Una brutta giornata

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Amber pov

"Quelli sono i miei genitori" afferma la strega.

Lo sguardo di tutti i presenti si punta su di lei che è completamente sotto shock.

I suoi occhi color miele sono distanti come la sua testa, le sta cadendo il mondo addosso.

Il lupo si avvicina velocemente a lei e la abbraccia anche se Sarah ci mette qualche secondo a reagire ed a stringerlo a sua volta.

Il mio sguardo incontra quello di Aaron che ricambia, stupito quanto me.

In quel momento tutte le congetture hanno preso un loro senso.

Solo qualche secondo dopo la ragazza si è allontanata dal lupo per poi correre via.

Jace cerca di seguirla ma lo blocco e mi offro di andare io dalla ragazza.

Dopo un cenno con la testa scendo le scale velocemente e ritrovandomi all'esterno della scuola.

Percorro il sentiero di ciottoli incastonati nel terreno che segue tutto il perimetro della scuola che porta ai campi da football.

La distinguo seduta sulle gradinate che osserva il prato verde con occhi vitrei e privi di vitalità.

"Hey" affermo avvicinandomi a lei.

Non si gira a guardarmi ma un piccolo movimento del capo mi fa capire che ricambia il mio saluto.

Mi siedo al suo fianco mentre la nebbia inizia a calare intorno a noi.

Poggio una mano sulla sua schiena ed inizio a muoverla, cercando di consolare un minimo la strega.

"Cosa vuoi Amber?" Chiede in modo brusco qualche minuto dopo.

"Perché dovrei volere qualcosa per starti vicino?" Domando a mia volta mentre gli occhi carichi di lacrime della ragazza si incrociano con i miei.

"A quanto pare non posso fidarmi nemmeno dei miei genitori, perché di te si? Tu e Aaron volete solamente che vi liberi dalla vostra stupida maledizione e poi non vi importerà più di me" afferma acida.

Cerco di non offendermi per le parole dure che ha usato per descrivermi e sospiro.

"Se volessimo solo quello da te non pensi che avremmo già chiuso questa questione? Anche centinaia di anni fa risparmiando sofferenze a tutti"

"Si beh, tu non hai genitori come i miei" continua testardamente.

"Ti capisco più di quanto tu possa anche solo immaginare" mi lascio sfuggire sospirando.

"Tu non mi capisci per niente. I tuoi genitori non tramano contro di te mentre tu cerchi di fare la cosa più giusta" esclama alterata.

Questa sole parole scatenano la mia ira.

"Non i miei genitori, ma mio zio e Lucifero mi hanno lanciato una maledizione perché ero innamorata di qualcuno che non potevo avere. Tu sai solo l'indispensabile Sarah, non provare a credere di sapere cosa ho passato o sopporto tutt'ora" affermo infuriata per l'irrispettoso modo in cui si è rivolta a me.

Sospira osservando l'orizzonte per poi scusarsi delle sue parole.

"Non so cosa fare" mi confessa.

"A chi credi? Ai tuoi genitori oppure ad Aaron e me?" Domando, non volendo precluderle nessuna decisione.

"Io...non lo so" risponde la ragazza esausta "mi racconti la storia, per intero?" Chiede infine.

Rimango in silenzio qualche secondo e cercando di decidermi sul da farsi.

Nessuno conosce l'intera storia se non Aaron ed io.

Marcus e Nathan ne conoscono la maggior parte, ma non alcuni particolari.

"Ok va bene" confermo, pensando da dove cominciare.

"Aaron ha cinquant'anni in più di me. Per motivi politici le nostre famuglie erano legate e così Lucifero, Marie e lui mi hanno conosciuta appena nata, avevo pochi giorni. Al tempo il principe era un'essere meschino, peggiore persino di suo padre. Secondo Marie, sua madre, appena mi ha vista da neonata si è scatenato in lui un senso di protezione che ha negato per molti anni"

"Questo lo hanno percepito anche i miei genitori, notarono soprattutto che più crescevo, più lui si legava a me e si evolveva caratterialmente. Abbiamo sempre avuto un rapporto molto stretto che si è rafforzato quando dopo quindici anni della mia vita è morta la madre di Aaron, è stato un duro colpo per tante persone, compresa me. Sono stata vicina al principe per mesi e penso sia lì che la nostra amicizia si sia evoluta in qualcosa di più"

"Ho passato anni a pensare di volergli bene ed un giorno tutte le mie credenze si dissolvono nell'aria. Una sera, avevamo bevuto molto entrambi ad una delle solite feste di corte, e ci siamo baciati. È stato tutto molto naturale, nessuno ci ha costretti o altro, il problema è che è piaciuto ad entrambi e quindi è successo altre volte"

"Qualche anno dopo sono diventata un vampiro ed il nostro Legame si è veramente svegliato. Le emozioni che provavamo prima si sono intensificate moltissimo e ci siamo legati indissolubilmente per l'eternità"

"Abbiamo iniziato a vederci, ovviamente di nascosto dalla nostra famiglia ma loro lo hanno scoperto e hanno chiamato una strega, tua antenata, per maledirci e impedirci di stare insieme"

"Fortunatamente prima della maledizione siamo riusciti a trattare, al tempo si pensava la strega non avesse eredi ma a quanto pare ci sbagliavamo. Se spezziamo la maledizione erediteremo i rispettivi troni e potremo stare insieme, abbiamo la loro parola" termino il racconto.

Ho tralasciato molti particolari importanti ma il nocciolo della storia è questo.

"Cosa vi impedisce di fare questa maledizione?" Mi domanda la ragazza incuriosita.

"Inizialmente impediva qualsiasi contatto fisico ma in vari anni siamo riusciti ad ottenere questa vittoria. Possiamo toccarci ma dove c'è contatto la pelle brucia come carboni ardenti. Le labbra invece non possono nemmeno sfiorare nessuna parte del corpo dell'altro. Tutto questo sempre, tranne un giorno all'anno" spiego tranquillamente alla strega.

Annuisce lentamente cercando di metabolizzare le numerose informazioni che le ho appena fornito.

"Quindi siete, in un certo senso, scampati alla maledizione?" Mi domanda approfondendo l'argomento.

"Non del tutto, c'è una soglia che non possiamo superare"

"Cosa serve per questo incantesimo?" Domanda infine la strega.

"Il libro, tu e le due pietre che sia io che Aaron portiamo al collo" le rispondo.

"Ci sto, facciamolo" afferma convinta, scendendo dagli spalti e dirigendosi con passo svelto verso la scuola.

Legendary lovers and the mystery of the hidden roomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora