Come sulle montagne russe

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Aaron pov

La testa continua a pulsare costantemente senza mai fermarsi.

Dopo la quasi trasformazione ero praticamente senza forze.

Era un po' di tempo che non mi nutrivo, forse un paio di giorni addirittura.

Questa situazione del matrimonio combinato mi sta uccidendo da dentro e mentre la prima volta avevo accanto Amber ora siamo limitati ed è più difficile per entrambi.

Se oggi non ci fosse stata lei avrei perso il controllo completamente e avrei potuto veramente fare del male a qualcuno.

Proprio la protagonista dei miei pensieri ora sta bussando alla porta mentre sento il suo forte profumo dall'altra parte della porta.

Le apro ed un viso sorridente mi si para davanti.

Ha in mano almeno cinque barattoli tra schampoo, maschere e bagnodoccia, bottigliette piene di sangue e anche un paio di libri.

Entra senza che la invitassi e appoggia tranquillamente i libri e i vari saponi sulla mia scrivania che in pochi attimi è diventata un campo di battaglia.

"Potresti spiegarmi cosa staresti facendo?" Le chiedo non appena ho chiuso la porta.

"Si da il caso che io debba passare tutta la notte qui e devo anche lavarmi quindi ho portato l'occorrente" mi informa diplomatica iniziando a trasportare i barattoli colorati nel bagno precedentemente perfettamente in ordine.

"E ti lavi con il sangue tu?" Le chiedo riferendomi alle bottigliette che ha portato.

"No, sarebbe un terribile spreco e preferisco berlo, ne ho portato anche per te visto che non hai mangiato a cena" afferma con fare indifferente come se non mi avesse spiato per tutta la sera.

"E vorresti lavarti nel mio bagno così da monopolizzare il tuo disordine anche qui?" Chiedo alla ragazza indaffarata che sorride alla mia domanda.

"Saresti troppo ordinato senza un po' del mio disordine" afferma vantandosi.

A quel punto mi chiede la porta del bagno in faccia ed ora siamo divisi solamente da un pezzo di legno.

Sarà una lunga notte.

Mi stendo sul letto e mi immergo nuovamente nei fili della trama del libro che sto leggendo.

Perdo la cognizione del tempo e solo un'ora dopo sento il getto d'acqua terminare di scorrere.

Affino l'udito e la sento uscire dalla doccia completamente bagnata con un asciugamano che le avvolge il corpo ma troppo corto per coprirle anche un quarto della gamba.

I lunghi e setosi capelli neri li ha raccolti in un turbante con un'altro asciugamano.

Cerco di riportare l'attenzione sulle pagine ma sapendola praticamente nuda dall'altra parte della porta diventa veramente un'ardua sfida.

Un paio di minuti dopo lascio definitivamente l'attenzione per il libro e mi dirigo a bussare alla porta del bagno.

Immagino un sorriso beffardo sul suo viso che si tramuta in uno angelico non appena apre la porta solamente con l'intimo e una maglietta grigia q maniche corte ed estremamente aderente addosso.

"Che c'è?" Mi chiede destandomi dalla visione che ho davanti.

"Nulla, assolutamente nulla" affermo girandomi dall'altra parte.

"Aaron, sai che non puoi mentirmi vero?" Chiede ovvia lei.

"Si me lo ricordo benissimo grazie, ma non stavo mentendo" affermo ignorando ogni fibra del mio corpo che mi dice di girarmi e tornare da lei.

Legendary lovers and the mystery of the hidden roomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora