Come dir di no

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- Hlìn? Sei tu?  - la chiamò Harry sbucando da dietro una colonna assieme a Ron e vedendola piangere.

- Hlìn cos'hai? - domandò in seguito preoccupato.

- N...niente - rispose lei asciugandosi le lacrime e tirando su col naso e tornando a sorridere come sempre.

- Sicura di star bene? - domandò Ron non convinto.

- Certamente è solo Che mi ero fratturata il ginocchio cadendo mentre andavo da Hagrid e ho usato dell'ossofast per riaggiustarmelo, ma non mi ricordavo quanto facesse male...- mentì perfettamente lei.

- Ma l'ossofast non l'hanno sono in infermeria? - chiese ancora Ron.

- Sì... ma Madame Pomfrey, sapendo che io mi faccio male con niente, mi da sempre una scorta di pozioni rigeneranti - mentì ancora.

- Ok...- rispose allora Harry poco convinto, ma dando l'impressione di esserlo.

- Perfetto... io ora devo andare a fare una commissione, tornerò domani per pranzo - detto ciò si alzò e andò verso casa di Hagrid fingendo di zoppicare.

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- Dove stai?! - esclamò infuriata una volta arrivata a casa di Remus e tirando pugni alla porta finché non si ricordò che poteva benissimo aprirla con un semplice "Alohomora".

Così fece e quando entrò vide Remus pallido e agitato.

- Oh oh, qui a qualcuno stanno per venire le mestruazioni...- sorrise cinica.

- H... Hlìn? Che... che ci fai qui? Ti...ti prego vattene... s...sono a corto di pozione Antilupo - la pregò il mago spaurito.

- Nah nah... Non me ne vado finché non mi spieghi perché ti sei comportato così - continuò lei sedendosi tranquillamente sul divano.

- Hlìn... ti... ti prego... non voglio farti del male - la supplicò ancora prendendole le guance e fissandola negli occhi, ma la testardaggine era uno dei difetti della mora.

- Me lo hai già fatto se non sbaglio, e comunque è da un po' che non vedo il lupetto - disse picchiettandogli il petto.

- Hlìn p...per...per...- si era distratto per guardare fuori se la luna fosse sorta e quello fu uno sbaglio orrendo, difatti cominciò a sbavare e poco dopo a ringhiare.

Le pupille si erano dilatate, i denti si tramutarono in zanne affilate, il viso aveva lasciato spazio ad un muso da lupo, le orecchie a punta, gli arti allungati e la schiena incurvata.

Hlìn lo guardò per un secondo, pensando che sulla pozione stesse scherzando, ma un secondo dopo il lupo mannaro le venne addosso riuscendo a graffiarle un fianco prima che lei si trasfigurasse nella piccola bengala e corse fuori dal salotto inseguita dal licantropo.

Così fece per tutta notte, venendo ferita più volte quando il povero Remus, non in sé, tentava di agguantarla.
All'alba, quando ormai era esausta, si chiuse in camera del migliore amico e tornò umana, fortuna volle che nell'istante in cui la creatura forzò la porta, rompendola del tutto, la luna tramontò del tutto, permettendo al povero mago di tornare in lui e rimanere pietrificato alla vista della migliore amica accasciata sul pavimento al lato opposto della camera che perdeva sangue da ogni parte.

- Oh Signore! Hlìn! Perdonami! -

- E... E c..come potrei... dire di no? - disse con un filo di voce.

I'm back!!!
Come vaaaaaaa?!?!?
Nothing new to say muggles...
Ahahah I'm kidding!

Cooooooomunque.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e come al solito se vi è piaciuto lasciate un commento e una stella e ci vediamo nel prossimo capitolo.
Bye bye Magicians

Harry Potter e La quinta MalandrinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora