io e te allora andremo d'amore e d'accordo - disse fiero il mago.

- E così sei una mezzosangue...- commentò  James interrompendoli.

- James! - lo rimproverò Remus.

- Che c'è? Non era per offendere -

- In effetti io preferirei mille volte essere un mezzosangue... I miei genitori non fanno che vantarsi del loro nome ogni volta che qualcuno glielo chiede - proseguì Sirius.

E subito dopo le riaffiorò il ricordo del primo incontro fra lei e Lily.

- James perfavore! Lascialo in pace! Non ti ha fatto nien...-

- Potter! -

Hlin si voltò di scatto, interrompendo il suo discorso, e vide una ragazza dai capelli rossi fuoco farsi largo tra la folla e andare verso James per poi scaraventarlo a terra così che Hlin potesse andare incontro al ragazzo che i malandrini stavano bullizzando.

- Perdonami Sev...- sussurrò aiutando il ragazzo dai capelli neri ad alzarsi.

- Idioti - commentò la rossa andando da loro dopo averne dette di cotte e di crude a Potter.

- Scusami, avrei voluto fermarli, ma non sono una capace di farsi valere - si scusò Hlin.

- Tranquilla, non ci vuole molto ad essere migliori di quelle teste di Purvincolo -

Harry Potter e La quinta MalandrinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora