Il giorno tanto atteso

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Amber pov

I giorni e le settimane sono letteralmente volati, siamo entrati nel mese di novembre talmente velocemente che il giorno del mio compleanno non mi sarei nemmeno resa conto che avessi finalmente 320 anni, se non fosse stato per le rose nere dentro un vaso che ho trovato sulla mia scrivania nella mia stanza dopo la colazione.

Come quel giorno è arrivato è anche passato ed ora mi ritrovo il dieci di novembre alle cinque del pomeriggio nella mia enorme vasca del bagno privato della mia camera.

Sono tornata a palazzo questa mattina e tra un'ora entreranno dalla porta tre ragazze eccitate e in ansia che non vedono l'ora di stare con i ragazzi più richiesti della scuola o dell'inferno.

Sembra assurdo ma sono richiestissimi quei quattro.

L'acqua calda rilassa i nervi che si stanno già annodando per questa sera.

Non sono agitata per la festa in sé ma perché l'ultima volta che mio zio e Lucifero erano nella stessa stanza non è andata a finire bene e non ci terrei che riaccadesse.

Mio zio mi ha dato la sua parola, che non ha mai infranto, e anche Lucifero ha dato la sua ad Aaron quindi se tutto va secondo i piani non dovrebbero esserci intoppi.

Prendo i vari oli profumati presenti sul lato della vasca e me li spalmo sul corpo rendendo la mia pelle molto profumata.

Lascio in posa anche la maschera per capelli e risciacquo capelli e corpo, si notano già netti miglioramenti.

La mia pelle ora è profumata e liscia mentre i miei capelli sono più lucenti e morbidi.

Esco a malincuore dall'acqua ancora calda e avvolgo il mio corpo in un grande asciugamano bianco che allaccio sotto le ascelle.

I capelli sono all'interno di un'altro asciugamano chiuso sopra la testa.

Mi dirigo davanti all'enorme specchio illuminato a giorno e osservo la mia immagine riflessa.

Anni fa,dopo la morte dei miei genitori, avevo spaccato tutti gli specchi della casa mi faceva stare meglio e le mie mani guarivano pochi secondi dopo essere state ferite.

Piano piano e con l'aiuto di Aaron sono riuscita a perdere questo brutto vizio.

L'ho preso da lui, da piccola lo avevo visto che lo faceva perché era frustrato, non l'ho mai fatto ma dopo la morte dei miei genitori si.

È stato solo per pochi giorni ma avrò distrutto almeno cinquanta specchi in tutto il palazzo, che abbiamo dovuto sostituire.

Indosso l'intimo di pizzo rosso e sopra dei semplici pantaloni corti della tuta e una maglietta lunga a maniche corte in attesa di prepararmi con Amanda, Britney e Vivienne che dovrebbero essere qui a minuti.

Bussano alla mia porta "avanti".

"Signorina, la signorina Vivienne sta attraversando con la carrozza il giardino, sarà qui tra poco" mi informa Mary, la domestica.

"Grazie, ora scendo" affermo prima di seguirla all'ingresso del castello.

Non appena arrivo davanti alla porta i servi stanno trasportando all'interno i suoi enormi bagagli.

Mi viene incontro e mi abbraccia, gesto che ricambio sorridente.

"Vivienne, potevi portare qualche valigia in più no?" Le chiedo sarcastica ridendo leggermente dei suoi bagagli enormi.

"Il vestito occupa una sola valigia" afferma esasperata facendomi ridere ancora di più.

"Signorina, sono arrivate sia la signorina Amanda che la signorina Britney" mi informa Mary aprendo la porta ai vari servi che escono per prendere i bagagli delle mie amiche.

Legendary lovers and the mystery of the hidden roomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora