Capitolo 19

821 79 43
                                    

Chiamai Jungkook, ma attaccò la segreteria. Due erano le versioni: o mi stava evitando, o era davvero a lezione. Penso più la prima.

Non può comportarsi così, non può uscirsene con quelle frasi incomprensibili e far finta che non fosse successo nulla. Mi doveva una spiegazione.

Mi ricordai di aver letto qualcosa sulla sua agenda, matematica credo. Dovrebbe seguire quella lezione, ma non so dove andare. Di certo non mi sarei potuto girare ogni classe del caso, e avere Chen alle calcagna non rendeva il tutto più semplice.

<<Voglio stare da solo, non è chiaro?>> sbraitai, aumentando il passo. Continuava a seguirmi, cercando di controllarmi. E non lo sopportavo.

<<Ti ho appena detto che fra di noi è finita e tu non dici nulla?>>, disse arrabbiato.

<<Cosa dovrei dire? Ti ho chiesto di lasciarmi un momento da solo per parlare con lui, e mi hai messo di fronte ad una scelta. Questo è l'amore che nutri per me? Davvero? Se è così non voglio averci nulla a che fare, voglio essere libero di parlare con chi voglio, specialmente se è un amico>>, sentenziai. Non voglio persone opprimenti al mio fianco, e non ero disposto a sorpassare questo punto per amore. La libertà è impagabile.

<<È che sono geloso ok? Non sopporto vedervi insieme, non sopporto vederlo sempre così attaccato a te, ho notato più volte le vostre mani intrecciate e non mi sembra rispettoso>>, esclamò.

<<Su questo hai ragione e ti chiedo scusa, gli ho detto mille volte di non toccarmi, ma fa sempre di testa sua>>, risposi esasperato.

<<Perché tu glielo permetti>>, continuò.

<<È semplicemente se stesso quando è con me, tu non conosci per nulla Jimin>>, disse Jungkook entrando. Voglio morire, adesso, evitando entrambi.

<<Eccolo, con le sue entrate d'effetto, ridicolo>>, lo aggredì Chen. Stetti zitto, incapace di commentare oltre. Ero stanco, sfiancato da entrambi, dalle loro litigate, dalla confusione che provavo, dal batticuore che è nato nel momento in cui ho avvertito la sua voce alle mie spalle.

<<Ho visto le tue chiamate e sono qui, cosa devi dirmi?>> chiese, quasi dimenticandosi della presenza di Chen. Mi trovavo esattamente in mezzo a due fuochi, di cui, quello più ardente era Jungkook che mi avrebbe di sicuro trascinato con lui in una follia, qualcosa di forte, devastante, ma vivo.

<<Preferirei farlo in privato>>, sussurrai guardando il pavimento. Jungkook pose due dita sotto il mio mento, in modo tale da incontrare il suo sguardo in grado di trasmettermi tranquillità.

<<Io dovrei stare qui a guardare lui che ti corteggia? Jimin ma sei sveglio? Cazzo reagisci!>>, disse scuotendomi.

<<Vattene Jungkook, ci hai creato troppi problemi>>, mormorai prendendo la mano di Chen. Mi guardò deluso, sicuro che avrei scelto di andare con lui. Si sbagliava.

<<Lui ti manipola, ti usa come vuole, questo è l'amore che cerchi? Jimin non perdere te stesso per lui>>, continuò. Volevo solo fuggire da lì, tornare a casa mia, quella vera, sparendo per qualche giorno, in modo tale da evitare entrambi. Rimanendo come ero stato sempre, single.

<<Anche tu lo fai, con le tue cazzo di frasi fatte che mi confondono costantemente. Stai giocando con i miei sentimenti. Ti ho chiesto di lasciarmi in pace, di non intrometterti nella mia relazione e non mi hai ascoltato. Da quando sei arrivato tu noi non stiamo più bene, sono stufo di litigare con Chen, veramente stufo. Solo perché condividiamo la stanza non significa che dobbiamo stare costantemente insieme, o che devo ritrovarmi sempre fra le tue braccia!>>, urlai. Cercai di contenere le lacrime che minacciavano di scendere, ma quando sentii la prima, scorrere e solcarmi il viso, ho mollato. Perché ne avevo bisogno, perché non mi importava mostrarmi fragile davanti a loro.

<<Non piangere>>, disse cercando di prendermi per mano.

<<Non hai ascoltato quello che ho appena detto? Non lo fai mai. Non so che idea ti sia fatto di me, ma ora basta, sono stufo. Di entrambi. Sono settimane che lotto, che cerco di destreggiarmi fra entrambi cercando di sopravvivere a queste scenate giornaliere. Sono veramente distrutto>>, esclamai cadendo a terra. Jungkook mi tenne prima che potessi sfiorare il pavimento, stringendomi. Di nuovo quella sensazione: protezione.

<<Lascialo, subito>>, disse Chen prendendomi con sé.

<<Ma lo vedi che sta male o sei cieco? Non riesci a mettere da parte i problemi fra di noi e rincuorarlo? Sai, non ho mai visto Jimin piangere, e in questo momento, sto sentendo il cuore spezzarsi>>, mormorò accarezzandomi la guancia.

<<Tu lo hai fatto piangere>>, esclamò Chen.

Lasciai stare entrambi, sentendomi ridicolo.

<<Jimin, cosa significa il fatto che condividete la stanza? Non vivevi con Taehyung?>>, chiese dolcemente. Mi prese in braccio, sotto lo sguardo omicida di Jungkook che gli intimò di lasciarmi.

<<Si, hanno fatto cambio. Ma da domani tornerà lui>>, affermai. Jungkook mi guardò scioccato, ma se lo sarebbe dovuto aspettare. Di certo non potevo continuare a vivere così.

<<Non voglio pensare al fatto che tu non me l'abbia detto, e in ogni caso, ti perdono. Vorrei che rimanessi con me in questi giorni, finché non se ne va. Vuoi?>>, domandò baciandomi i lati della bocca. L'unica cosa che mi interessava era capire perché Jungkook sembrasse geloso, perché mi guardasse in maniera così intensa da farmi sentire in colpa, per essere in braccio al mio ragazzo e non a lui.

<<Si, per favore>> affermai, stringendomi di più a lui. Questa volta spinse la lingua all'interno della guancia, distogliendo, per la prima volta lo sguardo.

<<È meglio per tutti tesoro, noi meritiamo di essere felici, in tutti i sensi>>, sfidò Jungkook, che a quelle parole scattò.

<<Jimin aspetta>> disse, portandosi all'indietro i capelli. Non mi voltai, raggiunsi solo la posizione eretta.

<<Jimin>>, mi richiamò. Feci un respiro profondo prima di riaverlo a pochi centimetri da me, con la sua mano a livello del mio cuore, e l'altra nascosta nella mia.

<<Prima che te ne vada con lui, voglio chiederti se sei sicuro della tua scelta. Vuoi che lasci la stanza?>>, domandò. Non lo volevo.

<<Si>>, risposi.

<<Ok....ma devo dirti un'altra cosa>>, continuò.

<<Dimmi>>, risposi pendendo dalle sue labbra.

<<Ti ho mentito stamattina, BamBam non è fidanzato>>, affermò. Chiusi gli occhi, sentendo di nuovo quel malessere riaffiorare all'idea di loro due insieme.

<<Perché me lo hai detto allora?>>, domandai ferito.

<<Perché volevo che notassi come quella piccola frase avesse cambiato il tuo umore. Volevo che ti rendessi conto di essere geloso del mio rapporto con lui, volevo dimostrarti di essere, ai tuoi occhi, molto più importante di Chen. So che ti sei legato a me, tanto quanto lo sono io a te hyung>>, mormorò con voce spezzata. Separai le labbra per dire qualcosa, ma non ci riuscii, perché Chen mi aveva già trascinato fuori dalla sua visuale. 

-----------------------------------------
Jungkook non si arrende vedo... Crede fortemente in quello che pensa e lo porta avanti con forza. Ma cosa pensa davvero Jimin?
Fatemi sapere cosa ne pensate!

Love's Expressions (Jikook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora