Di nuovo a casa Lupin

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Hlin assestò un calcio nelle parti basse del mago.

- Ragazzi qui è una bolgia, andiamo fuori - l'interruppe Arthur.

- Bene bene bene, Weasley senior - disse Malfoy con voce rotta e tenendo ancora una volta Hlin per il collo.

- Lucius -

- Super ispezioni al ministero, tutte quelle ispezioni extra, mi auguro che le paghino gli straordinari anche se giudicando dallo stato di questo direi di no, a che serve disonorare il nome stesso di mago, se poi non la pagano nemmeno bene - lo prese in giro il mago la strega.

- Abbiamo idee molto diverse su ciò che disonora il nome di mago, Malfoy - continuò Weasley.

- È chiaro... frequentare babbani, credevo che la sua famiglia non potesse cadere più in basso -

- Perché? Non è cadere in basso anche il servire Vo...- la ragazza non fece in tempo a finire che un Depulso la colpì in pieno, facendola volare fuori dalla libreria e andando a sbattere contro la parete del negozio di fronte.

I ragazzi corsero a vedere come stava, mentre dentro comincio una rissa tra Arthur e Lucius.
Hlin allora si rialzò come se non si fosse infilata il piede di un calderone nella schiena ed essa le scricchiolasse come se ogni singolo osso si stesse rompendo e si trasfigurò nella piccola Bengala tornando dentro al ghirigoro e saltando in testa a Lucius Malfoy, che poco prima aveva sferrato un destro dritto nei denti di Arthur Weasley.
Malfoy si dimenò prendendo la gattina e scaraventandola contro una pila di libri e quando questa tentò di andargli ancora addosso una mano la prese per il coppino e il proprietario  fulminò la Bengala con i suoi occhi verdi.
Essa allora si ritrasformò e cercò in tutti i modi di non scontrarsi con lo sguardo di Remus Lupin.

- Se fossi in te scapperei a gambe levate cara la mia Fusadoro, perché sarò pure pieno di acciacchi, ma se ti vedo di nuovo mettere le mani addosso a qualcuno davanti ad Harry o a qualsiasi altro ragazzo o ragazza che sia, ti farò passare notti peggiori delle mie -

Hlin lo guardò, gli diede un piccolo bacio sulla guancia e gli sorrise colpevole.

- Hai dell'Ossofast? Sento le costole fare a botte coi polmoni -

- Perché non mi permetti mai di essere serio? -

- Perché con me sarà sempre impossibile essere seri lupacchiotto mio - in seguito raggiunse Harry e lo avvertì che sarebbe mancata fino al giorno dopo.

- Ma come? Sei appena arrivata -

- Guarda che torno domani non l'hanno prossimo piccolo Ramoso e poi ho la schiena che è messa peggio di una vecchia asse scricchiolante -

- Promesso? - fece Harry facendo finta di non aver sentito.

- Promesso -

****

- È inquietante come Harry si sia subito affezionato e non voglia staccarsi da te per più di un attimo - commentò Remus sedendosi sulla poltrona del salotto di casa Lupin.

- È più che normale Lunastorta, non ha mai potuto avere Lily vicino a sé e sua zia è sempre stata una delle peggiori arpie che ci siano a questo mondo, mi sembra più che giusto che mi consideri una figura materna - rispose Hlin.

- Sembra giusto anche a me...- sospirò Remus strofinandosi gli occhi con il pollice e l'indice.

- Ehi Rem, l'hai presa la pozione vero? - chiesa apprensiva la ragazza avvicinandosi all'amico.

- Si, questa volta sì e ti chiederei di riprovare a rimanere ma sarai troppo spaventata dall'ultima vo...-

- Sì -

- Cosa? -

- Rimango Lunastorta, ricordati che abbiamo fatto un patto noi malandrini: nella buona e nella cattiva sorte aiuterò i malandrini sino alla morte, ricordi? -

- Non posso scordarmi una così importante regola -

I due malandrini si abbracciarono e rimasero così per qualche minuto fin quando Hlin non ruppe il silenzio.

- Ho voglia di cioccolata calda -

- Ad agosto...? -

- Be' che c'è? Allora facciamo che ho voglia di una cioccolata fredda - continuò lei scappando in cucina e rubando tutte le buste di cacao in polvere che riuscì a trovare.

- Devi preparare la cioccolata ad un esercito? -

- No... E non sarò io a preparla, ma tu! Perché la tua cioccolata è più buona di quella che faccio io e non ho ancora capito il perché - detto ciò si lanciò sul divano e guardò intensamente il soffitto sprofondando nei ricordi di quando lei e i malandrini si incontrarono per la prima volta ad Hogwarts.

L'Hogwarts Express frenò di colpo e il fumo invase la stazione che dava sul lago avvolto nel buio.
Dal treno uscirono studenti d'ogni età, chi già smistato e chi ancora doveva essere scelto dal cappello parlante.
Gli ultimi ad uscire furono cinque studenti: grifondoro del terzo anno e una ragazza, di due cabine più avanti della loro, che sarebbe stata smistata quell'anno.
Era alquanto spaesata, ma d'altronde la figlia di un padre mago e di una madre babbana come poteva essere cosciente di quel luogo magico se il padre fino ai suoi undici anni glielo aveva tenuto nascosto?
Era mora e con due meravigliosi occhi brillanti color nocciola e si guardò intorno finché non capì che il gruppo del primo anno era già partito e stava già attraversando il lago.
Solo allora noto il gruppetto.

- Scommetto cinque galeoni che la convinco ad uscire con me - sussurrò uno dei ragazzi, il quale aveva i capelli mori e ricci.

- Ma se un troll avrebbe più speranze di te?! - esclamò il ragazzo con gli occhiali che stava alla sua destra.

- Ragazzi finitela, sembra spaesata e non è carino fare scommesse sulle ragazze - continuò il terzo, più a modo dei primi due sia nel vestire, che nel parlare, che nell'intelligenza constatò la ragazza.

Il giovane grifondoro allora prese coraggio e si avvicinò alla nuova arrivata.

- Piacere... Remus J. Lupin, ma puoi chiamarmi Remus - si presentò.

Un po' titubante gli porse la mano e si presentò anche lei:

- Hlin A. White, per gli amici Hlin -

- Scusa i miei amici, corteggiare le ragazze non è una fra le loro qualità -

- Quindi stavano parlando di me -disse lei più come un'affermazione personale che una domanda.

Remus sussultò facendo spaventare Hlin.

- Hai lo smistamento tu?! E sei ritardo! Sbrighiamoci! - il mago prese per mano la nuovo arrivata e la portò verso una delle tante barche che erano presenti al molo.

- Il mondo magico chiama Hlin, ci sei? È da mezz'ora che fissi il soffitto - la destò Remus.

- Perdonami è che... Pensavo al nostro primo incontro... Quando quei due scemi di James e di Sirius stavano scommettendo su di me e tu mi hai difesa -

- Erano veramente due troll in quel periodo con la testa - scosse il capo il mago - e dire che tu e Sirius vi eravate realmente messi insieme, una più stupida dell'altro -

Ecco qua... Spero vi piaccia miei piccoli Snasi💖

Harry Potter e La quinta MalandrinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora