Normalità apparente

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Sarah pov

Con tutto quello che è successo negli ultimi giorni non ho avuto un momento di pace.

Aaron è morto e poi risorto e ora la scuola vuole comportarsi come se nulla fosse successo.

Hanno ideato questa cosa della squadra di football solo per distrarre noi studenti da ciò che è accaduto pochi giorni fa, ma nessuno riuscirà a dimenticare l'accaduto tanto velocemente.

Amber soprattutto, non l'ho mai vista così impaurita, anzi, non penso lo sia mai stata veramente.

Tutti stanno superando la cosa in modo diverso, chi si dispera, chi si chiude in se e chi come Jace e me che cerca di essere positivo e di non pensarci.

Il passato è passato.

Talmente assorta nei miei pensieri non mi rendo neanche conto di essere arrivata ai giardini esterni.

"Hey" afferma una voce squillante alle mie spalle.

Mi volto e il viso sorridente di Jace mi sorride euforico.

"Hey" lo saluto a mia volta.

"Ti stavo cercando" afferma leggermente teso.

"Beh mi hai trovata" rispondo sorridendo raggiante.

"Si infatti" afferma sempre più in imbarazzo.

"Senti, noi ci conosciamo da un po' e mi piace molto la tua compagnia" comincia cauto dopo qualche secondo.

"Anche a me piace la tua compagnia" rispondo senza sapere dove voglia andare a parare con il discorso.

"Vorrei chiederti di uscire ma siamo praticamente rinchiusi in questo castello quindi ti va di venire a vedere le selezioni per la squadra di football dopo ci facciamo una passeggiata per la scuola?" Mi chiede con l'ansia al massimo.

Il mio cuore perde un battito quando pronuncia quelle parole tanto che spalanco gli occhi e rimango impietrita qualche secondo.

Cosa che gli fa pensare in una mia risposta negativa e si sta girando per andarsene, lo fermo mettendogli una mano sull'avambraccio muscoloso.

"Mi piacerebbe molto" rispondo sorridente guardandolo negli occhi dopo che si è girato nuovamente verso di me.

Mi sorride a sua volta e dopo un "ok allora ci si vede dopo" torna da dove è venuto più sorridente di prima.

Ritorno velocemente nel mio corridoio e inizio a camminare avanti e indietro in preda all'ansia.

"Il lupo ti ha finalmente chiesto di uscire?" Afferma la voce di Amber alle mie spalle che mi fa voltare.

"Sii" affermo sia felice che in ansia allo stesso tempo.

"E staresti per avere un attacco di cuore perché?"

"Perché mi ha chiesto di uscire" affermo quasi urlando per l'agitazione.

"Se ti aspetti parole di conforto da migliori amiche del cuore" inizia lei "non aspettartele da me" termina sempre cinica.

La situazione tra noi si è risolta con il passare dei giorni, anche se non ne so la motivazione.

Quel giorno era parecchio frustata e ho preferito non parlare per qualche tempo per lasciare che elaborasse tutto ciò che era successo.

Poi un paio di giorni prima che Aaron si svegliasse le sono iniziata a stare vicina, le portavo il sangue anche se non me lo chiedeva, sapevo ne avesse bisogno dato che non usciva praticamente da quella stanza.

Legendary lovers and the mystery of the hidden roomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora