Legendary lovers and the mystery of the hidden room

Immersa nel passato

Amber pov

"A chi apparteneva quell'anello che stavi per dimenticare di indossare per il ballo d'autunno?"

"Buongiorno dormigliona" afferma una voce troppo conosciuta entrando in camera mia e spalancando le finestre facendo entrare l'odiosa luce mattutina.

"Vaffanculo Aaron" commento con la voce impastata dal sonno e rivolta verso il cuscino.

"Non ho capito scusa potresti ripetere?" Chiede prendendomi in giro.

Ha capito benissimo di cosa sto parlando.

"Questo è l'ultimo giorno in cui potrò dormire prima di non farlo più per il resto dell'eternità, e tu spalanchi le finestre" commento offesa girando il viso verso la mia sinista dove lui si è comodamente seduto sul mio letto.

Mi si avvicina ridendo e accarezzandomi la guancia.

Storco il naso quando sento il freddo metallo del suo anello in contrasto con la mia pelle calda e rosea.

"Oggi diventerai un vampiro, non sei eccitata?" Mi chiede guardandomi negli occhi.

"Se con eccitata intendi che volevo dormire un po' di più allora si" rispondo ricordando l'avvenimento di qualche minuto fa e facendolo nuovamente sorridere.

"Siediti che i reali demoniaci hanno un dono per la tua entrata nell'immortalità" afferma contento alzandosi dal letto e girandoci intorno.

Mi siedo sul morbido materasso sempre tenendo la coperta addoso per coprire le gambe lasciate scoperte dalla vestaglia bianca.

Aaron si dirige verso la porta e la apre facendo entrare una cameriera con uno stupendo vestito nero tra le mani.

Il mio sguardo si illumina e sorrido alla vista di quello stupendo vestito.

Ad un cenno con la testa del ragazzo, la domestica appoggia il vestito sul letto ed esce discreta dalla stanza.

Mi inginocchio sul materasso prendendo tra le mani l'abito e lo ammiro affascinata.

È fatto a mano sulle mie misure, le riconosco.

"Immagino non sia stato il re ad aver fornito al sarto una così perfetta descrizione dei miei gusti e delle mie misure" affermo rivolgendo il mio raggiante sorriso al ragazzo in piedi al mio fianco.

"Immagino di no" commenta lui sorridendo per la mia gioia.

Mi butto letteralmente tra le sue braccia allacciandole dietro al suo collo e sentendo immediatamente le sue stringermi a lui dietro la schiena.

Rimaniamo così per vari secondi quando entrambi decidiamo di staccarci dall'abbraccio.

Restiamo ad un palmo di distanza e creiamo un contatto con gli occhi difficile da spezzare.

"Sta arrivando gente" sussura.

Lui ha i sensi amplificati dalla nascita, io dopo oggi ed è per questo che ha sentito delle persone arrivare.

Ci allontaniamo leggermente in imbarazzo ed io torno ad osservare il meraviglioso abito che occupa metà del mio letto.

Entrano le varie cameriere ed infine anche mia madre.

Con un cenno della testa Aaron mi saluta ed esce dalla stanza dopo aver fatto un'inchino davanti a mia madre.

"Ti piace?" Mi chiede raggiante mia madre.