Capitolo 3

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Rimasi per tutto il tempo seduto al bancone, guardando Chen e Jin ridere, scherzare, e baciarsi, in modo così appassionato da farmi venire voglia di picchiare qualcuno. Questa sarebbe stata l'ultima volta in cui avrei dato una possibilità ad un ragazzo di conoscermi, l'ultima davvero.

Sono stufo di illudermi, di credere in qualcosa che non avverrà mai. L'amore non fa per me, devo farmene una ragione.

Oltretutto non si sforzava neanche di nascondersi, era così spudorato e tranquillo da credere che non ci fosse nessuno a guardarlo, che non ci fossi io. Oppure semplicemente non gli interessava. Cinque anni a morire dietro all'ennesimo coglione. Grande Jimin.

<<Sai, non credo che fissarlo cambi le cose>>, affermò Jungkook sedendosi davanti a me.

<<Spunti sempre così tu?>>, domandai prendendo un altro sorso del mio cocktail.

<<Penso tu abbia bevuto abbastanza>>, disse togliendomelo dalle mani. Di nuovo quel contatto, di nuovo le sue mani su di me.

<<Dovrei farmi dire da un estraneo cosa fare? Figuriamoci>>, esclamai alzandomi. Mi seguì.

<<Preferisci che aggiunga hyung alla frase?>> scherzò, riportandomi davanti a lui.

<<Perché hai questa mania di allungare le mani? Smettila di toccarmi e di farti i fatti miei chiaro? Per quello che mi riguarda sei un estraneo, sparisci dalla mia vista>>, affermai spingendolo. Indietreggiò di poco, ricomponendosi. Non disse nulla, non gli lasciai neanche il tempo per farlo.

Me ne andai rapidamente, cercando Taehyung in giro e portandolo a casa. Lo trovai intento a parlare con Yoongi, che mi guardò dubbioso.

<<Andiamo Tae, è tardi>>, affermai prendendolo per un braccio.

<<Stiamo parlando>>, rispose tornando seduto.

<<Continuerete domani, andiamo dai>>, dissi più dolcemente. Mi guardò dritto negli occhi, costringendomi a distogliere lo sguardo, aveva capito tutto.

<<Ci vediamo domani Yoongi>>, lo salutò. Gli lasciò un bacio sulla guancia e mi seguì, uscendo insieme da quel maledetto club.

Tornammo in dormitorio a piedi, facendo sì che regnasse il silenzio fra di noi. Non avevo voglia di parlare, né di chiedergli di Yoongi, bastava già la mia serata storta a rovinare l'inizio del weekend.

Però a giudicare dai sorrisi che ogni tanto gli sfuggivano non sembrava fosse andata così male. Entrammo in stanza, e accesi la luce. Quel maledetto disordine non si sarebbe sistemato da solo, e quella pila di vestiti mi impediva di spostare le coperte per abbandonarmi ad un riposo ristoratore. Così feci in fretta, li buttai tutti a terra, pratico ed efficace. Ricevetti un'occhiata sconsolata da Taehyung, che mi fece accendere tutta la rabbia che avevo represso nelle ultime ore.

<<Che hai da guardare? Se devi dirmi qualcosa fallo>>, lo sfidai.

<<Ok, questo è uno dei tuoi soliti mood da scontroso che attivi quando sei ferito, che è successo con Chen?>>, domandò sedendosi accanto a me.

<<Nulla, e non attivo nessun mood>> affermai, spingendolo via. Perché non capisce che non ne voglio parlare, lui che mi conosce così bene.

<<Jimin che ti ha fatto? Per una volta non ti chiudere in te stesso, non risolvere tutto da solo, se stai male, io sono qui per te>>, mormorò abbracciandomi.

<<Non voglio essere toccato cazzo!>>, affermai alzandomi. Si spaventò per l'alto tono di voce usato, e sistemò alcuni dei vestiti.

<<Neanche da me?>>, chiese riavvicinandosi.

<<Sai quanto odio il contatto fisico non necessario>>, risposi spogliandomi. Tolsi ogni indumento, cercando in qualche cassetto il pigiama, che puntualmente non trovai.

<<È appeso, l'ho lavato ieri>>, disse Tae aiutandomi. Lo misi in fretta, cercando di non congelare dal freddo, e raggiungendo il suo letto, visto che il mio era occupato da lui.

<<Grazie>> mormorai, mettendomi le calze.

<<Ti ha toccato? Baciato? Non volevi?>>, domandò sedendosi di nuovo accanto a me.

<<Era troppo interessato a Jin per preoccuparsi di me. Mi ha chiesto di uscire, per lasciarmi davanti al bancone a bere da solo come un coglione>>, sussurrai deluso.

<<Tesoro, mi dispiace tu stia soffrendo, vieni qui>>, disse aprendo le braccia.

<<Non sto soffrendo, lui non lo merita>>, mormorai appoggiando la testa sul suo petto. Aspettai che le sue braccia mi circondassero per far scendere qualche lacrima dovuta allo stress che provavo in quel momento.

<<Jin è il suo ex ragazzo, forse c'è ancora qualcosa fra di loro>>, spiegò accarezzandomi i capelli.

<<Allora perché mi cerca? Ha detto di volermi conoscere, mi ha fatto capire di aver apprezzato le mie attenzioni...insomma sono anni che gli vado dietro>> risposi, asciugandomi gli occhi con un fazzolettino. Tae mi lasciò un bacio sulla guancia portandomi a letto. Odio profondamenti questi momenti di debolezza che per fortuna capitano rare volte all'anno.

<<Fagli capire di essere migliore di Jin, se davvero ti piace così tanto. Sceglierà te>>, propose sorridendo.

<<Grazie Tae, non volevo trattarti male....sai che sono un po'..>>, continuai.

<<Narcisista e aggressivo? Si, Jimin lo so>>, rise.

<<Non sono aggressivo, solo a volte>>, mi giustificai. Non voglio che pensi che sia una brutta persona, ho solo imposto alcuni limiti che le persone non possono oltrepassare, uno di questi è prendermi in giro. Non lo tollero, e Chen me la pagherà, devo solo aspettare il momento giusto.

<<Lo so che con chi vuoi tu sei un tenerone, bisogna saper prenderti>>, continuò massaggiandomi il collo.

<<Com'è andata con Yoongi? Vi ho visti tranquilli>>, chiesi. Una volta passata la rabbia, e tornato alla realtà, mi resi conto della sofferenza che trapelava dal suo sguardo.

<<Mi ha chiesto scusa, dice di essere disposto a riprovarci>>, spiegò.

<<E tu lo vuoi?>>, domandai incerto. Sospirò.

<<Lo amo Jimin, e non riesco a dimenticarlo. Ti giuro che ci ho provato, con tutte le mie forze, ma quando oggi mi ha stretto le mani, mi ha guardato negli occhi senza nessun filtro, quando mi ha cercato per tutta la serata, mi sono sentito così sereno, così felice da credere di poterlo perdonare>>, spiegò. Queste sue sensazioni mi sembravano familiari, mi ero sentito anch'io sereno parlando con.....quell'idiota ficcanaso di Jungkook. Certo, questo accade perché non lo conosco, e come al solito arriverò a ricredermi, allontanandolo da me.

<<Siete una bella coppia, e anche lui ti ama infondo. Oggi mi ha chiesto subito se ci fossi anche tu, e l'ho minacciato, se ti fa soffrire se la vedrà con me>>, affermai. Lo abbracciai di mia spontanea volontà, cercando di sollevarlo un pochino, anche se mi risultava difficile.

<<Credi sia pentito sul serio?>>, domandò timoroso.

<<Non lo so, ma dagli un'opportunità, forse riesce a dimostrarti ciò che desideri>>, proposi.

<<Dov'è finita la tua visione negativa della vita?>>, scherzò tirandomi un cuscino.

<<La tua vita è stupenda, deve esserlo. Piena di amore, di successi, perché te lo meriti>>, dissi sinceramente.

<<Vedi che sei un tenerone, mostra questo lato a Chen, si innamorerà di te>>, affermò dandomi la buonanotte.

<<Ci proverò>>, sorrisi. Raggiungemmo entrambi i nostri letti, augurandoci la buona notte, e spegnendo la luce. Finché non suonò un telefono, forse il mio vista la luce proveniente dal comodino. Guardai in fretta la notifica, spegnendo lo schermo, insieme al telefono.

Instagram: Jeon Jungkook ha iniziato a seguirti.

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