Espiazione e... fuggitivi

2.1K 150 15
                                    

- Amore! - lo chiamò a gran voce Hlin White fuori dal cancello di Grimmauld Place.

Sirius Black alzò il volto nero di rabbia e, come se non l'avesse riconosciuta, s'incamminò per il marciapiede con in spalla un borsone con lo stemma dei Grifondoro.

- Sirius, sono Hlin...- continuò la giovane strega camminando al fianco del ragazzo, del quale non riusciva a vedere il viso, nascosto dalla moltitudine di ricci che aveva.

- Sir, che cos'hai? Forse ti ha dato fastidio il soprannome? -

- No...- sibilò Sirius.

- Ho fatto qualcosa che ti ha dato fastidio? - chiese ancora lei, capendo di essere, forse, troppo insistente.

Il mago scosse la testa e si fermò di colpo, Hlin allora lo superò, così da poterlo finalmente guardare negli occhi e solo allora si accorse che Sirius... stava piangendo, un pianto silenzioso, che però si estendeva lungo le sue guance.

- Sirius cos'è successo? - domandò ancora lei poggiando delicatamente le sue mani sulle spalle del fidanzato.

- Li odio... Li odio tutti...- disse solo prima di abbracciare Hlin, che, sorpresa, ricambiò.

- Di chi parli? - domandò la strega accarezzando la schiena del mago.

- Mia madre, mio padre, mio fratello... li odio... non fanno che sminuirmi, tutto perché sono Grifondoro, tutto perché non voglio essere come loro, tutto perché non tollero le Arti Oscure, tutto perché voglio stare con te - confessò lui.

Hlin sentì un tuffo al cuore, come potevano dei genitori odiare tanto il proprio figlio, il loro stesso sangue per cose così insignificanti?

- Con me? -

- Odiano i nati babbani... - rispose guardando oltre la spalle di Hlin, con gli occhi fissi nel vuoto.

- E tu Sirius? Odi i nati babbani? - domandò con tono quasi di sfida.

- Come faccio a odiare una scema come te? - disse lui alzando sorridendo appena e guardandola finalmente negli occhi.

La strega sorrise di rimando e, preso un profondo sospiro, lo baciò.

- Ti amo... e nessun mago, strega o babbano che sia potrà mai farmi dire il contrario, per loro sarai pure una nullità, ma per me sei tutto Sirius, è brutto da dire, ma hai ragione ad allontanarti da loro... non capirebbero ciò che sei...- disse sistemandogli un ricciolo sbarazzino, come tutto il resto dei capelli d'altronde.

Sirius sorrise rincuorato, poteva anche essere dimenticato dai suoi genitori perché oramai aveva capito che la sua vera famiglia erano i Malandrini, era James, era Remus, era Peter... Era Hlin.

- Dove andrai ora? - lo destò quest'ultima.

- A meno che i tuoi genitori non accettino di farmi dormire nel tuo letto andrò da James... - sorrise beffardo

- Allora per tuo dispiacere, Black, ti tocca andare da James - rise Hlin cogliendo subito l'inizio della frase.

Sirius si unì alla fidanzata per poi continuare:

- A parte gli scherzi per ora starò da James, i suoi hanno accettato molto volentieri, poi vedrò, dato che mio zio Alphard ha detto che vuole vedermi per parlarmi di una sorpresa che mi renderà indipendente -

Hlin inarcò un sopracciglio confusa.

- E' stata la mia stessa reazione quando ho letto la lettera, ma sul tuo viso è molto più bella e divertente - continuò il mago baciandole la fronte.

Harry Potter e La quinta MalandrinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora