Capitolo 32

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Jungkook's pov

Arrivammo a Seul in macchina, dopo 3 orette di viaggio. Per tutto il tempo Jimin dormì, e fu un bene, perché quando si svegliò iniziò a mettere la musica a palla cantando a squarciagola ogni singola canzone messa in riproduzione. Aveva anche una bella voce.

Parcheggiata la macchina, e spenta la musica, mi assicurai che Jimin fosse pronto e tranquillo all'idea di incontrare la mia famiglia, sembrò di sì.

<<Sono così emozionato!>>, esclamò scendendo dalla macchina. Lo raggiunsi, prendendolo per mano per suonare insieme al campanello. Ci venne ad aprire mia madre, che con il suo sorriso radioso mi attirò in un abbraccio.

<<Tesoro, mi sei mancato>>, affermò stringendomi. Jimin si spostò più indietro, lasciandoci quel momento di affetto da soli.

<<Lui è il mio ragazzo, Jimin>>, lo presentai. Mia madre lo tirò in un abbraccio, spiazzandolo completamente.

<<Sunan piacere>>, rispose. Jimin le strinse la mano.

<<Jimin>>, sorrise. Ci fece segno di andare e di posare le nostre cose. Jimin si inoltrò lentamente, procedendo dietro di me, aspettando che qualcuno facesse la prima mossa. Cosa che feci io, intrecciando le nostre dita per dargli sicurezza.

<<Tesoro c'è Jimin, vieni a salutarlo!>>, urlò mia madre. Arrivarono così mio padre, Joon Woo, e mio fratello Jung-Hyun. Entrambi si presentarono, affettuosi con il nuovo arrivato.

<<Grazie per avermi invitato>>, affermò stringendosi a me. Mi accarezzò la schiena, segno che fosse nervoso. Non ne aveva motivo, perché tutti già lo amavano. Durante una delle tante videochiamate che scambiavo con la mia famiglia avevo raccontato del fatto che ci fosse un ragazzo che mi piaceva e che prima o poi sarei riuscito a conquistarlo. Finché non lo feci, promettendogli che nel caso in cui avesse ricambiato il mio sentimento lo avrei portato a casa. Ed eccoci qui, a chiacchierare tutti insieme sul divano.

<<Jimin vuoi qualcosa da bere o da mangiare? Non fare complimenti caro, come se fosse casa tua>>, disse alzandosi. La fermò.

<<Non si disturbi, sto bene così>>, la ringraziò. Passammo il pomeriggio insieme, facendo merenda con una deliziosissima torta che avevano preparato tutti e tre insieme, con sopra scritte le nostre iniziali: Jk and Jm. Cosa dolcissima che fece commuovere l'amore di ragazzo che mi ero trovato.

Posai tutto in camera mia, belle e invariata dall'ultima volta in cui l'avevo lasciata per trasferirmi al campus. A oggi non rimpiango nulla delle scelte che ho fatto, anche se mi manca davvero tanto la mia famiglia e averla così lontana, non è mai stato nei miei progetti. Però lì ho la mia nuova vita, i miei amici, il mio amore, il mio futuro. Non posso abbandonarli, ne va della mia felicità.

Jimin mi raggiunse, abbracciandomi da dietro.

<<Tua mamma è dolcissima, mi ha fatto vedere tutte le foto di quando eri piccolo, eri tenerissimo>>, affermò.

<<Ti prego no! Glielo avevo raccomandato! Sapevo che sarebbe finita così, ogni volta divento il centro delle sue conversazioni con gli altri, insieme a mio fratello>>, mi disperai. Spero almeno che siano state delle foto belle. Lei amava la fotografia, e aveva riempito interi album di foto, che poi, a detta sua, avremmo conservato ricordandoci di lei. Era stupenda.

<<Ma eri bellissimo, come ora>>, disse sporgendo la testa in modo tale da guardarmi.

<<Come ti sono sembrati? Mi dispiace per le troppe domande>>, mi scusai.

<<Sono amorevoli davvero e sono felice di essere qui>>, mi baciò. Lo presi in braccio, rendendolo più passionale. Amo Jimin, più di ogni altra cosa.

<<Meno male, è importante per me vedervi in sintonia>>, affermai. Mi sistemò la camicia che avevo appositamente lasciato sbottonata nei primi bottoni, massaggiandomi le spalle.

<<Ora ti vesti, e vieni in un posto con me>>, affermò baciandomi il collo.

<<Dove?>>, chiesi curioso.

<<Lo scoprirai>>, disse staccandomi. Mi lasciò in camera da solo, desideroso. Presi qualcosa dalla valigia, cambiandomi la camicia, per mettermi qualcosa di pesante, mantenendo tutto il resto invariato. Lui era stupendo, con i jeans skinny neri e un maglione grigio.

Uscii dalla stanza, trovando tutte le luci spente. Era sparsa qualche candela per tutto il corridoio, che conduceva alla porta di ingresso, con accanto dei petali di rosa bianca. Cercai Jimin, che si nascose, permettendomi di osservare tutto ciò che aveva organizzato per me. Camminai lentamente, prendendo in mano ogni rosa bianca posta sul pavimento, a cui era legato un bigliettino. Lo aprì trovandoci una letta: T.

Proseguii il cammino, trovandomi davanti alla camera dei miei genitori, con la lettera I.

Davanti a quella di mio fratello, la A.

In cucina la M.

In salotto, la O.

E fu lì che trovai Jimin con l'ultima rosa in mano, a cui era legato un biglietto più grande, scritto da lui, con sopra il mio nome.

<<Tu sei pazzo, quando hai fatto tutto questo?>>, esclamai con gli occhi lucidi.

<<Mentre parlavi in camera con tuo fratello, i tuoi genitori mi hanno aiutato in casa>>, spiegò. Mi prese per mano, facendomi segno di leggere ciò che aveva scritto.

Amore mio, oggi sono qui per dirti grazie. Grazie per avermi amato come nessuno mai aveva fatto nella mia vita, per esserci sempre, per essere tutto ciò di cui ho bisogno. Voglio fare un gioco, insieme, ricordando ogni momento, ogni attimo passato insieme, che mi ha fatto innamorare inevitabilmente di te. Ci stai?

<<Jimin non so cosa dire>>, esclamai accarezzando il foglio.

<<Ci stai?>>, chiese baciandomi la guancia. Annuii, in attesa.

Tirò fuori dalla tasca un pulsante, che premette. Tutta la stanza si riempì di lucine colorate da decorazione che si accendevano e spegnavano ad intermittenza, con colori che si alternavano fra l'oro e il rosso.

C'era inoltre una parola in mezzo alla sala, appesa al soffitto, illuminando con la sua luce, tutta la casa, e i nostri cuori. AMORE.

<<Prendi il primo biglietto>>, affermò.

Posai la rosa sul tavolo, raggiungendo insieme, mano nella mano il primo biglietto. Stavo tremando, avvertivo il cuore scoppiarmi nel petto, non riuscivo a contenere l'emozione.

Ma fu quando lessi il contenuto del biglietto, che caddi fra le sue braccia, emozionato più che mai.

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Cosa ha scritto Jimin nel biglietto?
Ci vediamo domani con l'ultimo capitolo! ❤️

Love's Expressions (Jikook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora